Overfitting (1 Viewer)

meursault

lo straniero
Guarda, il limite della misura è il vincolo di un'attesa postiva costante(ad attesa negativa abbiamo coincidenza con varianza infinita..il che è logico) e la distribuzione degli outcomes (parzialmente superata dalla generalizzazone che ho postato ovvero FHRiskiness Measure= varianza/(Omega measure-1). Semplificando dipende dal passato del gioco (in parte).Tuttavia, suggerisce in maniera facile la porzione di capitale da impiegare per evitare probabilisticamente la rovina del giocatore, si presta all'impiego efficiente in processi semimartingala e , a differenza del VaR(CVaR etc..etc..) non fa assunzioni irrealistiche. Imho è il meglio che c'è oggi.

Miei 2 cents

Era questa la parte che mi interessava, in effetti come si dice nella pubblicazione quella misura del rischio "may also be viewed as a sort of minimal “reserve” needed". Nel mio caso particolare (posizioni su futures molto "strette") risulta piuttosto inutile perché nettamente inferiore al margine richiesto dall'exchange o dal broker, quindi smetterei di "scommettere" già molto prima.

E' un approccio interessante che sicuramente troverà applicazione in contesti diversi dal mio, per quanto la mia opinione personale è che, se si vuole guardare solo al downside risk, la questione principale rimane quella di quante fiches portare al tavolo per poter fare emergere il proprio edge.

Grazie per la risposta :)
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Era questa la parte che mi interessava, in effetti come si dice nella pubblicazione quella misura del rischio "may also be viewed as a sort of minimal “reserve” needed". Nel mio caso particolare (posizioni su futures molto "strette") risulta piuttosto inutile perché nettamente inferiore al margine richiesto dall'exchange o dal broker, quindi smetterei di "scommettere" già molto prima.

E' un approccio interessante che sicuramente troverà applicazione in contesti diversi dal mio, per quanto la mia opinione personale è che, se si vuole guardare solo al downside risk, la questione principale rimane quella di quante fiches portare al tavolo per poter fare emergere il proprio edge.

Grazie per la risposta :)

I valori assoluti sono spesso abbastanza inutili (non solo nella misura del rischio ma anche nell'expected value o in misure del tutto diverse come p.e. nel EV/EBITDA) , ma nulla vieta di usarli in modo relativo per stabilire un ranking
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
P.S. M, visto che non era una battuta? :D
Naturalmente.
Era un paradosso (dove il dosso è il rischioPGP). :)

The-Blog-Quality-vs-Quantity-Paradox.png
 

meursault

lo straniero
fatemi un esempio di posizione o strategia; mi sembra strano che la misura non sia adeguata ai margini.

Un esempio è nella pubblicazione: ricavo $120, costo $100, strike rate 0.5 implicano rischioFH = $600. L'ordine di grandezza di ricavi e costi (a contratto) è compatibile con strategie intraday su futures liquidi come ES, ZN ecc., anzi si può stare anche più stretti (come ho detto in precedenza, sui 5 ticks sul FESX per ricavi e costi e strike rate si spera più alto di 0.5 :)), andando ad avere rischioFH decisamente inferiore ai margini richiesti. Chiaramente il MDD è un altro discorso.

Si può obiettare che non esistono strategie profittevoli di questo tipo, che si tenta di modellare il rumore, che gli HFT :bla:, è un discorso a cui non sono interessato (sarei interessato invece a considerazioni da parte di chi ha esperienza, magari professionale, di osservazione e analisi sistematica del book di tali prodotti, ma non credo sia questa la sede adatta).

I valori assoluti sono spesso abbastanza inutili (non solo nella misura del rischio ma anche nell'expected value o in misure del tutto diverse come p.e. nel EV/EBITDA) , ma nulla vieta di usarli in modo relativo per stabilire un ranking

Confesso, sono ansiosa di leggere la risposta di meursault a questa "mitologica" affermazione! :-o

P.S. M, visto che non era una battuta? :D
P.S. Il primo che prova a spiegargliela lo diseredo! :-x(salvo nuove meravigliose sorprese! :D)

Bene, così posso evitare di parlare di fraintendimenti su +, - e |.| :), e provo a rispondere a GML, sempre che abbia capito il senso della sua affermazione (PGP, credo tu mi stia sopravvalutando :D).

