E' una correzione di lungo, dunque deve durare a lungo.
La A scende veloce perché è un movimento impulsivo e corregge un eccesso assoluto.
Affinché tornino i compratori è necessario un certo tempo ... normalmente questi entrano poi sui picchi e mai sui minimi, a quel punto di nuovo giù. L'ultima onda, che sull'S&PMib ho calcolato durerà dal 2011 al 2016 (5 anni), dovrebbe essere quella dura da affrontare, anche in termini reali.
Se l'ipotesi la disegni nel lungo, potrai ben vedere che è veramente un colpo d'occhio e questa correzione, partita dal 2000, ci cade proprio a fagiolo, sia in termini di tempo di prezzo.
Non credo ci sia tutto sto tempo in un'economia globale per la ripresa. Il mondo è a un bivio per una serie di motivi:
1) Sovrappopolazione
2) Ecosistema
3) Conflitti per le risorse e nazionalistici-regionalistici-religiosi.
1)Questi possono essere risolti ma o lo si fa rapidamente o si collassa. Non abbiamo tutto questo tempo a disposizione. Tu mi insegni che la finanza sa leggere sempre molto prima l'evoluzione economica, ma quì si tratta di risolvere più incognite per far quagliare il latte. Non c'è più solo l'economia da sola a sorreggere il mondo.
La sovrappopolazione può essere contenuta solo con politiche in concerto con gli stati a rischio, non con le guerre, poichè aumentano i conflitti e non fanno che alimentare variabili a noi sconosciute.
2) Le energie rinnovabili sono il fattore più probabile di crescita: vale a dire dopo la prima fase, i costi dovrebbero abbassarsi pur mantenendo grossi profitti, forse maggiori di quelli dati dal petrolio. Scarto decisamente il nucleare per ovvi motivi che non sto quì a dibattere.
3) E questo terzo punto il più incerto, infatti i conflitti che vanno dalle etnie, alle religione si protraggono da quando l'uomo è nato sulla terra.
La cosa che si può fare è cominciare a contenerli. E gli stati più grandi e più potenti ( Cina-Russia-Usa) sono loro che devono cominciare a dare esempio ed a cominciare ad avere fiducia tra di loro, non facendo la guerra agli altri, tipo Iraq, Cecenia, Afghanistan, Tibet. Il progresso tecnologico può arrivare da ogni parte, ma un progresso morale che parta da noi stessi è il primo fattore che possa irradiare nuovi orizzonti all'esterno. Prendersi tutte le ragioni, dopo aver saccheggiato le risorse di paesi poveri, non porterà da nessuna parte.
E dobbiamo sbrigarci, tempo ne è rimasto davvero poco.