Parmalat (PLT) Parmalat (a) III cosa sarà da grande ? (1 Viewer)

salcatal

Come i Panda
Buonasera, scusate l'intromissione. Ma credevo nell'operazione cosi' sono entrata venerdi' pomeriggio prima della diffusione della notizia sull'inchiesta. Ora mi stanno assalendo i dubbi, ma secondo Voi c'è piu' probabilità che lunedi' mattina si scenda? Lo so che nessuno ha la palla magica, ma per capirci un po' di piu' in questo caos di notizie che si susseguono. Grazie in anticipo.

Cosa farà lunedì mattina è, penso, impossibile da prevedere.

Io ti posso dire quello che farò in assenza di notizie nuove, ovvero di notizie sostanzialmente ininfluenti quali quella dell'indagine aperta dalla Procura.

Se scende in maniera sostanziale (almeno 2%)compro, se sale ne vendo un pò aspettando qualche altra falsa news come quella di venerdì per riacquistare.

Come distinguere le news vere da quelle false?

Impossibile dirlo in anticipo.

Se hai letto sopra la peggiore notizia possibile sarebbe quella di un accordo in base al quale Lactalis trasferisce le sue quote alla eventuale newco Ferrero/Intesa.
 

salcatal

Come i Panda
Infatti ragioniamo.

In questo momento in un'ottica di medio periodo (non di trading stretto, quello si può sempre fare sfruttando le escursioni), ma vorrei raccogliere anche qualche altra opinione, se non interviene la notizia che Lactalis abbandona la partita NON VEDO ALCUN MOTIVO PER NON STARE SUL TITOLO:

a) si avvicina la scadenza della record date, cioè la data alla quale saranno registrare le azioni ai fini della partecipazione all'assemblea;

b) INTESA si è esposta troppo per non tentare il tutto per tutto prima del 1° aprile, poichè io escludo salvo fatti clamorosi uno slittamento dell'assemblea;

c) Se anche FERRERO decidesse, come io auspico per la dignità dell'Italia, di tirarsi fuori e far cessare questo ignobile sport di tiraggio della giacchetta, vi è da considerare che, salvo atteggiamenti predatori improbabili, le sinergie tra LACTALIS e PARMALAT sono talmente tante che il titolo avrebbe un valore sicuramente superiore a quello attuale;
per quantificare un nuovo TP in maniera attendibile, però, ci sarebbe bisogno di un piano industriale o, almeno, di un nuovo forecast, che al momento manca.
Volendomi sbilanciare io indicherei comunque un minimo di € 3.


Il rischio più grosso di tutto questo è uno solo, quello che stiamo in Italia e, quindi, con uno sguardo retrospettivo possiamo aspettarci di tutto.

Perfino un sequestro strumentale delle azioni Lactalis.

Spero di no, spero che questo non avvenga.

Ma intere pagine sul SOLE 24 ORE non dedicate alle prospettive industriali di Parmalat, ma su ragionamenti di sopraffini legulei azzeccagarbugli, tutti volti a masturbarsi mentalmente su come bloccare il diritto di voto dei Francesi fanno pensare.

Ma stiamo in Italia, paese in cui "fair play" è una parola che ancora non è stata tradotta.
 
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dariomilano

novellino
Infatti ragioniamo.

In questo momento in un'ottica di medio periodo (non di trading stretto, quello si può sempre fare sfruttando le escursioni), ma vorrei raccogliere anche qualche altra opinione, se non interviene la notizia che Lactalis abbandona la partita NON VEDO ALCUN MOTIVO PER NON STARE SUL TITOLO:

a) si avvicina la scadenza della record date, cioè la data alla quale saranno registrare le azioni ai fini della partecipazione all'assemblea;

b) INTESA si è esposta troppo per non tentare il tutto per tutto prima del 1° aprile, poichè io escludo salvo fatti clamorosi uno slittamento dell'assemblea;

c) Se anche FERRERO decidesse, come io auspico per la dignità dell'Italia, di tirarsi fuori e far cessare questo ignobile sport di tiraggio della giacchetta, vi è da considerare che, salvo atteggiamenti predatori improbabili, le sinergie tra LACTALIS e PARMALAT sono talmente tante che il titolo avrebbe un valore sicuramente superiore a quello attuale;
per quantificare un nuovo TP in maniera attendibile, però, ci sarebbe bisogno di un piano industriale o, almeno, di un nuovo forecast, che al momento manca.
Volendomi sbilanciare io indicherei comunque un minimo di € 3.


Il rischio più grosso di tutto questo è uno solo, quello che stiamo in Italia e, quindi, con uno sguardo retrospettivo possiamo aspettarci di tutto.

Perfino un sequestro strumentale delle azioni Lactalis.

Spero di no, spero che questo non avvenga.