Che certe misure possano essere utili per stabilire un ranking è palese, non è il mio mestiere ma non dubito che per certi tipi di operatività sia fondamentale. Ma dire che certi valori assoluti (non nel senso di |.| spero :p) sono molto spesso inutili mi pare un'affermazione difficile da sostenere. Chiaro che molte volte parliamo di stime, "past performance is not indicative of future results", ecc., ma è grazie a stime di quel tipo che ci facciamo un'idea di quante fiches portare al tavolo, che decidiamo se una strategia è potenzialmente in linea con i nostri obiettivi, se è sfruttata appieno ecc. A maggior ragione, se si punta a spremere il più possibile da una strategia che riteniamo profittevole sono proprio quei "valori assoluti" che diventano importantissimi (opinione personale naturalmente).

Credo che troppo spesso veniamo condizionati da quella che è la nostra esperienza (teorica e pratica), dall'ambito in cui siamo abituati a muoverci (in senso ampio, capitale, obiettivi, strategie ecc.), anche la richiesta del Sig. Ernesto l'ho letta come una variazione sul tema. Forse è per quello che personalmente provo a limitare le affermazioni "nette" a un campo piuttosto ristretto (bene o male quello di +, - e |.| :D).

P.S.: non ho sbagliato a intendere "valori assoluti" vero?:brr:
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Hai inteso bene, valore assoluto contrapposto a valore relativo, il modulo non c'entra.
Concordo sulla necessità di definire meglio l'ambito di applicazione, altrimenti ognuno parla in modo generico ma venendo inevitabilmente influenzato dal proprio backgound specifico ed è più facile fraintendersi (esempio classico di overfitting, una proposizione vera in un ambito specifico non è detto rimanga vera in un ambito più generale, ecc.).

Provo allora a definire l'ambito con un esempio semplificato, nel tentativo di stabilire assieme:
1. se all'interno dell'esempio sia condiviso che i valori relativi abbiano un'importanza maggiore rispetto ai valori assoluti;
2. sotto quali ipotesi le conclusioni di cui al primo punto siano estendibili a situazioni diverse e più real-world.

Passiamo al ns. piccolo "Gedankenexperiment"...
Abbiamo tre asset investibili:
1. cash
2. bond
3. equity

Non abbiamo vincoli su quanto investire in ciascun asset, ma non possiamo andare short e non possiamo scegliere investimenti diversi.
Ne segue che per i pesi varrà:
0 <= w1, w2, w3 <= 1
w1 + w2 + w3 = 1

per ciascun asset abbiamo due informazioni:
1. rendimento atteso ev
2. rischio r

Lo scopo ultimo potrebbe essere trovare un algoritmo che sulla base dei ns. 6 input (ev1, ev2, ev3, r1, r2, r3) ci dia come output w1, w2, w3 in modo da essere in grado di allocare il ns. capitale C.
Passare subito a cercare una possibile utility function sarebbe prematuro (ho volutamente evitato di definire ev, r e gli obiettivi dell'investimento: possiamo fare alcune ipotesi se volete), ma mi pare chiaro fin d'ora che questa futuribile uf sarà basata più sui valori relativi delle 6 variabili d'input che sui valori assoluti.

Supponendo p.e. che per l'investitore valga:
(ev=a, r=A) equivalente ad (ev=b, r=B)
e che la prima coppia in un determinato momento caratterizzi l'investimento "bond", la seconda coppia caratterizzi l'equity, allora è ragionevole pensare che questo implichi:
w2 = w3

Se però ora nella seconda coppia ev passa da b a b+x con x>0, mentre la prima coppia rimane invariata allora avremmo che l'investitore non è più indifferente ma preferisce la seconda coppia:
(ev=a, r=A) < (ev=b+x, r=B)
questo a sua volta implica:
w2 < w3

Quindi il peso w2 è cambiato (supponendo w1 costante) benché i parametri caratterizzanti l'investimento (ev2 & r2) in valore assoluto siano rimasti uguali.
 

meursault

lo straniero
Ma è ovvio. Se sei in un ambito in cui lo scopo è trovare tra due numeri qual è il più grande, non mi stupisce che l'importanza siano i valori relativi :D. Ma nel tuo esempio, una volta stabiliti w1,w2,w3, quanto capitale dovrai dedicare per ogni contratto (o se preferisci, unità di investimento) usato per la classe 2. (equivalentemente, quanti contratti usare) dipenderà dai valori assoluti.

Non c'è bisogno di scomodare esempi o formalismi, ci siamo capiti direi, dipende dall'ambito, lo dici anche tu. Ma la frase

I valori assoluti sono spesso abbastanza inutili

non l'ho scritta io :p. Quello che è "spesso" per te, potrebbe essere "quasi mai" per me :). Dipende dall'ambito e, continuo a pensare, dagli obiettivi. Quelli della creazione di un portafoglio bilanciato e dello sfruttamento intensivo di un'inefficienza sono diversi.
 

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