Parmalat (PLT) Parmalat (a) III cosa sarà da grande ? (2 lettori)

salcatal

Come i Panda
azz non pensavo servisse la presenza fisica, cioè come delego normalmente alla banca, secondo me dovrebbero dare la possibilità di fare una delega "specificata" a distanza..:(:( cioè se uno privato avesse tante parmalat e abitasse in usa si deve fare il volo?! a me sembra primitivo :D


specifico: da un tuo messaggio precedente pensavo la banca si prendesse automaticamente il diritto di delega (invece ti riferivi solo alla marginazione) a questo punto mi viene da chiedere quando chiedi di delegare alla banca il tuo voto preciso (senza bisogno della tua presenza), lei si può opporre o si può delegare solo di far scegliere alla banca quello che vuole lei nel senso vero di delega di responsabilità sulla decisione..


Certo che puoi fare la delega.

Sul sito Parmalat, Corporate Governance, assemblea azionisti trovi tutte le istruzioni per farla.

Puoi utilizzare, in alternativa:

a) il Modulo normale se vuoi dare delega a un soggetto qualsiasi;

b) A Servizio Titoli, Rappresentante designato dalla Società, e nel caso specifico dovrai utilizzare un altro modulo.

In entrambi i casi puoi, devi nel caso b) fornire istruzioni di voto irrevocabili.

Oggi giornata ideale per il C.R.

Man mano che prendeva profitto su Ft, Sa, Mt, Sie reinvestiva in Parmalat.

Magari fosse sempre così.
 
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zoccoloduroPa

Forumer attivo
EDISON: PRODI, TREMONTI HA RAGIONE SU SIMMETRIA CON LA FRANCIA

di: Asca Pubblicato il 21 marzo 2011| Ora 19:25
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(ASCA) - Roma, 21 mar - ''Tremonti ha ragione sugli aspetti particolari in cui non sono state rispettate le simmetrie, la Francia non puo' approffittare del suo monopolio per fare acquisti all'estero, in questi casi il problema della protezione giuridica e' un problema che si pone''. Lo ha detto Romano Prodi intervenendo alla trasmissione Focus Economia di Radio 24 sull'annuncio da parte del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di un provvedimento a tutela delle nostre imprese strategiche. ''Per esempio con Edison - ha aggiunto - abbiamo fatto una privatizzazione secondo le regole della Ue, ma se poi Edf, che e' monopolista, viene e vuole avere uno strapotere qui, allora e' un problema di protezione giuridica. Se non vengono rispettate le simmetrie ci si deve difendere''. Il problema, per Prodi, non sta nel fatto che le scalate vengano dalla Francia, anche se sottolinea che la ''Francia ha una politica piu' protezionistica rispetto ad altri paesi europei. Ci vuole simmetria rispetto agli altri paesi della Ue''.
 

salcatal

Come i Panda
EDISON: PRODI, TREMONTI HA RAGIONE SU SIMMETRIA CON LA FRANCIA

di: Asca Pubblicato il 21 marzo 2011| Ora 19:25
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(ASCA) - Roma, 21 mar - ''Tremonti ha ragione sugli aspetti particolari in cui non sono state rispettate le simmetrie, la Francia non puo' approffittare del suo monopolio per fare acquisti all'estero, in questi casi il problema della protezione giuridica e' un problema che si pone''. Lo ha detto Romano Prodi intervenendo alla trasmissione Focus Economia di Radio 24 sull'annuncio da parte del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di un provvedimento a tutela delle nostre imprese strategiche. ''Per esempio con Edison - ha aggiunto - abbiamo fatto una privatizzazione secondo le regole della Ue, ma se poi Edf, che e' monopolista, viene e vuole avere uno strapotere qui, allora e' un problema di protezione giuridica. Se non vengono rispettate le simmetrie ci si deve difendere''. Il problema, per Prodi, non sta nel fatto che le scalate vengano dalla Francia, anche se sottolinea che la ''Francia ha una politica piu' protezionistica rispetto ad altri paesi europei. Ci vuole simmetria rispetto agli altri paesi della Ue''.

Mi dispiace per il Professore, errore grave per uno che fra l'altro insegna Politica Industriale, anche se non si ricordano suoi contributi in materia, ma semplici traduzioni di autori stranieri, ma anche in questo caso le cose non stanno così.

Ma, dico io, in Italia è possibile discutere fatti alla mano?

Certo ci sono dei problemi sul percorso della liberalizzazione del mercato, come si può leggere nell'attento studio di cui al link, ma chi può dire che la stessa cosa non è avvenuta anche in Italia?

Ma di qui a parlare di monopolio, il passo è lungo, come se in Francia possano disapplicare le leggi comunitaria.