Ma stiamo in Italia, paese in cui "fair play" è una parola che ancora non è stata tradotta.

ma se c'è un indagine non è facile appunto che li blocchino... soprattutto considerando il grado di incazzatura che dovrebbe aver raggiunto l'italia nei confronti della francia.
 

salcatal

Come i Panda

dariomilano

novellino

salcatal

Come i Panda
beh se fosse venuto fuori dalla bocca di Maroni mi sarei preoccupato..
mentre Bossi le dice di tutti i colori dell'arcobaleno quindi non si può mai sapere se doveva parlare per dare aria alle tonsille

Comunque il fatto che noi siamo incazzati con i francesi è vero, così come è vero che ci siamo dimenticati di farlo sapere ai Francesi.

Basta leggere i giornali francesi. Praticamente nemmeno un rigo di commento sulla questione, nè quella della Libia, nè praticamente su quella di Parmalat.

Del resto ci considerano ancora dei servitori.

Ed è noto che i servitori si lamentano sempre dei loro padroni, ed altrettanto noto che i padroni lo sanno e lasciano fare.:D:D

La risposta di Sarkosy la racconta più di tante parole.
 
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dariomilano

novellino
un motivo in più per non investire in eni finmeccanica terna ecc ecc


Brutto colpo per la magistratura. Questa volta non si tratta dell’ennesima accusa o polemica sollevata dal Premier Berlusconi ai ‘magistrati di sinistra’ ma di una vera e propria rivoluzione legislativa: è stato approvato un emendamento che va a colpire e a cambiare radicalmente la legge comunitaria 2010, vietando alla Corte dei conti di avere risarcimenti dagli amministratori delle società partecipate dallo Stato per oltre il 50 per cento.
La proposta è partita dal leghista Gianluca Pini e calza a pennello per molti dirigenti Rai, ma anche per alcuni nomi grossi di Finmeccanica, che grazie all’approvato emendamento vedono cambiare la loro posizione da così a così.
Infatti, se si tratta di danno erariale, gli amministratori delle società partecipate dallo Stato per oltre il 50 per cento sono salvi da responsabilità civile nonostante le ammende o le sanzioni della Corte dei Conti.
In questo modo le classi dirigenti delle società pubbliche e i loro vertici diventano difficilmente indagabili e sanzionabili da parte della Corte dei Conti, sottraendo quindi alla Magistratura un potere non indifferente. L’emendamento, che peraltro è retroattivo, prevede due fattispecie di violazioni in cui può incorrere l’amministratore pubblico.
Il primo caso riguarda un danno erariale conseguente a un’azione che un cda abbia commesso violando le norme vigenti, come nel caso dei vertici Rai.
Mentre nel caso Finmeccanica, l’azienda controllata dal Tesoro alla quale la magistratura ha contestato la creazione di fondi neri attraverso
‘sopraffatturazioni’ legate ad appalti affidati all’Enav, l’emendamento Pini fa in modo che non si possa parlare di danno erariale perché la commessa supera di gran lunga l’esborso della tangente.
In pratica, l’unica cosa che resta in piedi della precedente versione della legge comunitaria è la responsabilità personale ‘per colpa grave o dolo’, che rientra nell’appartenenza del codice penale.
In attesa che la norma venga approvata definitivamente sia dalla Camera lunedì che dal Senato le critiche e le polemiche sono molte. L’unico che potrebbe fermare la volontà della maggioranza é il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che potrebbe respingere la legge per vizi di costituzionalità.
 
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dariomilano

novellino
interpretazione molto interessante sulla guerra in Libia:



Il principale iniziatore del pagamento senza dollari né euro è il leader e guida della rivoluzione in Libia, il colonnello Muammar Gheddafi, il quale ha fatto appello al mondo arabo ed africano per adottare una valuta unica – il dinaro d’oro.

Su questa base finanziaria, il colonnello Gheddafi ha proposto di creare uno stato africano unico con popolazione araba e nero-africana che conti 200 milioni di persone.


L’idea di creare una singola valuta d’oro ed unire i paesi dell’Africa in un potente sistema federale è stata sostenuta attivamente nel corso dell’ultimo anno da una serie di stati arabi e da quasi tutti gli stati africani. Il Sud Africa e la Lega Araba, infestati dalla democrazia, si sono opposti all’idea.


Gli USA e l’UE hanno reagito in maniera molto negativa ad una tale iniziativa. Secondo il “presidente” francese sionista Sarkozy “i libici hanno attaccato la sicurezza finanziaria del genere umano”. I continui appelli del leader della rivoluzione libica hanno prodotto alcuni risultati: Gheddafi ha fatto sempre più passi avanti con lo scopo di creare un’Africa Unita.


Sono stati inventati due falsi motivi per coprire la vera ragione dell’attuale crociata cristiano-sionista contro la Libia: uno ufficiale – “difendere i diritti umani, e l’altro ufficioso – il tentativo di rubare petrolio alla popolazione libica. Entrambi questi motivi non superano l’esame.


