Innanzitutto grazie per avermi scritto per il tuo interesse per l’iniziativa. L’associazione alleanza di misericordia si occupa di sostenere le attività dell’omonima associazione brasiliana aliança de misericordia che opera a favore della popolazione di strada siano essi bambini o adulti. A favore dei bambini abbiamo promosso la costruzione di diversi asili nella favela di taipas (ubicata nella periferia della città di san paolo) e nella favela del mohino (ubicata invece al centro della città). La favela di taipas, abitata da più di 10.000 persone utilizza gli asili promossi e costruiti dai missionari di alleanza di misericordia anche come centri sociali perché al loro interno si svolgono ad esempio si svolgono ad esempio dei corsi di alfabetizzazione musicale (finanziati dalla municipalità di san paolo del brasile) mentre nell’asilo della favela del mohino la sera ospita i corsi di alfabetizzazione per adulti e di catechismo. La disponibilità di uno spazio apposito per i bambini ha notevolmente mutato la vita all’interno di queste due favelas, pensa che in entrambe si viveva soltanto di spaccio di droga, mentre ora con il fatto che le famiglie possono inviare i loro figli all’asilo per l’intera giornata ha permesso in particolare alle madri di poter trovare un lavoro (anche all’interno della comunità missionaria) dando un aiuto ad esempio come cuoche, stiratrici ecc. In particolare nella favela del mohino era addirittura impossibile entrare essendo considerata la più piccola (ospita solo 400 persone) ma anche la più pericolosa della città con condizioni di vita veramente al limite della realtà : pensa che al suo interno esiste solo una fontanella di acqua, non esistono ovviamente le fogne, le case (sottolineo le case !) sono in cartone , la sporcizia era ai massimi livelli. Parlo all’imperfetto perché l’anno scorso la missione aliança de misericordia ha organizzato un campo di lavoro coinvolgendo circa un centinaio di ragazzi e ragazze che, con l’autorizzazione del boss della favela, hanno chiesto alla municipalità di san paolo l’invio delle macchine per il ritiro dei rifiuti – ne hanno portato via qualche tonnellata - (devi considerare che le favelas sono zone occupate abusivamente e come tale per il municipio non esistono), hanno riassestato le strade, hanno dipinto le facciate delle baracche e hanno realizzato davanti all’asilo un campo di calcio e sistemato diverse aiuole di fiori e piante. Diciamo che i missionari hanno avviato un lavoro (che dura tuttora) volto alla ricerca della restituzione di un minimo di dignità umana alle persone che attualmente ancora vivono nella favela. Il lavoro è molto lungo e faticoso ma io credo che comunque qualcuno debba iniziare e soprattutto denunciare il modo in cui ancora , nel terzo millennio, si vive nella seconda più grande metropoli del mondo. Pensa che intorno alla favela del mohino vedi i grattacieli e palazzoni della metropoli paulista, proprio quelli con la pista di atterraggio per l’elicottero sul tetto di chi ci vive. Le contraddizioni sono veramente delle voragini che è impossibile non vedere.
Scusami forse mi sono dilungata troppo, ma ciò che ti racconto è ciò che i miei occhi hanno visto.
Tu mi chiedi come potresti aiutarci. Non saprei, potresti forse adottare uno di questi bambini a distanza oppure sostenere il funzionamento di uno di questi asili o della casa di accoglienza dei bambini (si chiama casa naim). In questi giorni stiamo mettendo a punto un progetto per l’alfabetizzazione informatica dei bambini ospitati nella casa naim, stiamo stimando i costi per l’acquisto di alcuni computer e per la disponibilità di un insegnante di informatica che dedichi alcune ore della giornata all’insegnamento appunto delle basi di informatica a questi bambini. In questo caso dovresti attendere qualche giorno perché ancora non abbiamo terminato la stima appunto del costo di questo progetto. Però ribadisco, devi dirmi tu in che modo desideri aiutarci. Per il momento ti ringrazio infinitamente per il tuo interesse, sappi che questa iniziativa è nata e cresce grazie all’apporto e al sostegno di tante persone che con il loro piccolo aiuto hanno permesso non solo che il sogno di questi padri missionari diventasse realtà ma hanno permesso in particolare che alcune centinaia di persone ricominciassero a sperare e ad avere fiducia nella vita.
Grazie di cuore.