toni:
giornata abbastanza tranquilla.
ci sono volumi, ma i range sono piuttosto ridotti, sia su bonds che su indici.
il voto in lombardia e veneto non disturba i mercati italiani, affatto.
Le elezioni in giappone non sono neanche quelle un'occasione di volatilità.
La situazione in catalogna è ingessata.
E oggi non ci sono neanche dati macro particolari in uscita.
I membri BCE sono in periodo di silenzio, prima del board di giovedì, che sarà il clou settimanale.
Quindi, dall'intervento di Praet di oggi, non ci si aspetta nessun accenno a politiche monetarie.
Blomberg ha fatto un sondaggio, dal quale è emerso un consensus: draghi proporrà 30bn per 9 mesi e il primo rialzo a inizio 2019.
come reagiranno i mercati ? francamente non saprei. Dipende da come si muovono gli USA, che sono leader in questa fase.
In particoalre, il tnote venerdì ha chiuso sotto il fondamentale supporto in area 125 :
l'ultima volta che il tnote era sotto 125, il bund quotava 160.60, ossia 100 ticks sotto li prezzo attuale. Lo spread bund-tnote si è quindi allargato di circa 7 basis point da allora, complice un piccolo ritorno di fiamma del reflation trade che era il leit motiv dei mercati all'inizio 2017 (quando si credeva ancora che trump avrebbe fatto grandi riforme). In questi ultimi giorni, il passaggio al Senato del budget 2018 ha aumentato le chance di avere una riforma fiscale. Reazione immediata: indici su, bonds giù.