Pierrel (PRL) Pierrel Pharma: vendite Orabloc +85% in Nord America nel I semestre (20 lettori)

Argema

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La potenzialità di ddr2, SE dovesse funzionare, è infinita.

Assolutamente no. La piattaforma aiuterà certamente, ma chi fa ricerca non è cosi sprovveduto da non leggersi parecchio materiale di ricerca. Le cose "tralasciate" sono rare.
A mio avviso sottovalutati il modo in cui si lavora in ricerca.
Detto questo, tale piattaforma sarà un "tool", dunque una cosa utile, di cui molto probabilmente si doteranno diversi laboratori.

Il business della piattaforma DDR2 è però di entità piccola o media. E una piattaforma che verrà data in utilizzo a terze parti, dietro compenso.
Il prezzo è un incontro tra venditore e compratore, ma in tal caso è mia opinione che il prezzo di utilizzo della piattaforma sarà deciso maggiormente dal compratore.
Mi spiego: mettiamo che sulla malattia X si veda che si sono provate 20 su 21 delle molecole testate nei vari studi pubblicati.
Innanzitutto è probabile che la cosa sia già nota. In secondo luogo la sperimentazione della 21° esima sostanza non è affatto detto che venga preso in considerazione perchè la sperimentazione ha un costo, che deve essere giustificato da un profitto possibile.
Le big pharma tendono a cercare le proprie molecole, con tanto di brevetto, quindi la 21° esima sostanza potrebbe essere totalmente ignorata in quanto esistente e dunque non brevettabile.
Questo rende la piattaforma DDR2 utile, ma non indispensabile, dunque il suo "abbonamento" scende.

Ad ogni modo è una interessante novità.
 

Argema

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divisione PHARMA:quella che produce oraloc,che cosa è orabloc,è articaina in asepsi totale,che si differenzia dall'articaina normale,perchè essendo in asepsi è molto più pura e ha una scadenza molto più lunga rispetto all'articaina normale,uno dei pochi farmaci italiani che si riescono a vendere negli usa e canada,che ogni mese aumenta le proprie vendite.da qualche mese sono iniziate le vendite anche in europa, e per fine anno sarà lanciata una versione migliorata di orabloc.

E' anche meglio assimilata dal corpo

Vince il prezzo. Che ci siano meno prodotti di degradazione, o che sia minore la percentuale di epinephrina, o che scada in più anni, non frega nè al dentista, nè al cliente del dentista che mica va dal dentista a chiedere che articaina usa.
Solo una minoranza di dentisti saranno interessati all'innovazione del prodotto. Al dentista interessa il prezzo. E mi pare che l'Orabloc abbia un vantaggio su questo aspetto.
Sono prezzo e distribuzione che fanno la fortuna di un farmaco.

Penso che l'espansione della propria fetta di mercato dovrebbe proseguire con il ritmo attuale per un paio di anni.
 

vegar

Forumer storico
Vince il prezzo. Che ci siano meno prodotti di degradazione, o che sia minore la percentuale di epinephrina, o che scada in più anni, non frega nè al dentista, nè al cliente del dentista che mica va dal dentista a chiedere che articaina usa.
Solo una minoranza di dentisti saranno interessati all'innovazione del prodotto. Al dentista interessa il prezzo. E mi pare che l'Orabloc abbia un vantaggio su questo aspetto.
Sono prezzo e distribuzione che fanno la fortuna di un farmaco.

Penso che l'espansione della propria fetta di mercato dovrebbe proseguire con il ritmo attuale per un paio di anni.

