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23 febbraio - Il famoso ''mark to market'' (valore di mercato) dei derivati sottoscritti dallo Stato Italiano è in negativo per circa 37 miliardi di euro (2 punti percentuali di Pil). Questo disastro è stato gestito nelle stanze della Direzione Debito del Ministero del Tesoro, disastro che presto si concretizzerà in una perdita secca per i contribuenti. Se infatti prima era possibile diluire le perdite su un arco temporale più lungo “ristrutturando” gli swap in essere, con la nuova normativa europea di calcolo del debito il Tesoro sarà obbligato ad appostare come perdita il valore di mercato al momento della ristrutturazione. Questo vuole dire che tutti i nodi arriveranno al pettine a partire dal prossimo anno. Ed è già ora una catastrofe