PERCHE' I PIU' PERDONO (1 Viewer)

GERVASI

Forumer storico
Articolo uscito su "Borsa&Finanza" il 20/3/'99

L'articolo è un contributo alla ripresa del dibattito sulla teoria di Elliott. Un precedente e molto più acceso dibattito (documentazione) avvenne sempre su Borsa&Finanza, in cui ci si divideva sul tipo di onda in atto al momento.L'articolo per ragioni tecniche è uscito incompleto in alcune sue parti, qui riportate tra parentesi quadre, mentre il titolo originario "Perché non sono elliottista" è stato cambiato con quello sottostante.


--------------------------------------------------------------------------------

Il Dow Jones non conosce onde
La borsa americana si é mossa al rialzo nonostante che un elliottiano convinto come Pretcher la vedesse sotto quota 1.000. Forse non sapeva bene la teoria.
di
Luciano Priori Friggi

[Forse qualcuno, tra gli addetti ai lavori, ricorderà una polemica esplosa su questo giornale qualche anno fa. Si era nel gennaio del '95 e tra alcuni analisti, tutti più o meno elliottisti, si era accesa una polemica furiosa sul conteggio delle onde. La polemica durò settimane. Nessuno allora osò mettere decisamente in discussione la validità della teoria in sé. Anche chi non utilizzava a fini pratici l'approccio elliottista riteneva infatti che questo avesse comunque un suo valore teorico/pratico e che solo le preferenze personali verso altri strumenti dell'analisi tecnica lo portassero ad escluderlo dalla propria strumentazione di lavoro. Chi scrive la pensava diversamente e convinto di poter dare un contributo alla discussione intervenne, sempre su questo giornale, con un articolo di netta stroncatura titolato "Elliott, bello ma inutile".
L'accoglienza fu, a dir poco, ostile. Dal giornale scomparve comunque rapidamente la discussione di cui sopra, il ché mi convinse ancor di più di essere nel giusto. Mi resi onto tuttavia che, perché maturasse una diversa consapevolezza, ci sarebbe voluto del tempo e così sul momento non replicai in alcun modo, anche se il tono eccessivamente aggressivo di qualche articolo, in replica alle mie argomentazioni, lo avrebbe meritato.
Negli anni successivi la teoria in questione, contraddetta sistematicamente dai fatti, ha vissuto un inarrestabile discredito, causando un crollo verticale nel numero di estimatori ed adepti. Tale emorragia è stata tuttavia più ampia all'estero che non in Italia. E' per questo che la recente ripresa del dibattito sulla validità o meno dell'impianto teorico elliottista, anche se fa venire in mente, quando la si vuole confutare, la frase -"è come sparare sulla Croce Rossa"- può presentare qualche elemento di utilità.Veniamo al dunque.]
La teoria di Elliott ha un indubbio fascino. Non tanto e non solo perché dà risposte (teoriche) certe all'analista tecnico di borsa, tot onde al rialzo, tot al ribasso, ecc., ma soprattutto perché è una teoria generale, nella quale c'è una visione del mondo e delle leggi che lo governano compiuta ed autosufficiente, di cui le applicazioni ai mercati finanziari sono solo un aspetto. Come si sa il sogno di ogni scienziato è quello di trovare non le leggi che governano l'universo, ma "la legge ", motore e spiegazione unica del reale, applicabile a qualsiasi fenomeno, sia esso indifferentemente di natura fisica o psichica. Elliott credette di averla trovata e il secondo libro che pubblicò, "Nature's law"(La legge della natura), ne rappresenta il compendio.
Come scrive Beckman, un fervente elliottista americano, "La teoria di Elliott afferma che le fluttuazioni nei mercati azionari sono frammenti di un grande sistema ritmico di onde e cicli in ordine ascendente e discendente di magnitudine.
Questo ritmo, argomentò, si ripete in varie forme di natura in tutto l'universo". Risulta evidente a tutti pertanto che condividere la teoria di Elliott non è la stessa cosa ad es. che condividere la teoria di Dow, molto più limitata, perché elaborata allo scopo di rendere più leggibili i soli movimenti economici e di borsa. Anche l'eccessiva cripticità di gran parte del linguaggio usato dagli elliottisti è inquadrabile solo in questa dimensione un po' da setta di iniziati cui sembra rifarsi.

