WALL STREET DA RECORD
Continua la luna di miele tra Donald Trump e Wall Street. Dopo la tripletta di primati sugli indici principali registrati la scorsa settimana, la Borsa americana oggi ha infranto un nuovo record storico, con lo S&P 5000 - in crescita dello 0,4% - che ha superato la quota simbolica di 20mila miliardi di dollari di capitalizzazione. Alla chiusura delle borse europee positivi anche il Dow Jones (+0,62%) e il Nasdaq (+0,52%).
Al netto dei dubbi sulla reale consistenza delle politiche annunciate, l'elezione del tycoon è stato letto come un sostegno alla crescita da parte dei mercati finanziari. La settimana scorsa il presidente ha annunciato una riforma fiscale "eccezionale", in agenda nelle prossime settimane, mentre le banche hanno brindato alle dimissioni di Daniel K. Tarullo dalla Federal Reserve: a lui risalgono le regole più stringenti per la sicurezza del sistema finanziario, fortemente volute da Obama. Un ostacolo in meno sulla via della de-regolamentazione annunciata da Trump. Sempre sul fronte Fed, i mercati seguono con interesse l'intervento del presidente Janet Yellen, che domani testimonierà di fronte alle commissioni di Senato e Camera Usa, per discutere della strategia della fed a sostegno dell'economia.
Dopo un'apertura in lieve rialzo lo spread è arretrato fino a 188 punti, tenendosi dunque ben lontano da quota 200, superata all'inizio della scorsa settimana.
In controtendenza con i rendimenti in discesa sul mercato secondario, il Tesoro ha dovuto alzare l'offerta di rendimenti agli investitori nell'asta di Btp a 3, 7 e 30 anni. Il tasso medio del triennale è salito a 0,25% da 0,06% dell'asta di gennaio, quello del sette anni a 1,59% da 1,15% del mese scorso e quello del 30 anni marzo 2047 al 3,43% da 3,14% dell'ultima asta di novembre.