Considerando che il dollaro si sta apprezzando sull'euro allora si può ipotizzare che il prezzo di Orabloc potrebbe diventare sempre più competitivo.
Per dicembre dovrebbero mettere a punto una versione ulteriormente migliorata di Orabloc :up:.
A mio avviso un occhio al rapporto qualità/prezzo lo daranno pure
 

Argema

Administrator
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poi abbiamo il progetto smile per la diagnosi precoce delle cari,la proprietà della molecola per la cura della tubercolosi, e la proprietà e sperimentazione con un'altra società per la cura della paradontite(piorrea)

Smile Biotech. Scommessa interessante (scommessa ma buone probabilità di riuscita)
Molecola parodontite. Scommessa interessante (qui siamo più nel campo delle possibilità, ma se mi davi il nome della molecola era meglio).
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Considerando che il dollaro si sta apprezzando sull'euro allora si può ipotizzare che il prezzo di Orabloc potrebbe diventare sempre più competitivo.
Per dicembre dovrebbero mettere a punto una versione ulteriormente migliorata di Orabloc :up:.
A mio avviso un occhio al rapporto qualità/prezzo lo daranno pure

Vince il prezzo, fidati. E anche direi il rapporto con l'agente che distribuisce, insomma le vecchie logiche del "do ut des".
Dunque occorre vedere se il prezzo dei concorrenti non "scende nell'ufficio del dentista".
 

vegar

Forumer storico
Mi spiego: mettiamo che sulla malattia X si veda che si sono provate 20 su 21 delle molecole testate nei vari studi pubblicati.
Innanzitutto è probabile che la cosa sia già nota. In secondo luogo la sperimentazione della 21° esima sostanza non è affatto detto che venga preso in considerazione perchè la sperimentazione ha un costo, che deve essere giustificato da un profitto possibile.
Le big pharma tendono a cercare le proprie molecole, con tanto di brevetto, quindi la 21° esima sostanza potrebbe essere totalmente ignorata in quanto esistente e dunque non brevettabile.
Questo rende la piattaforma DDR2 utile, ma non indispensabile, dunque il suo "abbonamento" scende.

Ti invito a leggere questo articolo:
La formula magica che scopre la medicina | Panorama
Io ho capito che si possono brevettare molecole già scoperte per un uso diverso rispetto a quello per cui sono state scoperte
 

CESTINO

Forumer attivo
caro argema,le posto un articolo su pierrel,come ha visto se qualcuno chiede informazioni ,senza offendere e senza trovare peli nell'uovo,noi siamo ben disponibili:

Filippo Astone

Sono passati quattro anni dall’ultimo dossier del Ministero della Salute intitolato “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta”. In quel dossier - che dovrebbe essere aggiornato ogni quattro anni, dunque ci aspettiamo a breve un segno dal dicastero – c’è una fotografia della situazione del Paese: “L’incidenza di patologie di interesse odontoiatrico, in età adulta, nonostante gli indubbi miglioramenti ottenuti in termini di salute generale, permane elevata”. In particolare, avvisa il documento sono quattro le emergenze italiane: la prevenzione delle patologie dei tessuti duri dentari; la prevenzione della malattia parodontale; la prevenzione dei tumori maligni del cavo orale; la prevenzione della endentulia. Ecco che nell’era “del sorriso più bianco del bianco” sbandierato da tarm e tv, e gli italiani stanno a bocca chiusa . Si scopre che è urgente promuovere e favorire programmi di prevenzione e cura delle patologie più diffuse della bocca: carie, malattia parodontale, neoplasie, al fine anche di evitare l’insorgenza di situazioni cliniche che comportano invalidanti menomazioni psico-fisiche con conseguente impegno di cospicue risorse finanziarie personali e collettive per la terapia riabilitativa.

Ma le buone intenzioni si scontrano con lo stato di realtà. Gli italiani stanno alla larga dallo studio del dentista: tra il 2007 e il 2012 mezzo milione di famiglie in meno sono andate dal dentista, la percentuale di quelle che hanno effettuato una spesa odontoiatrica è calata del 3,31 per cento, la spesa media mensile di tutte le famiglie è scesa del 30,5 per cento e la spesa media mensile riferibile alle sole famiglie che hanno effettuato una spesa odontoiatrica è calata del 28,1 per cento. Ancora: la percentuale delle persone che nel 2011 hanno rinunciato alle cure odontoiatriche per ragioni economiche è stata dell’8,9 per cento rispetto all’intera popolazione (fonte Andi 2012). E stanno alla larga per almeno due buoni motivi: dalla dichiarazione dei redditi si può detrarre solo il 19% della spesa (oltre la franchigia di 129,11 euro) e perché il Sistema sanitario copre solo marginalmente le necessità coprendo le spese per i bambini fino ai 14 anni, per alcune categorie di persone particolarmente svantaggiate e per le urgenze.

