Con questo articolo si ritorna sul discorso del tempo a nostra disposizione. E aggiunge anche la variabile della salute. La durata della nostra buona salute è diversa da quella della nostra vita, e la nostra salute, sia fisica che mentale, è destinata a declinare e probabilmente a declinare prima e più rapidamente di quanto tutti noi possiamo prevedere. La nostra età biologica è diversa da quella anagrafica.
La variabile della salute impatta in modo drammatico sulla qualità della vita degli anziani e si interseca con un'altra variabile che è molto soggettiva... la spesa nel presente vs posticipata.
Se si spende troppo e troppo presto si rischia di trovarsi scoperti a causa del longevity risk.
Se si spende troppo poco con una vita frugale si rischia invece di trovarsi con troppo denaro nel momento in cui la nostra salute non ci consente più di goderne appieno, ma se si spende troppo e si incorre in una seria malattia che richiede una assistenza specializzata si potrebbe non avere più il denaro sufficiente per ottenere un supporto adeguato.
Se si desidera lasciare una eredità entra in gioco anche lo spirito di sacrificio verso i propri figli.
In poche parole la quadratura del cerchio è impossibile a meno di non avere un gruzzolo da parte veramente consistente, perciò vanno fatte delle scelte. In alcuni casi può essere utile la mutualizzazione del rischio con una copertura assicurativa long term care, o, per far fronte al longevity risk, convertendo una parte del capitale in una rendita vitalizia (è consigliabile non prima dei 70-75 anni, se si gode ancora di buona salute).