options & derivatives rates n. 1/2014

aggiornato a 2.577,25

toni:

giornata abbastanza tranquilla.
ci sono volumi, ma i range sono piuttosto ridotti, sia su bonds che su indici.
il voto in lombardia e veneto non disturba i mercati italiani, affatto.
Le elezioni in giappone non sono neanche quelle un'occasione di volatilità.
La situazione in catalogna è ingessata.
E oggi non ci sono neanche dati macro particolari in uscita.

I membri BCE sono in periodo di silenzio, prima del board di giovedì, che sarà il clou settimanale.
Quindi, dall'intervento di Praet di oggi, non ci si aspetta nessun accenno a politiche monetarie.
Blomberg ha fatto un sondaggio, dal quale è emerso un consensus: draghi proporrà 30bn per 9 mesi e il primo rialzo a inizio 2019.
come reagiranno i mercati ? francamente non saprei. Dipende da come si muovono gli USA, che sono leader in questa fase.

In particoalre, il tnote venerdì ha chiuso sotto il fondamentale supporto in area 125 :

l'ultima volta che il tnote era sotto 125, il bund quotava 160.60, ossia 100 ticks sotto li prezzo attuale. Lo spread bund-tnote si è quindi allargato di circa 7 basis point da allora, complice un piccolo ritorno di fiamma del reflation trade che era il leit motiv dei mercati all'inizio 2017 (quando si credeva ancora che trump avrebbe fatto grandi riforme). In questi ultimi giorni, il passaggio al Senato del budget 2018 ha aumentato le chance di avere una riforma fiscale. Reazione immediata: indici su, bonds giù.
 
minimo odierno

2.572

guru si nasce !!!

venti di guerra ... in altri momenti, il MINISP si sarebbe fatto 100 tick di correzione !!! ... invece, siamo sui massimi e non mollano !!!

light.2017-10-23 18.06.26.jpg
 
previsione di alcuni analisti ... MINISP500 a 2.800 nel 2.018 !!!

chiusura in flessione per Wall Street, dopo i record di venerdì scorso sull'onda dell'entusiasmo per la riforma fiscale e per il budget approvato dal Senato e dopo i nuovi massimi attinti oggi in apertura da DJ e MINISP500 ... dunque, qualche presa di profitto prima delle trimestrali che cominceranno domani e che certificheranno lo stato di salute dell'economia USA: domani sarà la volta del settore auto, mercoledì di Mcdonald e Coca Cola, giovedì dell'hi tech ... settimana importante quella che si è aperta oggi, che vedrà giovedì le decisioni della BCE e venerdì il market mover della settimana, ossia il dato sul Pil Usa ... oggi, tra le piazze europee Madrid è stata la peggiore come conseguenza delle tensioni in Catalogna, mentre la vittoria di Abe ha messo il turbo alla borsa giapponese che oggi ha segnato la 15cesima seduta positiva consecutiva ... del resto, si sa ... un nuovo coglione sale sul proscenio e le borse festeggiano ... Trump docet ... oggi è crollata general electric che venerdì scorso aveva messo a segno un + 8% ed il dato ha contribuito alla flessione generale degl'indici USA ... venerdì sera Peter Cardillo si era detto sicuro che la festa sarebbe continuata e che gl'indici USA avrebbero macinato nuovi massimi ... stasera l'ho sentito un po' + incerto, ma molto dipenderà dall'andamento della riforma fiscale e dall'esito delle trimestrali ... il mio sentiment è per nuovi massimi, anche se sarei ben felice di essere smentito ... vedremo anche cosa deciderà di fare la Federal Reserve, rispetto alla quale aumentano le quotazioni di Taylor (+ falco) rispetto a quelle di Powell (meno falco) ... la Yellen si prepara ad andare a fare la nonna e l'aspetto l'aiuta ... segnalo, infine, che la scorsa settimana gl'indici USA hanno messo a segno un aumento su base settimanale del 2%, mentre l'Europa ha arrancato.
 
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