Insomma il Sistema Italia in fatto di medicina del cavo orale dovrebbe cambiare rotta, avendo come bussola tre obiettivi: efficacia (della cura), sostenibilità (economica sia per il privato sia per il Ssn), equo (consentire a tutti la possibilità della cura). La strada più praticabile per raggiungerli è sicuramente la prevenzione.

Tra i soggetti più attivi, sul versante della prevenzione, sono le aziende farmaceutiche italiane, ma tra esse quella che sta percorrendo con forza questo titinerario è Pierrel Spa, da 60 anni attiva nel dental care e oggi guidata da Raffaele Petrone, che con il gruppo di famiglia FinPosillipo (holding da circa 500 milioni di euro di giro d’affari, soprattutto nel commercio all’ingrosso di farmaci, anche sulle navi, ma anche con svariate attività nel campo parafarmaceutico e dei servizi farmaceutici), detiene la maggioranza della società.

Pierrel – quotata a Piazza Affari – ha fatto i conti con anni travagliati, ma il rilancio è in atto. E se i conti ancora non tornano del tutto, gli elementi di ottimismo ci sono tutti. Basta guardare alle azioni concrete di riorganizzazione e di partnership volute dal management, tutte all’insegna della ricerca e della innovazione.

La fabbrica del Sud che piace all’America. E ricerca e innovazione si trovano nel sito di Capua, dove insistono le linee produttive di Pierrel e dove è la sede legale della Società. In pochi sanno che da questo stabilimento - edificato nel Sud e “abitato” da tecnici, operai, ricercatori del Sud (l’età media si aggira sui 38 anni, al 99% il personale è laureato, tutti parlano almeno due lingue) - è l’unico al mondo a produrre un anestetico dentale che detiene licenza di distribuzione sul territorio statunitense pur essendo prodotto fuori dai confini confederali. L’anestetico dentale in questione è Orabloc (la molecola è l’Articaina) ed è il prodotto più usato negli studi dentistici del Nordamerica. La linea produttiva che fabbrica tubofiale di Orabloc ha dalla sua l’asepsi totale. Quella linea nell’ultimo anno ha sfornato più di 10 milioni di fiale. «E non è finita qui: siamo certi che entro il 2015 Orabloc ci darà molte soddisfazioni, e non solo nei Paesi in cui è già un successo commerciale. Questa certezza ci viene dalla eccellenza della linea produttiva: nessun intervento umano può inquinare l’asepsi. E non lo dico io, lo dicono gli organi di controllo italiani e statunitensi. Quando la Fda ha visitato lo stabilimento, il suo placet è arrivato subito, abbiamo avuto solo minimi rilievi cui abbiamo prontamente messo riparo; di là il successo di questo prodotto che non ha eguali, né in termini di efficacia, né in termini di sicurezza per il paziente e quindi per il dentista. Ma, siccome siamo incontentabili, stiamo progettando un nuovo device di Orabloc più user friendly e più sicuro per il dentista. La sua commercializzazione è prevista entro il secondo semestre 2014».

Orabloc in Nordamerica è inarrestabile. Ed è a lui che va ascritta la performance del titolo Pierrel in Piazza Affari: + 40% nell’ultimo anno. Nel mese di maggio 2014 l’anestetico Pierrel ha segnato una crescita di vendite dirette ai professionisti del dental care del 15 per cento in più rispetto al mese di aprile. E i media statunitensi si sono accorti del fenomeno: Clinicials Report (“CR”), testata clinica indipendente dedicata ai dentisti d’Oltreoceano, di recente ha chiesto a un panel qualificato di dentisti quali siano i primi tre prodotti (in uso nei loro studi), dei quali gli intervistati ritengono di “non potere fare a meno”. I prodotti sono riconducibili a 16 aree di competenza odontoiatrica. Nell’area dell'anestesia dentale l’articaina fa la parte del leone (il 59 per cento dei professionisti intervistati dichiara di non farne mai a meno), ma è Orabloc® a vincere il primo posto (http://www.orabloc.com/software/multimedia/89.pdf) come brand in virtù della sicurezza e della affidabilità che le deriva dal ciclo produttivo di Capua. «Appena completati i necessari passaggi autorizzativi, puntiamo a ripetere il successo americano anche nella Comunità Europea. A farci guardare a questo passaggio con un certo ottimismo, sono i risultati ottenuti in alcuni Paesi europei dove Orabloc è già in vendita, per esempio in Polonia».

