Titoli di Stato area Euro PORTOGALLO Operativo titoli di stato (5 lettori)

lorixnt2

Hari Seldon's fan
Scusate l'assenza, sul primo punto, trovare veramente quello che conta, sono utili i due articoli sotto che avevo già messo nel thread greco, nel primo in particolare la tabella a pagina 31. Da tenere presente che i valori che si leggono non sono leggi, ma sono strati trovati con la regressione. Inoltre non c'è la certezza assoluta del default, nè tanto meno di quando questo eventualmente avverrà, altro problema è stato trovato un modello a posteriori, a disastri avvenuti, non è detto che il modello sia così robusto e prevederà le crisi future.
Per i casi in zona grigia, come appunto il Portogallo, è veramente difficile, se non impossibile fare previsioni.
Nel caso Lehman le costanti tempo sono quelle normali dell'economia (il mancato rialzo dei tassi di interesse che ha gonfiato la bolla immobiliare e il loro tardivo aumento che l'ha sgonfiata), prevedere però esattamente il punto di rottura non è possibile, anche perché la Lehman poteva essere salvata, è stato il voltafaccia di Bank of America che ha preferito un'altra "sposa" e il fallimento delle trattative con la Barclays, oltre la testardaggine di Fuld con i coreani che l'ha portata alla bancarotta.
Sulla crisi dei mutui per me è molto istruttivo il libro di Roubini "La crisi non è finita".
In generale economisti che si occupano o si sono occupati delle crisi sono quelli noti: Keynes, Minsky, Galbraith, Rogoff e Reinhardt, Roubini, Manasse e altri, li trovi comunque nel libro.
Tornando al Portogallo è difficile dire come finirà, è messo sicuramente molto meglio della Grecia, però c'è un alto indebitamento delle famiglie e delle imprese, oltre al fatto che c'è una legge sui licenziamenti problematica, per licenziare una persona, anche in un momento di crisi, bisogna pagargli un'indennità sostanziosa, quindi molte aziende si trovano prese da due fuochi: non sono competitive perché hanno troppi dipendenti, ma non possono licenziare perché costa poco.
D'altra parte il debito è molto piccolo in termini assoluti e anche in termini di % sul PIL anche le peggiori previsioni danno numeri contenuti, mi sembra 119%, mentre per la Grecia questo dovrebbe essere il punto di arrivo.
Altra cosa che gioca a favore è che ci sono poche scadenze di titoli, perchè il Portogallo dovrebbe fare default se deve solo pagare le cedole e non ha quasi bisogno di rinnovare il debito?

Merci. Leggero' gli allegati appena possibile.
 

drbs315

Forumer storico
PORTOGALLO: RECESSIONE SEMPRE PIU' PROFONDA. PIL 4* TRIM -2,7%

(ASCA) - Roma, 14 feb - Il combinato disposto tra
rallentamento dell'economia globale e misure di austerita'
spinge il Portogallo sempre piu' in recessione. Nel 4*
trimestre il Pil ha registrato una contrazione pari a -2,7%
rispetto al corrispondente trimestre del 2010.
Per l'intero 2011 il Pil lusitano ha subito una
contrazione pari a -1,5% rispetto a +1,4% del 2010. Lo
comunica l'istituto nazionale di statistica.
L'economia portoghese dovrebbe andare persino peggio nel
2012 con una contrazione del Pil pari a -3%.


PORTOGALLO: PIL CALA DELL'1,5% NEL 2011 E DELL'1,3% NEL IV TRIMESTRE

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 feb - Il prodotto
interno lordo del Portogallo ha segnato un calo dell'1,5%
nel 2011 e dell'1,3% nel quarto trimestre rispetto ai tre
mesi precedenti. Sono i dati preliminari diffusi
dall'istituto nazionale di statistica. I dati risultano
leggermente migliori delle previsioni del governo e della
Banca Centrale portoghesi, che indicavano entrambi una
flessione dell'1,6%. Su base annua il calo del Pil
nell'ultimo trimestre e' stato del 2,7%, per effetto di un
forte calo dei consumi da parte delle famiglie.
Red-Chm

(RADIOCOR) 14-02-12 11:44:37 (0124) 5 NNNN
 
Ultima modifica:

