Sapete mica niente del livello di sbarramento alla tassazione? L'ipotesi di un livello di capital gain ottenuti al di sotto del quale non scatterebbe l'aumento non è di Prodi, è di D'Alema.
E' vero che il baffetto di Gallipoli (vabbè, è nato a Roma) molto probabilmente sarà il prossimo presidente della Camera (e Prodi lo vorrebbe traventare al Quirinale già solo per non rischiare di farsi rimpiazzare), però il peso Massimo del centrosinistra resta lui.
N.D.R. Forse è il caso di iniziare a pensare al prendi i soldi e scappa, dopo maggio.
Seriamente, è stato un triennio fantastico sebbene i multipli non siano tiratissimi perchè gli utili societari sono andati bene in questi anni.
Però:
A) I miglioramenti dei bilanci si stoppano di brutto quest'anno, anche perchè l'anno scorso ha inciso in maniera smodata l'applicazione dei criteri IAS.
E' vero che verranno applicati comunque, tuttavia, mentre era normale che con bilanci che miglioravano enormemente le quotazioni ne traessero forza, i miglioramenti dei bilanci di quest'anno saranno legati alla crescita economica.
Come dire che voliamo più bassi dei piccioni di Povia.
B) I rialzi dei tassi proprio bene ai mercati azionari non fanno, spingono i finanziari è vero, ma dopo un biennio in cui ho bivaccato sui bancari mi domando quanto possa durare l'anomalo divario dei multipli fra banche italiane e straniere.
Voglio dire: quelle estere hanno multipli migliori di quelle italiane che sono però spinte con ben più forza dalle aggregazioni.
Io non me la sento di svignarmela da Intesa e Capitalia adesso (ci bivacco letteralmente da anni),
però dopo maggio fra spinte speculative da matrimoni un pò esaurite (e magari si sono già sposate), dividendi incassati, semestrali che non saranno certo entusiasmanti come quelle dell'anno scorso eccetera.....
C'è anche il classico soft landing estivo perchè ci sono i tradizionali rally di fine ed inizio anno che sono profezie che si autorealizzano proprio perchè tutti se le aspettano, ma che si pagano nel resto dell'anno.
Già il fatto che i crolli si concentrino sistematicamente in un paio di mesi è significativo, mettiamoci pure l'incremento delle imposte sul capital gain e si può ben dire che la festa vera sia finita.
E stendiamo un velo pietoso sull'ipotesi del pareggio, perchè la Camera dei deputati è praticamente già consegnata infiocchettata al Centrosinistra, ma non è mica escluso che il Centrodestra si prenda il Senato.
E' improbabile, ma non è impossibile.
Ed un pareggio rischia di essere quasi peggio dell'aumento delle imposte sui capital gains (a parte che c'è persino la possibilità che pareggino e che le aumentino insieme

).
Insomma, godiamoci questi anni fantastici perchè purtroppo il meglio della festa è finito, il che non esclude che si possa fare benissimo ugualmente s'intende, ma riparte la selezione della specie.
Tuttavia, è stato un bull market anomalo perchè non è stato inseguito dai neoinvestitori.
Quando furono introdotti i fondi comuni, nel 1984, essi ebbero un ruolo formidabile nell'esplosione dell'indice per un biennio (e poi ci volle un decennio per ritrovare nuovi massimi).
Allo stesso modo dopo i rialzi di fine anni '90 ci fu un'impennata di sottoscrizioni che contribuì a spingere l'indice nella parte più insensata della bolla speculativa.
Poi i riscatti pesarono nello sgonfiarla.
La cosa anomala è che, pro forma, nel 2005 le quote dei fondi azionari sarebbero pure scese.
E' vero che i calcoli andrebbero fatti considerando gli ETF ma, in pratica, l'anomalia di questo bull market è stata che mancano i neospeculatori. Quando questi vengono, come accadde alla fine degli anni '90 quando gonfiarono le quotazioni, poi se ne vanno sgonfiandole.
In questo bull market non sono praticamente nemmeno entrati, probabilmente perchè le ferite dello scoppio della bolla della new economy hanno lasciato tracce profonde.
Non essendo nemmeno entrati non possono uscire e sgonfiare le quotazioni.
E' soprattutto questo che lo rende un bull market anomalo e meno rischioso di quelli che lo hanno preceduto.