La lezione americana di Orabloc, che non è solo un ottimo prodotto del made in Italy ma è anche un strategia distribuitiva e di marketing ancorata sull’ascolto delle necessità e dei suggerimenti dei medici specialisti – ha convinto Pierrel a puntare su una mission: diventare la cerniera del sistema dentista-paziente, offrendo anche prodotti votati alla prevenzione, oltre che alla cura.


Il sistema Pierrel: lo studio del dentista come presidio della prevenzione «Vogliamo stare a fianco del dentista per supportarlo non solo nella cura dei denti, ma soprattutto nella prevenzione, un'attività importantissima e nella quale ci sono ancora ampi spazi di crescita, perché in tutto il mondo pochi specialisti la praticano», spiega Raffaele Petrone. Sul versante della prevenzione Pierrel ha due progetti innovativi. Il primo è Goccles (Glasses for Oral Cancer – Curing Light Exposed – Screening) un occhiale dotato di filtri ottici speciali, capace di evidenziare lesioni cancerose orali in stadio precoce (diagnosi che consente la guarigione nel 95% dei casi). Per funzionare, Goccles ha bisogno solo di una fonte luminosa non sofisticata, quali le lampade già presenti negli studi odontoiatrici. Il dentista sarà così messo in grado di inviare per tempo il paziente all’oncologo. Goocles ha la marcatura CE ed entro la fine del 2014 sarà distribuito in Italia e in Europa, di lì a poco – appena ottenuta l’omologazione, giacché il dossier è già stato presentato- negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo.

Goccles – ideato dall’’Università Cattolica di Roma, ha segnato la strada delle partnership con centri di ricerca nazionali sia pubblici sia privati. In uno di questi ultimi è nato Smile, destinato alla prevenzione della carie. Pierrel Pharma S.r.l. - società dedicata alla commercializzazione di farmaci a marchio Pierrel - ha avviato infatti un progetto con Smile Biotech S.r.l. - società controllata da Eporgen S.p.A. con una partecipazione del 70% - per la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di un kit finalizzato alla diagnosi delle carie dentali, basato sui livelli della proteina solubile “sCD14” nella saliva, il cui brevetto è stato recentemente ceduto a Smile Biotech dall’Università di Torino. Si tratta di un test agevole, per nulla invasivo, che darà il risultato immediatamente e ridurrà il ricorso alle radiografie, con una minore esposizione del paziente ai raggi X e costi più contenuti sia per il privato sia per lo specialista. Se tutto va bene il kit sarà in commercio nel 2016.

Che la ricerca sia nel Dna di Pierrel è storia annosa e mai paga. I laboratori Pierrel hanno di recente messo a punto un farmaco per la paradontite (l’infiammazione gengivale che nelle forme gravi porta alla caduta dei denti). La ricerca è partita da una molecola già in commercio, su cui ha agito il nuovo tool DRR2.0 di THERAMetrics, un caso di successo di drug repurposing, un processo di cui fra poche righe spiegheremo la consistenza e le implicazioni.