La riforma del mercato francese presenta una serie di elementi contrastanti con i principi di libera concorrenza: struttura di unbundling, tra le più deboli nel perseguire gli obiettivi di libero mercato, istituzione di regimi tariffari regolati (tarif réglementé provisoire d’ajustement au marché, TaRTAM) per “proteggere” i clienti idonei dall’andamento dei prezzi elettrici del mercato libero, ma soprattutto a una politica protezionista a favore dell’ex società di Stato. Per questi motivi, già nel 2006, la Commissione Europea aprì due procedure contro la Francia: una dovuta all’incompleta trasposizione delle Direttive e un’altra per aiuti di Stato a favore di EDF per le tariffe regolate del TaRTAM regimé. Dopo lunghe negoziazioni nel settembre 2009, la Francia si è impegnata alla progressiva rinuncia delle tariffe regolate (TaRTAM) tra il 2010 e il 2015, e per ridurre la posizione dominante di EDF, quest’ultima dovrà cedere un quarto della propria produzione da fonte nucleare ai nuovi entranti a un prezzo che permetta loro di competere sul mercato. Questi accordi sono contenuti nella legge del 24 novembre 2010, denominata NOME (Nouvelle Organisation du Marché de l’Electricité), che prevede inoltre una graduale apertura ai grandi utilizzatori pari al 20% del mercato entro giugno 2011, seppure con sei mesi di tariffa regolata.

L’attuale dibattito è concentrato sulla definizione del prezzo di cessione dell’energia elettrica da EDF ai suoi competitors. Se da un lato la CRE ha affermato che il prezzo dell’energia elettrica ceduta potrà oscillare tra i 38.50 a 42 €/MWh, EDF non ha tuttavia intenzione di scendere al di sotto dei 42€/MWh, mentre i concorrenti hanno fermato che una tariffa di 42€/MWh renderebbe la legge inefficace


Da Wilkipedia.


L'apertura del mercato elettrico[modifica]

La decisione di aprire il mercato elettrico alla concorrenza a livello europeo fu presa con le direttive 96/92/CE del 19 dicembre1996 e 2003/54/CE del 26 giugno2003. I passaggi verso l'apertura del mercato in Francia sono:
Status di EDF[modifica]

EDF era una EPIC (ente pubblico a carattere commerciale e industriale), e in quanto tale era soggetta al "principio di specialità", cioè aveva il diritto di vendere elettricità; lo scopo di questo principio di specialità era di far concentrare l'attività delle aziende come EDF nel loro settore specifico, impedendo loro di entrare in altri mercati.
Il cambiamento di status di EDF, annunciato nel marzo 2004 dal governo francese, divenne effettivo dopo l'approvazione della "Loi relative au service public de l'électricité et du gaz et aux entreprises électriques et gazières" (legge relativa al servizio pubblico dell'elettricità e del gas e alle aziende elettriche e del gas) il 9 agosto 2004, pubblicata sul Journal officiel il 19 novembre 2004.

La trasformazione in una Société anonyme fu effettuata per diversi motivi:
  • prima di tutto, lo status di EDF come 'EPIC' le dava un vantaggio sui suoi concorrenti durante il processo di apertura del mercato dell'elettricità, poiché poteva beneficiare della garanzia illimitata dello Stato e quindi ottenere prestiti a tassi inferiori;
  • in secondo luogo, lo statuto di SA consentirà a EDF di aumentare il proprio capitale con l'ingresso di nuovi investitori come soci, e di dedicarsi ad altri mercati oltre a quello dell'elettricità, senza essere più soggetta al "principio di specialità".
  • lo status di société anonyme, in cui lo Stato può mantenere una quota di proprietà dominante (la legge anzi prescrive che questa quota non sia inferiore al 70%) non è in contrasto con il ruolo di servizio pubblico.
Punti della riforma[modifica]

Lo status di EPIC creava un vantaggio competitivo che divenne insostenibile da parte degli altri produttori di elettricità europei, specialmente quando EDF iniziò una serie di acquisizioni all'estero, nel Regno Unito, in Italia e in Germania. Per questa ragione, i concorrenti esteri di EDF chiesero che le 'regole del gioco' fossero le stesse per tutti.
Da parte sua, EDF aveva bisogno di una struttura societaria che le consentisse di aumentare il capitale attirando nuovi soci e investitori. Il suo fabbisogno di nuovi capitali era stimato, nel maggio 2004, tra i 10 e i 15 miliardi di euro.
Quotazioni di borsa[modifica]

Negli ultimi 3 anni la quotazione di di borsa di EDF si è dimezzata, passando da circa 70€ del 2008 a circa 30€ nel 2011[1].

http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89lectricit%C3%A9_de_France


AGI Energia
 
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salcatal

Come i Panda
Comunque ragionando con calma, siamo veramente un paese assurdo.

Non conosciamo, o meglio, non applichiamo le regole più elementari di buon senso.

Perfino le leggi su materie così delicate come quelle che riguardano gli aspetti sui quali stiamo dibattendo, vengono fatte così d'impulso, senza quel necessario dibattito accademico, culturale e parlamentare che consente di vagliare attentamente e soppesare i pro e i contro di certe scelte.