QUALCHE UTLITA' PRATICA
Fermo restando il principio che ognuno è comunque padrone di credere in ciò che vuole, resta da vedere se sia possibile riscontrare nella teoria in questione una qualche utilità pratica, al solo fine analitico e previsionale e limitatamente ai mercati finanziari. Per abbreviare il discorso forse la soluzione migliore è quella di commentare le argomentazioni di un elliottista storico, e forse più rappresentativo, R. Pretcher. L'analista americano da diversi anni va ripetendo che in base alla teoria di Elliott è possibile ipotizzare un futuro per i mercati finanziari tutt'altro che roseo. In una intervista rilasciata sul finire del '95 questa era la sua idea su momento storico che stavamo attraversando: dappertutto si poteva riscontrare una vera e propria mania per le azioni, tutti ne erano coinvolti, con televisioni e giornali in testa. I genitori, per far imparare ai figli i meccanismi dei mercati finanziari, aprivano loro dei conti e li spingevano a seguire i mercati azionari. Insomma l'euforia generalizzata, tipica del raggiungimento della cresta di un'ondata ciclica. Tanto che affermava Pretcher "non c'è alcun dubbio dentro di me che la direzione del prossimo movimento principale di borsa sia al ribasso. Io penso che l'estensione del declino può portare il D. Jones al di sotto di quota 1000 (l'indice oscillava allora intorno al livello 5000/5200,n.d.r.)" e ipotizzando che il picco fosse stato raggiunto nel 1995 la previsione era che la durata del mercato orso si sarebbe estesa fino al 2003.
Ma in questo lasso di tempo non si sarebbe toccato che il primo minimo. Perché? Ma perché, diamine, nel Grande Superciclo l'ondata numero uno raggiunge il picco nel 1720 (avete letto bene, millesettecentoventi), mentre la numero due raggiunge il minimo, due anni dopo, nel 1722. Da allora è iniziata l'onda rialzista numero tre, giunta finalmente, nel 1995 al suo culmine. E qui cominciano i guai. L'ondata al ribasso numero quattro è infatti terribile, perché caratterizzata dal "three-wave phenomenon ovvero un triangolo composto da cinque onde, denominate A,B,C,D ed E. Cosicché ci saranno due o tre mercati orso separati da ondate rialziste. Uno dei minimi vedrà sprofondare il D. Jones sotto 400 ". Ovviamente visto che i mercati finanziari crolleranno anche l'economia non godrà di buona salute, tant'è che, sostiene Pretcher, "cadrà nella depressione, perché si sa che nessun Superciclo giunto all'onda quattro, n.d.r.), ha fallito nel produrre una depressione". Non c'è dunque niente da fare? [Sembrerebbe di no perché "i governi non possono influire sui trends; essi non possono cambiare un mercato orso in un mercato toro".]