Baro

Umile contadino
PORTOGALLO: RECESSIONE SEMPRE PIU' PROFONDA. PIL 4* TRIM -2,7%

(ASCA) - Roma, 14 feb - Il combinato disposto tra
rallentamento dell'economia globale e misure di austerita'
spinge il Portogallo sempre piu' in recessione. Nel 4*
trimestre il Pil ha registrato una contrazione pari a -2,7%
rispetto al corrispondente trimestre del 2010.
Per l'intero 2011 il Pil lusitano ha subito una
contrazione pari a -1,5% rispetto a +1,4% del 2010. Lo
comunica l'istituto nazionale di statistica.
L'economia portoghese dovrebbe andare persino peggio nel
2012 con una contrazione del Pil pari a -3%.


PORTOGALLO: PIL CALA DELL'1,5% NEL 2011 E DELL'1,3% NEL IV TRIMESTRE

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 feb - Il prodotto
interno lordo del Portogallo ha segnato un calo dell'1,5%
nel 2011 e dell'1,3% nel quarto trimestre rispetto ai tre
mesi precedenti. Sono i dati preliminari diffusi
dall'istituto nazionale di statistica. I dati risultano
leggermente migliori delle previsioni del governo e della
Banca Centrale portoghesi, che indicavano entrambi una
flessione dell'1,6%. Su base annua il calo del Pil
nell'ultimo trimestre e' stato del 2,7%, per effetto di un
forte calo dei consumi da parte delle famiglie.
Red-Chm

(RADIOCOR) 14-02-12 11:44:37 (0124) 5 NNNN
Sarà che la Bce avrà acquistato ma negli ultimi giorni c'è stato un bel recupero,almeno per il titolo che seguo io (2021 )
 

Baro

Umile contadino
(AGI)Crisi:portogallo,governo non chiedera' altri soldi ne' tempo


Politica


venerdì 17 febbraio 2012 14.18

(AGI) Lisbona - Il Portogallo non ha intenzione di chiedere nuovi fondi di emergenza ne' di estendere il piano di salvataggio da 78 miliardi di dollari. A mandare il messaggio rassicurante, per i mercati e per la troika, e' stato il premier Pedro Passos Coelho. Intervenendo davanti al Parlamento il leader del governo di centro destra ha ribadito che l'esecutivo "non chiedera' altri soldi ne' altro tempo" per venire incontro alle condizioni richieste dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale. Due giorni fa, ha preso il via la terza missione della troika in Portogallo, con l'arrivo a Lisbona degli ispettori per verificare che il Paese lusitano stia rispettando i requisiti imposti per il salvataggio. Malgrado i recenti miglioramenti - riconosciuti anche dal cancelliere tedesco Angela Merkel che ha definito "molto incoraggianti" i progressi compiuti - lo spettro di fare la fine di Atene non e' ancora dissipato, anzi preoccupa alcuni economisti che temono uno scenario simile .
 

Baro

Umile contadino
Portogallo in crisi, laureati in fuga verso le ex colonie

Davide Vannucci


Se in Portogallo lo stipendio di un ingegnere civile non raggiunge i mille euro, a Luanda, capitale dell'Angola, lo stesso ingegnere può arrivare a guadagnare quattro volte tanto. I rapporti, complice la crisi economica, si sono invertiti, e ora sono i portoghesi a fuggire verso le ex colonie come Angola e Brasile: in Portogallo la disoccupazione giovanile sfiora il 27 per cento, un quarto della popolazione lavoratrice è formata da precari ed è lo stesso governo a consigliare di emigrare. Così i dati parlano chiaro: nel 2007 solo 156 portoghesi hanno chiesto un visto per l’Angola. Nel 2010 il loro numero è salito a 23mila 787.



