options & derivatives rates n. 1/2014

pare che il FLASH CRASH della STERLINA ... che in 1 minuto e mezzo ha perso 6 FIGURE ... sia dovuto agli automatismi delle solite macchinette !!!

MF
Flash-crash: in 2 minuti crolla la sterlina, l'Asia trema

E’ stato quello che gli americani definiscono un flash-crash, un crollo improvviso durato poco tempo. La sterlina ha lasciato sul terreno a gran velocità il 6,1% all’inizio delle contrattazioni asiatiche, mettendo sotto pressione i listini del Far East. La valuta britannica è caduta a 1,1789 contro il dollaro, il livello più basso dal 1985. La moneta poi è rimbalzata bruscamente, passando di mano a 1,2437 dollari, rimanendo tuttavia al di sotto di 1,2600, punto dal quale è partito nelle scorse ore il selloff.

"Inizialmente ho dubitato quello che ho visto sul mio schermo", ha commentato a Marketwatch (gruppo Wsj) Kenji Yoshii, strategist sulle valute per conto di Mizuho Securities. L’esperto ha poi aggiunto che potrebbe trattarsi di un caso di “fat finger”, è l’espressione inglese che indica un errore umano quando il dito scivola sui tasti dando l’ordine sbagliato.
Oggi però l’agenzia Bloomberg scrive che più probabilmente il flash-crash è stato causato da ordini impartiti da macchine (automated trades), scatenate, a quanto pare (e qui le fonti in Asia concordano) da un articolo del Financial Times secondo cui il presidente francese Francois Hollande ha sollecitato l’euro-blocco a condurre negoziati tosti con la Gran Bretagna impedendo qualunque uscita morbida o a condizioni vantaggiose per proteggere i principi fondamentali del mercato unico.

A questo si è aggiunto un problema di liquidità nel mercato delle valute in Asia all’inizio della contrattazione e ne è nato il crollo della sterlina.
 
PAYROLL USA SOTTO LE ATTESE

La solidità del mercato del lavoro Usa non si è rivelata all'altezza delle previsioni. A evidenziarlo sono i non-farm payroll che hanno evidenziato un aumento delle buste paga nei settori non agricoli a settembre di 156 mila unità, contro le 176 mila unità attese dal consenso, con il settore privato che ha registrato un'espansione di 167 mila posti di lavoro, mentre quello governativo si è contratto di 11 mila. A deludere è anche il tasso di disoccupazione, attestatosi al 5% a fronte di una stima al 4,9%, mentre è stata in linea alle previsioni la retribuzione media oraria che, sempre a settembre, ha riportato un +0,23% a 25,79 dollari su base mensile (+0,2% l'aspettativa del consenso).

Per Peter Cardillo, è 1 NULLA DI FATTO che non inciderà sulla decisione FED di aumentare i tassi a dicembre !!!
 
colpito ed affondato ... anche il 2° target !!!

come sicuramente saprete, alle h. 14,30 ad Instabul, PUTIN ha fatto una dichiarazione che ha rappresentato il VERO MARKET MOVER della giornata e che ha messo il turbo al settore petrolifero ed energetico e quindi, indirettamente, a tutti gl'indici azionari:

Il rally del greggio è partito con le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin: "Crediamo che il congelamento o addirittura la riduzione della produzione siano gli unici modi per salvaguardare la stabilità del settore energetico", ha infatti affermato Putin durante una conferenza a Istanbul, ribadendo che Mosca "è pronta a unirsi agli sforzi" ed è necessario che "anche altri facciano lo stesso".
 

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