La ricerca secondo Pierrel. L’ultima avventura in casa Pierrel è la sua Divisione TCRDO, che opera con oltre 20 società controllate sia in Europa sia negli Stati Uniti, fornisce consulenza e servizi integrati per la ricerca e sviluppo di nuove molecole e medicinali. TCRDO è frutto di una riorganizzazione – atta a razionalizzare costi e obiettivi della vecchia Pierrel Research – attorno alla capogruppo, THERAMetrics holding AG (società quotata sulla Six Swiss Exchange e partecipata da Fin Posilippo e da Pierrel) che detiene l’innovativa piattaforma interattiva DRR2.0. Essa pone la sua efficacia sul censimento di 23 milioni di pubblicazioni scientifiche (ovvero la quasi totalità attualmente accessibile in letteratura biomedica), riguardanti più di 4900 farmaci e oltre 9400 malattie. Su questi dati - mai sin qui raccolti in un unico ragionato insieme e stoccati in un cloud – indaga l’algoritmo Search&Match, per consegnare al ricercatore non solo il candidato farmaco ma anche una road map dettagliata con le indicazioni per l’eventuale second medical use. La piattaforma può essere interrogata sia a partire dalla molecola, sia a partire dalla patologia.

Il futuro di THERAMetrics sarà resopossibile anche dall’aumento di capitale in corso da metà giugno 2014, e sottoscritto in parte significativa dalla stessa Fin Posillipo. «Il metodo di ricerca S&M è fautore di sostenibilità per le industrie e per gli stessi pazienti. Basti pensare che con la ricerca classica di un farmaco nuovo occorrono in media 800 milioni di dollari», spiega Petrone. «Non solo, da un punto di vista temporale passano all’incirca quindici-vent’anni prima che la molecola in questione sia effettivamente disponibile sul mercato. Per di più, non è detto che la molecola giunga sul mercato».

Grazie a THERAMetrics le molecole finite nel dimenticatoio da centri di ricerca e aziende farmaceutiche potranno riavere vita nuova e diversa. Intanto, DRR.2.0 ha consegnato alla società e alla Pierrel due molecole che possono curare la Tubercolosi farmaco-resistente. Molecole che attendono solo le ultime fasi sperimentali e la produzione. Su questa si studia oggi la strada di una produzione by Pierrel.

Ma la rinata divisione TCRDO ha altre freccie al suo arco. Ed è su esse che Pierrel vuole puntare: il centro manifatturiero di Cantù specializzato nella produzione di IMD, acronimo di Investigational Medical Product; un centro di sperimentazione d’avanguardia su pazienti umani in Romania.
 

CESTINO

Forumer attivo
ecco quello che ha scritto un'altro utente di questo forum su pierrel a luglio 2014

7-07-2014, 16:25 #17785 (permalink) PIZZODIGINO
Ma quando si sale ?



Data registrazione: Feb 2009
Messaggi: 5,326


Guardate Petrone cosa fa nel frattempo:
1) Intanto in TERAMetrix stando all'ultima Notizia Incominciano a Razionalizzare e a Tagliare i Costi.

2) Sempre TERAMetrix fara' a Breve ADC che andra' ad abbattere le Perdote del 2013 e tutti i costi per Ricerca del 2014 e 2015 (Con ovvia conseguenza positiva sui conti di Pierrel).

3) Dopo ADC di TERAMetrix, Pierrel scendera' dall'attuale 58% a Circa il 30% di TMX, e quindi il consolidato di Pierrel ne Beneficiera' (Visto che attualmente e solo TMX che Brucia Cassa), e potra' avere subito un'EBITDA POSITIVO.

4) Pierrel continua a Macinare Record di Vendite di ORABLOC in USA.

5) ORABLOC si appresta a sbarcare (Entro l'anno) nei Primi paesi UE (Germania, Austria, UK e Francia) dove ha gia' ricevuto l'Autorizzazione alla Vendita.

6) ORABLOC ha gia' in Programma di sbarcare in altri paesi EXTRAUE, ASIATICI ED AFRICANI (Probabilmente nel 2015): Iran, Iraq, Arabia Saudita, Algeria, Sudan, Serbia e Macedonia.

7) Pierrel Possiede il Brevetto dei Goccles (Speciali Occhiali capaci di individuare Precocemente Lacerazioni Cancerose del Cavo Orale) Tali Occhiali sono molto piu' Agevoli di quelli gia' esistenti ed hanno un costo di 1 quinto di quelli Esistenti (1.000€ contro i 5.000€ di quelli esistenti).