lisbona.jpg

Negozio chiuso a Lisbona (Afp)​






Esteri
16 febbraio 2012 - 13:30 Sull’asse Lisbona-Angola la storia conosce il concetto di nemesi: la madrepatria colonizzata, la colonia conquistatrice. Sono passati quattro secoli dai tempi di re Giovanni IV e dal Portogallo non si salpa più per fare incetta di schiavi africani, da spedire nelle piantagioni e nelle miniere del Sudamerica. Si vola per lasciarsi alle spalle la crisi dei debiti sovrani e la prospettiva di un default non solo economico-finanziario, ma sistemico. Sulle rive del Tago, i dati dell’Ufficio Emigrazione sono esemplari: nel 2007 solo 156 portoghesi hanno chiesto un visto per l’Angola. Nel 2010 il loro numero è salito a 23.787.
Nel 2008 il Ministero degli Esteri di Lisbona registrava 45.000 connazionali residenti a Luanda. L’anno successivo erano 92.000. Anche in Brasile le cifre non sono dissimili, con una crescita di circa 60.000 persone tra il 2009 e il 2010. Filipa Pinho, del neo-costituito Osservatorio sull’Emigrazione, non ha dubbi: «Si tratta della più grande ondata di flussi dagli anni Sessanta».
La differenza con i movimenti migratori degli ultimi decenni non è solo nella quantità, ma anche nella direzione e nei protagonisti. Non più l’Europa ricca, nordica e germanica, come ai tempi di Salazar, ma il Brasile di Lula e della sua pupilla, Dilma Rousseff, il Mozambico ricco di gas e l’ambizioso Angola, secondo produttore di petrolio del continente africano. E non più, e non solo, la manodopera priva di specializzazione, operai e contadini in cerca di una vita migliore, ma giovani qualificati, che fuggono dal mercato del lavoro stagnante del Vecchio Continente.
La “lost generation” di Lisbona non ha nulla a che vedere con quella bohemien di Ernest Hemingway e Francis Scott Fitzgerald. Un laureato su dieci lascia ogni anno il Paese. La disoccupazione giovanile sfiora il 27 per cento, un quarto della popolazione lavoratrice è formata da precari. Caratteristiche comuni al resto d’Europa, che in Portogallo assumono una forma più accentuata. Il Paese è sull’orlo del fallimento e potrebbe seguire presto le orme della Grecia, costretta a ristrutturare il proprio debito.
Negli ultimi due anni c’è stato un grande aumento del tasso di emigrazione verso il mondo anglosassone, 4,8 per cento verso l'Australia, 6,3 verso gli Stati Uniti, addirittura il 16 per cento verso il Canada. Ma le ex colonie sono la meta preferita, sia perché la lingua non costituisce una barriera all’integrazione, sia perché molte di esse crescono a ritmi superiori a quelli occidentali.
Non pochi portoghesi si sono trasferiti a Macao, la Las Vegas del mondo lusofono, ma i flussi più consistenti riguardano Brasile, Mozambico e soprattutto Angola. Qui il presidente José Eduardo Dos Santos, al potere dal 1979, guida una delle locomotive del pianeta. Il Pil, grazie soprattutto all’export di oro nero, è cresciuto del 7,8 per cento nel 2011 e il Fondo Monetario Internazionale prevede per quest’anno un ulteriore balzo in avanti del 10,5 per cento. Gli introiti petroliferi alimentano il dinamismo del settore infrastrutturale. L’Africa, però, soffre la carenza di liberi professionisti: se in Portogallo lo stipendio di un ingegnere civile non raggiunge i mille euro, a Luanda, la città più cara del pianeta, lo stesso ingegnere può arrivare a guadagnare quattro volte tanto. Così molti giovani, con in tasca una laurea, un master, a volte persino un dottorato, hanno deciso di compiere il cammino inverso rispetto a quello tradizionale.
«La dinamica tra colonia e madrepatria si è rovesciata ed è la prima volta che accade nel Continente Nero», ricorda Pedro Seabra, dell’Istituto Portoghese per le Relazioni Internazionali e la Sicurezza. In Sudamerica avviene un processo analogo. David Bernado, businessman lisboeta di stanza a San Paolo, ha aperto una pagina Facebook chiamata “Opportunità di lavoro per stranieri in Brasile”. Un successo immediato, 20.000 contatti, in gran parte portoghesi tra i 24 e i 35 anni.
D’altronde, la Coppa del Mondo di Calcio del 2014 e le Olimpiadi di Rio del 2016 offrono due straordinarie occasioni per lo sviluppo delle infrastrutture. Allo scopo di finanziare gli interventi del prossimo triennio Brasilia ha stanziato un budget di 500 miliardi di dollari, più del doppio dell’intero Pil di Lisbona. Secondo alcuni studi, la settima economia del pianeta - il Portogallo, per fare un paragone, è al 38esimo posto - avrà bisogno di più di un milione di ingegneri. I flussi migratori riguardano una vasta gamma di professioni. È stato lo stesso primo ministro di Lisbona, Pedro Passos Coelho, ad invitare gli insegnanti del suo Paese a cercare opportunità nelle ex colonie, di fronte alle difficoltà di impiego in patria.
L’inversione dei ruoli non riguarda solo il mercato del lavoro. In cambio dei fondi concessi nel maggio del 2011 per evitare il default, 78 miliardi di euro, Europa e Fmi hanno imposto a Lisbona alcune condizioni, compresa una massiccia dose di privatizzazioni, a partire dalla Edp (Energias de Portugal) e dalla Ren (Reds Energéticas Nacionais). Sulla lista dei compratori l’Angola è in prima fila. Il campione degli investimenti esteri di Luanda è la Sonangol, il gigante petrolifero nazionale, che ha già una partecipazione del 14 per cento nella più grande banca privata portoghese, la Millennium Bcp. All’inizio del 2011 ha comprato una fetta della Escom Investments, del Grupo Espirito Santo, e adesso ambisce ad entrare nella Galp, la compagnia energetica statale di Lisbona.
Se in precedenza erano le banche portoghesi a dominare il mercato di Luanda, l’ex colonia è diventata colonizzatrice anche in ambito finanziario. Isabel dos Santos non è soltanto la quarantenne figlia del presidente angolano. È la manager che ha conquistato le cronache di Forbes grazie alle sue scorribande economiche. Dal 2008 è azionista di Portugal Telecom e fa parte del cda della Edp, del Banco Português de Investimento e del Banco Espirito Santo. Nel 2010 la sua Kento Holding ha comprato il dieci per cento di Zon Multimedia, leader nel mercato della pay tv e secondo provider internet portoghese. L’angolana Bic, di cui possiede una quota, ha comprato il Banco Português de Negócios - che era stato nazionalizzato nel 2008 in seguito a problemi finanziari - per una cifra molto inferiore a quella inizialmente richiesta.
In questo momento è Luanda a fare la voce grossa.
La stessa mole dei flussi migratori portoghesi comincia a suscitare qualche reazione nell’ex colonia. L’economista Alves da Rocha, teme una concorrenza sleale: «C’è il rischio di formare una barriera all’ingresso nel mercato del lavoro per i giovani angolani, perché non tutte le imprese sono in grado di assorbire la domanda di impiego di chi esce dall’università». Già si parla di quote riservate agli autoctoni. L’emigrazione è una classica valvola di sfogo, per un Paese in crisi. Ma scaricare altrove le tensioni sociali, per una Lisbona sempre più indebolita, non sarà semplice.​