Così finisce inevitabilmente che per una falla, o presunta tale, tappata, se ne aprono altre mille.

Ma poi dico io, che bisogno c'è di fare shopping giuridico all'estero?

Questa è una frase veramente infelice, e soprattutto offensiva nei confronti di tutto il mondo tecnico-accademico di Diritto Commerciale, veramente di prim'ordine che abbiamo in Italia.:wall:
 

dariomilano

novellino
MILANO, 21 marzo (Reuters) - Il gruppo francese Lactalis controlla il 13,7% di Parmalat (PLT.MI: Quotazione), salendo rispetto all'11,4% che la società ha acquisito con una mossa a sorpresa la settimana scorsa.
Lactalis possiede direttamente l'8,6% di azioni Parmalat e controlla indirettamente una quota del 5,1% grazie ad un contratto di equity swap che ha "ad oggetto una partecipazione potenziale fino al 7% di Parmalat".
E' quanto riferisce in una nota la stessa società, su richiesta della Consob, precisando di detenere 149.411.822 azioni ordinarie Parmalat, pari all'8,597% .
"Ad oggi, ai sensi del contratto di equity swap, sono state acquistate dalla controparte del contratto n. 88.308.276 azioni ordinarie Parmalat pari al 5,081% del capitale sociale della stessa".
Le azioni Parmalat oggi hanno chiuso in calo del 5,2% a 2,5 euro.
 

salcatal

Come i Panda
MILANO, 21 marzo (Reuters) - Il gruppo francese Lactalis controlla il 13,7% di Parmalat (PLT.MI: Quotazione), salendo rispetto all'11,4% che la società ha acquisito con una mossa a sorpresa la settimana scorsa.
Lactalis possiede direttamente l'8,6% di azioni Parmalat e controlla indirettamente una quota del 5,1% grazie ad un contratto di equity swap che ha "ad oggetto una partecipazione potenziale fino al 7% di Parmalat".
E' quanto riferisce in una nota la stessa società, su richiesta della Consob, precisando di detenere 149.411.822 azioni ordinarie Parmalat, pari all'8,597% .
"Ad oggi, ai sensi del contratto di equity swap, sono state acquistate dalla controparte del contratto n. 88.308.276 azioni ordinarie Parmalat pari al 5,081% del capitale sociale della stessa".
Le azioni Parmalat oggi hanno chiuso in calo del 5,2% a 2,5 euro.

Aggiungiamo questa notizia, per quanto sono considerazioni ovvie.

Ovvie, ma non in Italia.

E io aggiungo.

Attenti ai matrimoni contro natura.

Nascono mostri e si distrugge ricchezza.


21/03/2011 16:13
Parmalat-Ferrero non piace agli analisti: non ha senso industriale, è meglio Lactalis -1

L'accoppiata Parmalat-Ferrero non piace agli analisti. Mentre da Ferrero fanno sapere che nella vicenda Parmalat il gruppo di Alba guarda con interesse e simpatia a una soluzione industriale italiana, per i broker una soluzione italiana in realtà non c'è. "La decantata soluzione industriale italiana non ha senso dal punto di vista industriale: sono due società che hanno hanno business diversi e nessuna sinergia", segnalano diversi analisti, che lasciano poco spazia alla fantasia. "Al di là delle dichiarazioni di rito, Lactalis offre la soluzione migliore per la Parmalat. E' ovvio che Parmalat e Ferrero possono lavorare insieme, ma bisognerebbe capire cosa potrebbero avere in mente", aggiunge un esperto di una primaria banca estera basato a Londra.
Fonte: News Finanza.com

http://www.traderlink.it/notizie/viewer.php?idnews=503373&idcanale=1
 

salcatal

Come i Panda
Insomma, a conti fatti, Lactalis è salito, potenzialmente cioè nel caso esercitasse interamente il contratto di equity swap, al 15,619% circa del capitale sociale.

A questo punto la cosa si fa sempre più intrigante.:)
 

maria.scotti

Forumer storico
[Reuters] Parmalat,azioni, warrant e derivati sospesi in attesa
nota-Borsa

[PLT.MI] MILANO, 22 marzo (Reuters) - Le azioni ordinarie, i
warrant<br>Parmalat
&lt;PLT.MI&gt; e i relativi strumenti derivati sono<br>temporaneamente
sospesi dalle negoziazioni in attesa di<br>comunicato.<br>Lo annuncia
Borsa Italiana aggiungendo che seguiranno i<br>nuovi orari della
seuuta.<br><br>((Redazione Milano, Reuters
Messaging:<br>[email protected],
+39 02<br>66129638, [email protected]))<br><br>Sul sito
www.reuters.it le altre notizie Reuters in<br>Italiano. Le top news
anche su www.twitter.com/reuters_italia
 

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