Ottobre mese delle castagne e delle foglie cadenti

ho sbagliato tutto nella vita..............se potessi tornare indietro laurea in medicina, specializzazione in psichiatria....altro che economia.........
 
zia:::::::
ma novembre che mese è????:D ......dello spiedo???:eek::benedizione::maestro:
basta con sti numeri matrice,,,,,, su...
a fine marzo 2010 devo chiudere le mie posizioni short sul fituso-----
a quanto lo vedi sto indice tu???? io lo so già......ma devo verificare la tua preparazione......
 
Che dire dei passeggeri della nave fantasma?
" L'eterno riposo dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace. Amen
"

Preghiamo, il momento è catartico.
 
Prestare attenzione a 75,517 di USD Index.
La sua sicura violazione al rialzo avrà conseguenze dolorose.
Prestare attenzione.
Prestare attenzione.
[FONT=&quot]Prestare attenzione[/FONT]
 
Fantastico!

Più che fantastico è tutto “divino, saggio, diabolico”.


Ora ci avviamo ad abbandonare defintivamente 1,4838 (numero trappola)



Assolutamente fantastico.
 
Essendo avvenuta la violazione di 75,517 di USD Index alla ora 13,07, prestare ora attenzione a 75,616.
Prestare attenzione.
Prestare attenzione.
Prestare attenzione.
 
Attenzione alla chiusura odierna del USD Index, che dovrà attestarsi sopra 75.616 (peraltro prossimo ad essere testato).

Prestare attenzione
Prestare attenzione.
Prestare attenzione.
 
Ora mi piace proporre una saggia, divina, diabolica previsione economico – finanziaria.

Chi spera nell’inversione rialzista del ciclo di lungo, se in posizione long per l’EURO sul cross EUR/USD, e se in posizione long sugli indici azionari, rimarrà deluso.
Chi rimarrà deluso e non trarrà ammonimento da tale delusione, rimarrà prigioniero dei suoi errori.
La borsa segue sue regole, le quali sono diverse, spesso opposte a quelle che magari si pretende ricavare con superficialità dalle notizie.
Nessuno pensa al disastro del debito che dalla sfera del privato si sta pesantemente scaricando, peraltro solo in parte, sui bilanci pubblici già disastrati?
Il 2010 sarà drammatico, per la necessità di colmare i disavanzi pubblici, per la necessità d’evitare ulteriori cadute della domanda, quando gli effetti placebo degli incentivi svaniranno. Si stamperà ulteriore moneta in tutto il mondo, che avrà come voluta conseguenza quella di fomentare un’inflazione che, a guisa d’una pioggia salvifica e purificatrice, dovrà abbattere la peste del debito pubblico ed anche quella del debito privato.
Alternativa all’espediente dell’inflazione esiste solo il congelamento dei debiti pubblici.
Qualcuno ha pensato cosa succederebbe?
Argentina docet.
E’ stata vera guerra quella vissuta sui mercati finanziari durante la seconda metà del 2007, tutto il 2008 ed i primi due mesi del 2009.
Dopo una guerra s’azzera tutto con il riallineamento dei cambi, con il dar il via all’inflazione.
Tutto inizia da zero.
Ancora non siamo usciti dalla guerra ed ancora non abbiamo toccato il punto zero; ancora non s’è vista né intravista l’inflazione, la quale è la nemica numero uno degli indici azionari.
Dopo aver visto salvare le banche di mezzo mondo con iniezione di danaro pubblico, peraltro creato dal nulla, adesso il sistema dell’economia e della finanza deve confrontarsi con un nemico molto forte: il debito pubblico.
Esso, alla luce di come sono disastrate le casse pubbliche di tutto l’Occidente, non si può abbattere se non con l’inflazione; la leva fiscale è già al massimo, e lo sarà ancora di più nei prossimi anni fiscali in cui il reddito sarà in calo; la lotta all’evasione fiscale è un pannicello caldo; anzi è facile pronosticare che essa aumenterà, perché le persone devono pur sopravvivere. Molti di coloro che non potranno evadere, perché a reddito fisso, faranno bancarotta, unitamente a molti disoccupati, i primi perché oberati da debiti insostenibili, i secondi per veder ridotto a zero il loro reddito.
Non si dica che le Banche centrali dell’Occidente non lo stiano dicendo. Anzi stanno parlando chiaro. L’ottimismo dei Governi (l’arte precipua dei politici è quella di vendere chiacchiere, sogni, illusioni) è smentito non solamente dalla cautela, se non dal pessimismo dei governatori delle Banche centrali, ma soprattutto è smentito dalle statistiche che vedono la disoccupazione ancora in crescita.
La disoccupazione crescerà ancora per molto tempo.
Con la disoccupazione che aumenta e continuerà ad aumentare non c’è rialzo degli indici azionari che tenga e si mantenga.
Occorre aspettare il giro di boa della disoccupazione, sottrarre 6 mesi, et voilà, ripartenza da veri minimi ciclici, ed il rialzo si che sarà convincente, tale da innescare un ciclo impulsivo, prima quello dei mercati azionari e poi quello dell’economia reale ( il ciclo dei mercati finanziari precede il ciclo dell’economia reale).
Visto che la gamba rialzista in essere dei mercati azionari è iniziata nei primi del mese di marzo 2009, visto che la disoccupazione è vista in aumento per altri 12 -18 mesi, allora, fatti un poco di conti, è facile comprendere che tutto questo rialzo è destinato ad evaporare rapidamente.
Conclusioni.
Doppia V; va meglio scritta ” W “ per l’economia reale e per gli indici azionari.
Tutto il resto è mera speculazione, la quale si è mossa sulla base di parametri meramente matematici di prezzo e di tempo (ritracciamenti di Fibonacci, in primis).
Tutto il resto è speranze, pie illusioni, masochistiche aspettative di regole d’economia nuove che dovrebbero dare spiegazione a quello che è e resterà un bear market rally, il quale finirà così come finiscono tutti i bear market rally, cioè in un massacro per i soliti noti, ovvero i traders fai da te ed i risparmiatori lenti a cogliere il mutamento del trend di breve e medio, tenendo cocciutamente e colpevolmente entrambi gli occhi ben chiusi davanti al trend di lungo.