 
Informazioni Isin btp e bot Portogallo

Scusa te ignoranza sono nuovo del sito...vorrei sapere come trovare tutta la gamma dei titoli stato portoghesi...ho porvato a cercare on line ma ad esempoiuo i bot a tre mesi, 6 e 12 mesi non riesco a trovarli....in attesa di un aiuto...un grazie a tutti.
Un saluto Stefano
 

tommy271

Forumer storico
Scusa te ignoranza sono nuovo del sito...vorrei sapere come trovare tutta la gamma dei titoli stato portoghesi...ho porvato a cercare on line ma ad esempoiuo i bot a tre mesi, 6 e 12 mesi non riesco a trovarli....in attesa di un aiuto...un grazie a tutti.
Un saluto Stefano


Occhio che il grado di rischio non è analogo ai BOT... ;).
Da utilizzare solo per "investitori esperti".

EuroTLX
 
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Grazie..avevo già provato su eurotlx...ma pensavo che non fosse esauriente....solo così pochi titoli?
E i bot a 3 mesi o 6 mesi non ci sono? hanno appena fatto collocamento...se hai altre fonti...grazie per la gentilezza.
 

tommy271

Forumer storico
Grazie..avevo già provato su eurotlx...ma pensavo che non fosse esauriente....solo così pochi titoli?
E i bot a 3 mesi o 6 mesi non ci sono? hanno appena fatto collocamento...se hai altre fonti...grazie per la gentilezza.

Senza offesa, molto onestamente, direi di lasciare perdere i titoli portoghesi... li lascerei ad un investitore "preparato".
Ciao, qui trovi qualcosa:

BOT - Quotazioni - Borsa Italiana

EuroTLX
 

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