8) Per Goccles (che hanno gia' ricevuto l'Autorizzazione alla vendita e la Marchiatura CE) partiranno le Vendite in tutta l'UE entro fine Anno.

9) Per i Goccles si prevede l'Autorizzazione alla vendita anche in USA entro il primo Trimestre 2015.

10) Pierrel ha stipulato Diversi Accordi di Ricerca con le Migliori Universita' a livello Mondiale, e rientra in un Programma Europeo per ricevere Finanziamenti a Fondo Perduto, con una quota per il consorzio di pierrel di circa 3.000.000€.

11) Pierrel sta stringendo Accordi per poter Sbarcare con Prodotti a marchio Pierrel nelle Farmacie Italiane (16.000 Farmacie).

12) Pierrel ha Realizzato accordo per lo sviluppo e la vendita in Esclusiva di un Device per la Prevenzione della Carie Dentale (Progetto SMILE).

13) Pierrel sta' Sviluppando un Farmaco per la Cura della PARADONTITE (Distacco dei Denti dalle Gengive con conseguente Caduta), patologia che colpisce circa il 70% della popolazione Adulta Italiana.

14) Pierrel Sta' Sviluppando un Farmaco per combattere la Tubercolosi.

15) Pierrel sta' gia' Sviluppando una Versione Migliorativa dell'ORABLOC.

16) Pierrel gia' da Tempo e' in Contatto con le Banche Finanziatrici per RISTRUTTURARE IL SUO INDEBITAMENTO, se verra' fatto, si potranno avere Buoni Risparmi dall'Abbassamento dei Tassi sui Finanziamenti in Essere, con Ricadute Positive sui Conti Economici.

17) TERAMetrix ha gia' ben 8 MOLECOLE in studio di cui 2 in fase Avanzata, ed altre 72 Molecole in studio in fase Iniziale.

18) Pierrel Fondendo la sua Pierrel Research con TERAMetrix, se Ricevera' Autorizzazioni per nuovi Farmaci, avra' il diritto di realizzare e commercializzare questi Farmaci, anche se avra' dopo l'ADC il 30% di Azioni TMX, che unite a circa il 25% che ne avra' Petrone, avranno insieme oltre il 50% di TMX.

19) Con tutta questa Roba, Pierrel nel 2015 Potrebbe Uscire dalla Black List, a quel Punto Molti Fondi Specializzati nel Settore, potrebbero Acquistare quote di Pierrel, con degli apprezzamenti delle quotazioni a doppia cifra.
"will" è collegato
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Argema

Administrator
Membro dello Staff
Ti invito a leggere questo articolo:
La formula magica che scopre la medicina | Panorama
Io ho capito che si possono brevettare molecole già scoperte per un uso diverso rispetto a quello per cui sono state scoperte

Letto, a me interessa, mi occupo di ricerca medica da 5 anni, e sono un paio di anni che sentivo l'esigenza di uno strumento simile.
Credo il maggiore valore aggiunto possa venire dalla inclusione dei dati delle cartelle cliniche.

Il ROI più alto è dovuto al fatto che potrebbe venire risparmiata un pò di ricerca, dunque di costi.

Circa la tua ultima frase hai qualche link? Perchè non ho mai sentito di tale possibilità.
 

CESTINO

Forumer attivo
signor argema,ecco l'articolo sull'accordo per la cura della paradontite:

UNICATO STAMPA
PIERREL ACQUISICE IL BREVETTO DI UNA TECNOLOGIA RIVOLUZIONARIA PER LA CURA DELLA PERIODONTITE
AVVIATO UN PROGETTO DI SVILUPPO CON TIXUPHARMA​


