Overfitting (2 lettori)

Non capisco i tuoi dubbi.

I grossi capitali sono indispensabili per campare di rendita, non certo per fare trading! :)

P.S. Come sempre lusingata, e come sempre immeritevole! ;)

Ma se campo di rendita, perché mettermi a fare trading?
E se non campo di rendita è perché i soldi non sono sufficienti, e non lo sono neanche per fare trading, quindi, in ogni caso, è inutile mettersi a fare trading.

Più o meno è così?

Ciao.
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Ma se campo di rendita, perché mettermi a fare trading?
Vivere di rendita è noioso e poco nobilitante.
Facendo trading hai la concreta possibilità di perdere il capitale fonte della rendita e quindi essere costretto a combinare qualcosa nella vita.
Pensa p.e. che tragedia se Mark Twain fosse vissuto di rendita (o fosse stato un investitore accorto): l'umanità avrebbe perso un grande scrittore.

E se non campo di rendita è perché i soldi non sono sufficienti, e non lo sono neanche per fare trading, quindi, in ogni caso, è inutile mettersi a fare trading.

Più o meno è così?

Ciao.

+ o -
(Giulia scriveva che per fare trading non sono necessari grossi capitali, ma non è detto che questo dettaglio infici la conclusione finale).

;)
 
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Vivere di rendita è noioso e poco nobilitante.
Facendo trading hai la concreta possibilità di perdere il capitale fonte della rendita e quindi essere costretto a combinare qualcosa nella vita.
Pensa p.e. che tragedia se Mark Twain fosse vissuto di rendita (o fosse stato un investitore accorto): l'umanità avrebbe perso un grande scrittore.



+ o -
(Giulia scriveva che per fare trading non sono necessari grossi capitali, ma non è detto che questo dettaglio infici la conclusione finale).

;)

Bellissima risposta, grazie!

Provo a sdebitarmi raccontando di Dostoevskij e della sua ossessione per la roulette.

Pare che il buon Fëdor, oberato di debiti di gioco, fu costretto dal proprio editore a consegnare un manoscritto in brevissimo tempo; fu così che accettò il consiglio di amici ed assunse una segretaria: meno di un mese dopo diede alle stampe "Il Giocatore".

La cosa davvero interessante, secondo me, è che Dostoevskij era convinto di riuscire ad influenzare il moto della pallina della roulette concentrandosi su di essa, e questo mi ricorda un po' l'ossessione che hanno i trader per linee, canali, serie storiche di prezzi e/o volumi e le misurazioni statistiche su di esse.

Mark Twain, in più di una occasione ha dimostrato di essere almeno consapevole della assurdità del trading, Dostoevskij invece, proprio come i trader, riteneva plausibili assurdità evidentissime.

Niente di più normale, ora, che qualche trader, leggendo di Twain e Dostoevskij li appelli come due sprovveduti, che: "non avevano studiato abbastanza" o "non avevano tagliato le perdite e lasciato correre i profitti", o "non applicavano il giusto money management" o "non sapevano sfruttare la correlazioni tra due mercati diversi", e altre scemenze simili.

Ciao.
 
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hunsen

Nuovo forumer
Bellissima risposta, grazie!

Provo a sdebitarmi raccontando di Dostoevskij e della sua ossessione per la roulette.

Pare che il buon Fëdor, oberato di debiti di gioco, fu costretto dal proprio editore a consegnare un manoscritto in brevissimo tempo; fu così che accettò il consiglio di amici ed assunse una segretaria: meno di un mese dopo diede alle stampe "Il Giocatore".

La cosa davvero interessante, secondo me, è che Dostoevskij era convinto di riuscire ad influenzare il moto della pallina della roulette concentrandosi su di essa, e questo mi ricorda un po' l'ossessione che hanno i trader per linee, canali, serie storiche di prezzi e/o volumi e le misurazioni statistiche su di esse.

Mark Twain, in più di una occasione ha dimostrato di essere almeno consapevole della assurdità del trading, Dostoevskij invece, proprio come i trader, riteneva plausibili assurdità evidentissime.

Niente di più normale, ora, che qualche trader, leggendo di Twain e Dostoevskij li appelli come due sprovveduti, che: "non avevano studiato abbastanza" o "non avevano tagliato le perdite e lasciato correre i profitti", o "non applicavano il giusto money management" o "non sapevano sfruttare la correlazioni tra due mercati diversi", e altre scemenze simili.

Ciao.