E DOPO TRE ANNI
-Da allora sono passati altri tre anni e tre mesi e il D. Jones è arrivato quasi a 10000. Ora il problema è questo: si è dimenticato il D. Jones di trovarsi nel "three-wave phenomenon" o questo è solo rimandato? Scartando per scaramanzia la seconda possibilità (e per ovvie ragioni la prima) non ci resta che optare per una terza. Che è questa: e se invece, molto più semplicemente, la "three-wave phenomenon" non esistesse che nelle menti di chi riesce in qualche modo a vederla materializzarsi da qualche grafico ad hoc costruito? Il sospetto è più che fondato. Vediamo perché. Un primo appunto si potrebbe fare sul modo in cui si contano le ondate cicliche e un secondo da dove far partire il conteggio. Ma sarebbe, visti gli esiti di passate discussioni, come discutere di lana caprina.
CONTANO LE ONDE
Tornando al caso specifico, supponendo per un solo istante l'esistenza effettiva del Grande Superciclo e prendendo per buono il modo di costruirlo che abbiamo appena visto, possiamo concentraci su un altro elemento. Tutto il ragionamento sullo stato attuale dei mercati finanziari, dal punto di vista ciclico, per Pretcher si basa sul conteggio delle onde, la cui esistenza non dipenderebbe in alcun modo dall'azione dei governi. Ebbene questo non è affatto vero, proprio a cominciare dall'onda numero uno, risultato, per chi conosce un pò di storia, solo ed esclusivamente dall'interferenza dello stato sui mercati. Stiamo parlando si badi bene dello stato inglese, non di quello americano.
L'ondata rialzista, culminata nel 1720, si verificò infatti in Inghilterra e fu dovuta a tre fenomeni concomitanti: l'esistenza di un enorme debito pubblico (contratto per una guerra), l'esplosione del fenomeno delle società per azioni e la nascita, nel 1911, della Compagnia dei Mari del Sud. A quest'ultima fu fatto assumere l'intero debito statale, in cambio e della possibilità di emettere azioni e dell'esclusiva del commercio e del traffico con le americhe. Le aspettative, viste le immense ricchezze di cui si favoleggiava per le zone in concessione, erano grandi. C'era un piccolo problema: la Spagna rivendicava per sé l'esclusiva dei commerci per le stesse zone e non concesse più di un viaggio l'anno.
Nonostante questo la febbre salì. Il prezzo delle azioni della Compagnia schizzarono in poco tempo da circa 120 sterline a 1000, poi crollarono di colpo, tornando ai livelli di partenza. Se ci si pensa un momento in questa vicenda abbiamo in pratica a che fare con un solo titolo, ma soprattutto con lo Stato che approfitta della buona fede delle persone mettendo in piedi una truffa colossale nel tentativo di liberarsi da un debito spaventoso. Altro che impossibilità dello stato di fare alcunché di fronte all'onnipotenza dei mercati. Ma per Pretcher tutto questo è come se non esistesse e il nostro futuro dovrebbe dipendere da un'ondata truffaldina che comincia tanto tempo fa in Inghilterra e finisce oggi in America. Ma come abbiamo visto tutto questo è normale perché per gli elliottisti ogni onda è dentro "un grande sistema ritmico di onde e cicli" che coinvolge tutto l'universo. Figuriamoci perciò se non si possono mettere in relazione due ondate verificatesi su sponde diverse dell'oceano a più di duecentosettanta anni di distanza. Un'inezia di fronte all'eternità.


--------------------------------------------------------------------------------

*E' vietata ogni riproduzione priva della citazione della fonte giornalistica e dell'autore.
*Il dr. Luciano Priori Friggi è un analista di borsa e docente di economia presso diverse realtà formative.

--------------------------------------------------------------------------------
 

Ed

Forumer storico
GERVASI ha scritto:
Il dr. Luciano Priori Friggi è un analista di borsa e docente di economia presso diverse realtà formative.

--------------------------------------------------------------------------------

Come facciamo a obiettare? Un analista di borsa e pure docente di economia....
lo lasciamo friggere? :lol:

Ed :)
 

gioric

Forumer storico
>>>La borsa americana si é mossa al rialzo nonostante che un elliottiano convinto come Pretcher la vedesse sotto quota 1.000. Forse non sapeva bene la teoria.

non è che non sapesse la teoria

è che non aveva letto bene :-D



>>>"Elliott, bello ma inutile".


