Riporto solo delle riflessioni basate su esperienze personali e su quello che ho trovato in libri di psicologia del trading. Molte delle tecniche possono apparire banali, se non totalmente stupide o inutili. Non c'è ovviamente una tecnica che funzioni per tutto e per tutti, ma credo valga la pena fare dei tentativi a seconda del problema che si vuole affrontare.
La prima cosa di cui vorrei parlare brevemente è l'aspetto fisiologico. Molte volte quello che vogliamo cambiare si associa a un'emozione forte che prende il controllo di noi stessi e ci impedisce di agire come vorremmo. Ovviamente non c'è nulla di sbagliato nel provare emozioni intense (anzi!!!), ma a volte vale la pena di soffermarsi su quello che l'emozione ci comunica, sul perché abbiamo quel tipo di reazione fisiologica, soprattutto se associata a qualcosa che vorremmo cambiare. Sono cose studiate ad esempio nelle situazioni
fight or flight, e pare derivino dall'utilità che hanno avuto nel processo evolutivo.
Si pensi a quello che proviamo quando siamo in un trade che ci sta venendo contro e si avvicina al nostro stop, a quando una persona a cui siamo legati emotivamente (che sia un terrorista emotivo o meno) telefona o ci manda un sms inaspettatamente, al desiderio che ci viene di mangiare dei dolci quando invece vorremmo dimagrire ecc., insomma tutta una serie di situazioni in cui l'emozione e la reazione fisiologica (battito del cuore che accelera, respiro che diventa più frequente e meno profondo, stomaco che si chiude, fino alle reazioni ormonali) prende il sopravvento.
Se tutto questo è in relazione a una situazione che vorremmo cambiare, su cui vorremmo avere un maggiore controllo, molte persone credono sia necessario fare affidamento sulla propria forza di volontà, cosa piuttosto complicata e non sempre attuabile, che tra l'altro in caso di fallimento porta con sé uno strascico devastante di sensazione di incapacità. Il metodo invece più immediato, una sorta di primo soccorso, è riportare la situazione fisiologica al più presto sotto controllo. Un modo per farlo è regolare coscientemente il respiro, respirando profondamente dal naso e abbassando il diaframma (la cosiddetta
respirazione addominale o diaframmatica). La reazione fisiologica positiva è un abbassamento della frequenza cardiaca e una migliore ossigenazione che comportano una sensazione di maggiore controllo. Ci si può esercitare a respirare in questo modo quando si è in situazioni tranquille e poi coscientemente attivarla quando arriva l'evento stressante. Come molte altre tecniche, è da ripetere il maggior di numero di volte possibile in modo da creare un collegamento automatico, inconscio, di routine (il ruolo delle abitudini nel cambiamento sarà il tema di un altro post) situazione stressante - respirazione profonda. Ci sono ormai addirittura delle app e dei dispositivi specifici (biofeedback devices) che si occupano delle relazione e regolazione tra stress emotivo e risposta fisiologica (mai usato nulla quindi non ne so molto).
Un'altra cosa che si può fare è la visualizzazione. Cioè figurarsi anticipatamente l'evento stressante nel modo il più possibile vivo, ma a mente fredda, in situazione rilassata, visualizzando magari anche il comportamento che vorremmo tenere, in maniera tale da riuscire a controllare meglio lo stress quando arriverà e associandolo inoltre alla sensazione di rilassatezza nella quale è stato sperimentato "virtualmente" in precedenza. Anche questo è un esercizio da fare con regolarità per ottenere dei risultati (come del resto la pratica della meditazione in genere). Non è una sopresa, cambiare necessita di applicazione, ripetizione, fatica in un certo senso, e anche per questo non è semplice.
Quello del figurarsi anticipatamente le cose e di agire poi con in uno stato di tranquillità è uno dei temi dominanti dell'
Hagakure, certo lì si parlava di questioni di vita e di morte quando veniva scritto ad esempio "Quando affronto il nemico è come se penetrassi nelle tenebre. Ma se tranquillizzo subito il mio spirito, tutto diventa come una notte illuminata da una pallida luna.", ma credo che sia un tipo di consapevolezza applicabile a diverse situazioni anche della vita di tutti i giorni e che ci può permettere di avvicinarci maggiormente a quello che vorremmo essere.