E' comunque possibile piazzare scommesse dopo (avevo letto entro il terzo giro completo della ruota che la pallina percorre) che il croupier lancia la pallina ed è possibile, se si hanno le informazioni necessarie nei momenti successivi al lancio, prevedere con una certa probabilità l'intorno -di numeri- nel quale si fermerà la pallina.
Avevo letto un articolo anni fa :

Repubblica.it/esteri: Londra, vincono con un trucco 2 milioni di euro al Casinò Ritz

al di la della veridicità della notizia penso che sia possibile..


PS: Mi è capitato, per caso, di leggere "Il Giocatore" e l'ho trovato divertentissimo...la nonnina poi :)
 
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GiuliaP

The Dark Side
Ma se campo di rendita, perché mettermi a fare trading?

Per guadagnare di più? :)

Per diventare il padrone dell'universo? :D

A parte gli scherzi, il capitale può comprarti tempo per diventare trader, e sicuramente aiuta. Del resto aiuta sempre e comunque.

Semplicemente non è indispensabile.

Se poi vogliamo discutere di cosa significhi essere trader, e quanto sia difficile diventarlo partendo con pochi spicci, quello è un altro discorso.

La mia osservazione partiva da una discussione con malnati di qualche anno fa, il quale aveva dichiarato di aver trovato il sacro graal ma di poterlo sfruttare solo grazie alla disponibilità di cifre consistenti.

Osservazione ridicola esattamente quanto il graal che aveva trovato.

E se non campo di rendita è perché i soldi non sono sufficienti, e non lo sono neanche per fare trading, quindi, in ogni caso, è inutile mettersi a fare trading.

Più o meno è così?

No.

Ti metti a fare trading perché ritieni di poter far fruttare il capitale più della rendita. Che questa sia o meno sufficiente a farti "campare".

Altrimenti sarebbe come dire che il mestiere di trader è inutile :)
 

AndrewLR

Nuovo forumer
E' comunque possibile piazzare scommesse dopo (avevo letto entro il terzo giro completo della ruota che la pallina percorre) che il croupier lancia la pallina ed è possibile, se si hanno le informazioni necessarie nei momenti successivi al lancio, prevedere con una certa probabilità l'intorno -di numeri- nel quale si fermerà la pallina.
Avevo letto un articolo anni fa :

Repubblica.it/esteri: Londra, vincono con un trucco 2 milioni di euro al Casinò Ritz

al di la della veridicità della notizia penso che sia possibile..


PS: Mi è capitato, per caso, di leggere "Il Giocatore" e l'ho trovato divertentissimo...la nonnina poi :)




Edward O. Thorp - Wikipedia, the free encyclopedia
Fortune's Formula: The Untold Story of the Scientific Betting System That Beat the Casinos and Wall Street: Amazon.co.uk: William Poundstone: 9780809045990: Books

Di Ed Thorp bisognerebbe leggere per tantissimi motivi -

Roulette e primo wearable pc
Blackjack
Kelly
Black-Sholes formula
Stat arb
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world

Il blackjack è uno dei pochi giochi d'azzardo che a volte (le regole non sono uguali da casinò a casinò) riconosce un piccolo edge al giocatore rispetto al banco, purché giocato correttamente.
Anni fa avevo vinto una modesta cifra giocando online, ma è un procedimento estremamente tedioso e time consuming.
 
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hunsen

Nuovo forumer

Grazie, seguo il suggerimento e lo acquisto :up: anche perchè mi dici che si trovano quegli argomenti da te elencati che sto cercando di approfondire propio in questo periodo

C'è da dire comunque, relativamente al blackjack, che quei sistemi -penso-potevano andar bene fino a qualche decina di anni fa quando si giocava fintanto non si esaurivano le carte, o quasi, del sabot...ora quando mancano 2/3 mazzi di carte(il sabot ne contiene solitamente 6/8) si mischia e si ricomincia, percio' l'eventuale vantaggio che si potrebbe avere si riduce tantissimo, fino a non essere piu' conveniente -forse-...
hanno preso delle contromisure... non sono i casinò ad essere i polli anche che per un periodo lo sono stati :)

@GiveMeLeverage

non penso che un casino' puo' dare edge ai giocatori, quelle regole sono messe per "diminuire" un po' lo spudorato vantaggio del banco (ma sempre di vantaggio parliamo) "purchè giocato correttamente"...non è che ho fatto calcoli eh, pero' mi sembra plausibile

In questi giochi ci ho SEMPRE rimesso :sad:, poco perchè non mi piace regalare soldi, ma ci ho rimesso.
L'unico gioco che mi ha dato qualche soddisfazione è stato il poker ai tempi quando pullulavano polli, o giocatori "non regolari", poi purtroppo è finita la pacchia :lol:

mi scuso se sono andato piu' volte OT
 
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