La verità è che il colonnello Muammar Gheddafi ha deciso di ripetere i tentativi del generale francese De Gaulle di abbandonare l’uso di quella carta straccia americana chiamata “dollari” e tornare all’oro, cioè sta cercando di attaccare il principale potere della moderna democrazia sionista parassita – il sistema bancario.
 
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Buongiorno :-o
Ecco quanto immagino accada
Come è evidente, la tenuata dei 30 è fondamentale :cool::cool:
Ocio ......i sofware hanno iniziato ..... 10.......9......8...son pronti a girarsi di BRUTTO (se rotto il supp) opp ripartire.

Per chi è dentro forte come Sal..... VALIUM a boccale colmo :D:D:D
 

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salcatal

Come i Panda
Buongiorno e buona domenica.

E' vero, sono dentro forte ma, more solito, su Parmalat lo sono sempre stato, ma ora ancor di più, sereno e tranquillo.

Ho approfondito la questione dei passaggi di quote seguendo i comunicati Lactalis e i prospetti delle partecipazioni rilevanti e potenziali sul sito Consob.

Secondo me i Francesi hanno fatto un bel pasticcio, applicando il gioco delle tre carte manco fossero napoletani e facendo apparire e scomparire circa un 2% di quota, tra quelle possedute direttamente e quelle oggetto di partecipazioni potenziali.

Ora è vero che la Consob, mi pare, abbia cancellato tutte le informazioni storiche su Parmalat, ma ovviamente qualcuno ha via via salvato i prospetti giornalieri e le comunicazioni.

Penso che ci sia più di una ragione perchè la Procura voglia vederci chiaro.

Non sto a dilungarmi sui passaggi delle quote e sulle manchevolezze e/o omissioni e/o errori fatti dai Francesi (o dalla CONSOB nel recepire le comunicazioni).

Vi allego l'art.44 ter dell'emanando Regolamento Consob che chiarisce (o almeno avrebbe chiarito se la CONSOB l'avesse emanato) che le posizioni in derivati, come quelle assunte da Lactalis con SG prima e CA, vadano considerate nel computo rilevante ai fini dell'OPA, per L'AMMONTARE MASSIMO.

Comunque spero di ricevere risposta alla mia richiesta dalla CONSOB a breve e poi vedrò il da farsi.


*****************************************
Emanando Art. 44 ter Regolamento Emittenti CONSOB

(Strumenti finanziari derivati)
1. Ai fini del calcolo delle soglie previste dall’articolo 106, commi 1 e 3, lettera b), del Testo
unico, sono computati gli strumenti finanziari derivati, detenuti anche indirettamente, per il
tramite di fiduciari o per interposta persona, che conferiscano una posizione lunga sui titoli
indicati nell’articolo 105, comma 2, del Testo unico, nella misura del numero totale di titoli
sottostanti. Nel caso in cui il numero di titoli sottostanti sia variabile, si fa riferimento al
quantitativo massimo previsto dallo strumento finanziario.
2. Ai fini del comma 1 non si computano gli strumenti finanziari derivati che conferiscono una
posizione lunga quando:
a) sono oggetto di pattuizioni contenute in un accordo parasociale e finalizzate alla
risoluzione di eventuali situazioni di stallo decisionale ovvero previste in caso di
inadempimento di clausole del patto;
b) sono detenuti da un soggetto abilitato come definito dall’articolo 1, comma 1, lettera r), del
Testo unico, a fini di copertura delle posizioni di un cliente.
3. Nel caso in cui l’acquisto dei titoli sottostanti sia soggetto ad autorizzazioni ai sensi di legge,
la posizione lunga acquisita assume rilievo ai fini del superamento delle soglie indicate al
comma 1 quando l’autorizzazione è concessa.
4. Ai fini del calcolo della soglia prevista dall’articolo 106, commi 1 e 3, del Testo unico non
rilevano gli strumenti finanziari derivati che conferiscono una posizione lunga quando hanno
ad oggetto titoli di futura emissione.
5. Ai fini del calcolo delle soglie indicate nel comma 1, la compensazione delle posizioni
lunghe con le posizioni corte aventi ad oggetto il medesimo titolo opera limitatamente a quelle
derivanti da strumenti finanziari della stessa tipologia ed aventi termini equivalenti e la
medesima controparte.
6. I riferimenti all’acquisto di titoli presenti nella Sezione II, Capo II, Titolo II, Parte IV, del
Testo unico e nel presente Capo si intendono estesi, ove compatibili, gli acquisti di strumenti
finanziari che conferiscono posizioni lunghe sui titoli.
7. Ai fini della determinazione del prezzo di cui all’articolo 106 comma 2, del Testo unico, si
considera la somma del prezzo di riferimento contrattualmente attribuito ai titoli sottostanti lo
strumento finanziario e degli importi corrisposti o ricevuti per l’acquisto della posizione lunga
 
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