EHEHEH


>>>Negli anni successivi la teoria in questione, contraddetta sistematicamente dai fatti, ha vissuto un inarrestabile discredito

OI OI OI


L’articolo è un po’ datato, ma mi pare che centri abbastanza il punto :)

comunque è vero, Elliott ti permette di guardare oltre la borsa, percependo l'armonia dell'Universo

ieri sera infatti mi sono soffermato a guardare le costellazioni del cielo e mi è parso di scorgerne una nuova, quella della ZAPPA :lol:
 

zappolaterra

Forumer storico
gioric ha scritto:
>>>La borsa americana si é mossa al rialzo nonostante che un elliottiano convinto come Pretcher la vedesse sotto quota 1.000. Forse non sapeva bene la teoria.

non è che non sapesse la teoria

è che non aveva letto bene :-D



>>>"Elliott, bello ma inutile".


EHEHEH


>>>Negli anni successivi la teoria in questione, contraddetta sistematicamente dai fatti, ha vissuto un inarrestabile discredito

OI OI OI


L’articolo è un po’ datato, ma mi pare che centri abbastanza il punto :)

comunque è vero, Elliott ti permette di guardare oltre la borsa, percependo l'armonia dell'Universo

ieri sera infatti mi sono soffermato a guardare le costellazioni del cielo e mi è parso di scorgerne una nuova, quella della ZAPPA :lol:

una riflessione così è la giusta conclusione....
dopo una stancante giornata di trading a posteriori......
guardando le stelle....

complimenti gioric.... :)
sai già quanti punti farai oggi?
;)

p.s....cmq beato tu che ieri sera le stelle le hai potute guardare
:rolleyes:
 

gioric

Forumer storico
i trades saranno anche a posteriori ma i soldini me li danno ugualmente :lol:

1090911545tr.jpg


zappo
lascia stare la zappa e segui i nipotini :)
 

zappolaterra

Forumer storico
gioric........
in questo momento ho altro di molto grave ....a cui pensare.

cmq per il tuo trade.....
ti stai dando ....DA SOLO... LA ZAPPA.... sui piedi...
chissà quanti perdenti ne hai fatti senza dircelo...... mentre continui a guardare le costellazione della zappa.
 

gioric

Forumer storico
azzo!

non ne faccio mai una per il verso giusto

se vinco devo pensare ai loss!

va là, va là zappo

pensa alla salute che è meglio :)
 

Ed

Forumer storico
gioric ha scritto:
i trades saranno anche a posteriori ma i soldini me li danno ugualmente :lol:

1090911545tr.jpg


zappo
lascia stare la zappa e segui i nipotini :)

gioric, per onor di giustizia, evita di postare tali eseguiti. se voglio, e se vuole qualsiasi persona, te ne posto uno in cui ho guadagnato 400mila euro nella giornata di ieri.
non è questo il modo di disquisire :)
Ed
 

gioric

Forumer storico
Ed ha scritto:
gioric ha scritto:
i trades saranno anche a posteriori ma i soldini me li danno ugualmente :lol:

1090911545tr.jpg


zappo
lascia stare la zappa e segui i nipotini :)

gioric, per onor di giustizia, evita di postare tali eseguiti. se voglio, e se vuole qualsiasi persona, te ne posto uno in cui ho guadagnato 400mila euro nella giornata di ieri.
non è questo il modo di disquisire :)
Ed

son d'accordo con te
ma qui non si vuol discutere

si cerca solo di far prevalere le proprie idee (ritenendole le uniche degne di nota) a discapito di quelle degli altri

PS chissà perchè poi quando si postano gain deve essere tutto taroccato

che strano posto che è internet :)
 

GERVASI

Forumer storico
Su via niente polemiche inutili,lo sapete che i modi di guadagnare sono molti.Figuratevi che sul DAX funziona addirittura un metodo che io chiamo "metodo del 5" ma che potrebbe funzionare anche su altri indici cambiando il numero per esempio 30 col fib o ancora 8 col nasdaq.Ma nessuno riuscirebbe a tradare con questi metodi semplici non c'è gusto troppo facili.
 

Users who are viewing this thread

Alto