Capua, 4 agosto 2014 – Pierrel S.p.A. (la “Società”) comunica di aver avviato, per il tramite della propria controllata Pierrel Pharma S.r.l. (“Pierrel Pharma”) – società dedicata alla commercializzazione di farmaci a marchio Pierrel – un progetto con la biotech Tixupharma. Il progetto è finalizzato a sviluppare, industrializzare e registrare un dispositivo medico-farmacologico da utilizzarsi in ambito odontoiatrico con lo scopo di ripristinare e rigenerare la mucosa gengivale in pazienti affetti da periodontite (infiammazione delle gengive che nelle forme più gravi porta alla perdita d’attacco dei denti nell’alveolo), evitando così il ricorso alla chirurgia odontoiatrica, sin qui terapia largamente usata nel mondo.
L’operazione è il felice esito di una proficua strategia perseguita da Pierrel Pharma interessata ad implementare e accrescere il proprio portafoglio prodotti, che vede in Orabloc® – anestetico dentale prodotto in asepsi totale e venduto con successo in Europa, Nord America e Russia – il proprio prodotto di punta.
In tale prospettiva Tixupharma è un partner prestigioso e qualificato, giacché il dott. Carlo Ghisalberti – oggi Medicinal chemist presso l’Università di Milano – da 25 anni conduce ricerca farmacologica avanzata, in particolare, dal 2010, votata a nuove terapie rigenerative.
Con l’operazione – che vede Pierrel Pharma investire nel programma di ricerca in più tranches, ciascuna subordinata al raggiungimento di specifiche milestones di progetto, che comprendono anche uno studio clinico sotto la supervisione dell’Università degli Studi di Milano – Pierrel Pharma otterrà la titolarità dei brevetti, depositati in diversi Paesi del mondo, relativamente a tutte le applicazioni odontoiatriche di tale tecnologia innovativa.
Pierrel Pharma, in sintesi intende realizzare, entro il 2016, i seguenti obiettivi:
i) completare di concerto con Tixupharma la fase di ricerca relativa allo sviluppo e all’industrializzazione del device destinato all’utilizzo;
ii) arrivare alla messa a punto del prototipo del device;
iii) registrare e commercializzare il device prima in Europa (marchiatura “CE”) poi nel resto del mondo.
«L’accordo raggiunto con Tixupharma, è un ulteriore e decisivo step della politica disegnata da Pierrel S.p.A. per trasformare lo studio dei dentisti in una “safety room”, ovvero un presidio per la salute integrale del cavo orale» commenta il dott. Raffale Petrone, amministratore delegato di Pierrel S.p.A., che prosegue: «Il nuovo prodotto per la cura non chirurgica della periodontite, oltre ad avvalersi della ricerca d’avanguardia condotta dal dott. Ghisalberti, è stato validato da DRR2.0, il tool di THERAMetrics, holding svizzera controllata da Pierrel.

DRR2.0 è una piattaforma interattiva concepita e messa in opera totalmente da tre italiani sotto l’egida del Dipartimento di Matematica e quella di Scienza Informatica del King’s College e University College di Londra. DRR2.0 è la chiave d’accesso al Drug Repurposing, in quanto capace di generare in silico ipotesi su candidati farmaci, interrogando semanticamente la quasi totalità attualmente accessibile della letteratura biomedica e farmacologica e implementando con i dati di ricerca proprietari dei centri di ricerca».

L’ing. Fabio Velotti, amministratore unico di Pierrel Pharma, commenta così l’operazione: «Il prodotto nato dagli studi del dott. Ghisalberti, di cui Pierrel Pharma deterrà da subito i diritti di proprietà intellettuale in diversi Paesi del mondo, arricchisce ulteriormente il bouquet di prodotti by Pierrel che, a partire dal primo trimestre 2015, e di lì via via nel corso dei successivi 12-24 mesi, potranno entrare nelle dotazioni degli studi odontoiatrici. Il primo prodotto, lo ricordo, è GOCCLES (Glasses for Oral Cancer - Curing Light Exposed – Screening), dispositivo ottico per la valutazione diretta delle lesioni precancerose del cavo orale già dotato di marchiatura “CE” e il cui dossier ora è all’esame della Food and Drug Administration per ottenerne il via libera alla commercializzazione in Nord America. Il secondo prodotto, Smile, è un kit finalizzato alla diagnosi delle carie dentali, basato sui livelli della proteina solubile “sCD14” nella saliva».
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