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Parmalat (PLT)Parmalat (a) III cosa sarà da grande ?
L'ho postato solo perché spiega più di tanti discorsi da dove venivano gli utili delle banche ante 2008.
E perché, checche' ne dicano, ora stanno in una situazione di estrema difficoltà.
Prese come sono dalla necessita' di tagliare i costi, cosa che pero' non e' possibile fare perché significherebbe farsi dei nemici (Profumo docet) e quello di cercare disperatamente di incrementare le fonti di ricavo.
E in mezzo il convitato di pietra cioè i risparmiatori sulle spalle dei quali si cerca di scaricare indebitamente i problemi.
Ma che prima o poi, spero, la finiranno di sottoscrivere le loro obbligazioni al 2/3%, quando i titoli di stato rendono di più.
E con le Fondazioni che sono affamate di dividendi per puntellare la 'Rete', che comincia a scricchiolare.
Risposta del sistema intero?
Non facciamo niente, anzi facciamo gli aumenti di capitale, così rimandiamo i problemi.
Penso anche che sia inutile sottolineare che il mio giudizio su Ubi sarebbe stato completamente diverso se ieri avessero pubblicato il piano industriale.
Almeno uno poteva farsi un'idea e valutare qualcosa.
E' vero che per chi non e' azionista, anzi e' short, e' meglio.
Perché quando lo pubblicheranno potranno valutare con attenzione, magari con il titolo a 5.
Pero' loro lo dovevano pubblicare per il rispetto dovuto nei confronti di chi era azionista ieri e ora si trova con un -10% sul groppone.
E questo ci sta, non discuto su questo, si tratta di azioni.
Discuto sul fatto che uno non abbia, da chi non e' il PADRONE, ma ha il semplice mandato di gestire la societa' di cui e' socio, nemmeno gli elementi per valutare se tenere o cedere.
In queste condizioni non e' un mercato, ma un macello.