Il mondo dei sogni non alberga né in economia né in finanza.

Vietata la riproduzione anche parziale, se non espressamente autorizzata.
 
Ora mi piace proporre una saggia, divina, diabolica previsione economico – finanziaria.

Chi spera nell’inversione rialzista del ciclo di lungo, se in posizione long per l’EURO sul cross EUR/USD, e se in posizione long sugli indici azionari, rimarrà deluso.
Chi rimarrà deluso e non trarrà ammonimento da tale delusione, rimarrà prigioniero dei suoi errori.
La borsa segue sue regole, le quali sono diverse, spesso opposte a quelle che magari si pretende ricavare con superficialità dalle notizie.
Nessuno pensa al disastro del debito che dalla sfera del privato si sta pesantemente scaricando, peraltro solo in parte, sui bilanci pubblici già disastrati?
Il 2010 sarà drammatico, per la necessità di colmare i disavanzi pubblici, per la necessità d’evitare ulteriori cadute della domanda, quando gli effetti placebo degli incentivi svaniranno. Si stamperà ulteriore moneta in tutto il mondo, che avrà come voluta conseguenza quella di fomentare un’inflazione che, a guisa d’una pioggia salvifica e purificatrice, dovrà abbattere la peste del debito pubblico ed anche quella del debito privato.
Alternativa all’espediente dell’inflazione esiste solo il congelamento dei debiti pubblici.
Qualcuno ha pensato cosa succederebbe?
Argentina docet.
E’ stata vera guerra quella vissuta sui mercati finanziari durante la seconda metà del 2007, tutto il 2008 ed i primi due mesi del 2009.
Dopo una guerra s’azzera tutto con il riallineamento dei cambi, con il dar il via all’inflazione.
Tutto inizia da zero.
Ancora non siamo usciti dalla guerra ed ancora non abbiamo toccato il punto zero; ancora non s’è vista né intravista l’inflazione, la quale è la nemica numero uno degli indici azionari.
Dopo aver visto salvare le banche di mezzo mondo con iniezione di danaro pubblico, peraltro creato dal nulla, adesso il sistema dell’economia e della finanza deve confrontarsi con un nemico molto forte: il debito pubblico.
Esso, alla luce di come sono disastrate le casse pubbliche di tutto l’Occidente, non si può abbattere se non con l’inflazione; la leva fiscale è già al massimo, e lo sarà ancora di più nei prossimi anni fiscali in cui il reddito sarà in calo; la lotta all’evasione fiscale è un pannicello caldo; anzi è facile pronosticare che essa aumenterà, perché le persone devono pur sopravvivere. Molti di coloro che non potranno evadere, perché a reddito fisso, faranno bancarotta, unitamente a molti disoccupati, i primi perché oberati da debiti insostenibili, i secondi per veder ridotto a zero il loro reddito.
Non si dica che le Banche centrali dell’Occidente non lo stiano dicendo. Anzi stanno parlando chiaro. L’ottimismo dei Governi (l’arte precipua dei politici è quella di vendere chiacchiere, sogni, illusioni) è smentito non solamente dalla cautela, se non dal pessimismo dei governatori delle Banche centrali, ma soprattutto è smentito dalle statistiche che vedono la disoccupazione ancora in crescita.
La disoccupazione crescerà ancora per molto tempo.
Con la disoccupazione che aumenta e continuerà ad aumentare non c’è rialzo degli indici azionari che tenga e si mantenga.
Occorre aspettare il giro di boa della disoccupazione, sottrarre 6 mesi, et voilà, ripartenza da veri minimi ciclici, ed il rialzo si che sarà convincente, tale da innescare un ciclo impulsivo, prima quello dei mercati azionari e poi quello dell’economia reale ( il ciclo dei mercati finanziari precede il ciclo dell’economia reale).
Visto che la gamba rialzista in essere dei mercati azionari è iniziata nei primi del mese di marzo 2009, visto che la disoccupazione è vista in aumento per altri 12 -18 mesi, allora, fatti un poco di conti, è facile comprendere che tutto questo rialzo è destinato ad evaporare rapidamente.
Conclusioni.
Doppia V; va meglio scritta ” W “ per l’economia reale e per gli indici azionari.
Tutto il resto è mera speculazione, la quale si è mossa sulla base di parametri meramente matematici di prezzo e di tempo (ritracciamenti di Fibonacci, in primis).
Tutto il resto è speranze, pie illusioni, masochistiche aspettative di regole d’economia nuove che dovrebbero dare spiegazione a quello che è e resterà un bear market rally, il quale finirà così come finiscono tutti i bear market rally, cioè in un massacro per i soliti noti, ovvero i traders fai da te ed i risparmiatori lenti a cogliere il mutamento del trend di breve e medio, tenendo cocciutamente e colpevolmente entrambi gli occhi ben chiusi davanti al trend di lungo.

Il mondo dei sogni non alberga né in economia né in finanza.

Vietata la riproduzione anche parziale, se non espressamente autorizzata.

Mano...forse quel che dici potrebbe forse verificarsi più in là nel tempo, ma non adesso...
Quando e se i sogni odierni non troveranno spazio nella realtà.
Il sonno, al momento, è ancora profondo. :)
 

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