Quesito per voi esperti di finanza: spiegatemi questa (apparente?) assurdità

mah sai ci sarebbe la questione del rischio e delle aspettative di rischio...

ed è proprio questa faccenda del rischio che non capisco :mmmm:

può darsi per mia ignoranza, ma nella mia veste di non-professionista, di persona qualunque, ho sempre ritenuto che lo strumento meno rischioso di tutti in assoluto fosse la LIQUIDITA'

fossi io il fondo, invece di acquistare uno strumento rischioso come il TdS a rendimento negativo, terrei tutto, per ora, in liquidità a rendimento zero, e sulle grosse cifre sarebbe un bel "guadagno"...

a meno che qualche esperto mi dimostri o mi dia link in cui si afferma che la liquidità è più rischiosa di un Titolo di Stato :eek:

il concetto sarebbe troppo controintuitivo, per me, uomo ignorante qualunque, amante del materasso :-? :D :godo:
 
ed è proprio questa faccenda del rischio che non capisco :mmmm:

può darsi per mia ignoranza, ma nella mia veste di non-professionista, di persona qualunque, ho sempre ritenuto che lo strumento meno rischioso di tutti in assoluto fosse la LIQUIDITA'

fossi io il fondo, invece di acquistare uno strumento rischioso come il TdS a rendimento negativo, terrei tutto, per ora, in liquidità a rendimento zero, e sulle grosse cifre sarebbe un bel "guadagno"...

a meno che qualche esperto mi dimostri o mi dia link in cui si afferma che la liquidità è più rischiosa di un Titolo di Stato :eek:

il concetto sarebbe troppo controintuitivo, per me, uomo ignorante qualunque, amante del materasso :-? :D :godo:

Ma allora ai fondi pensione servirebbe un materasso gigante :-o

E se lo capisco io....:-o
 
mah, sarò io che mi sono rinco, ma ricordo che non molto tempo fa (3-4 anni fa) c'era Berlusconi che implorava i piccoli risparmiatori di comprare titoli di stato italiani con rendimento oltre il 4% annuo... :mumble:

alcuni miei parenti, del tutto ignoranti di finanza, li acquistarono e, fortunati loro, fecero l'affarone... mentre io, ritenuto "il professore di economia", li perdevo in Borsa :rolleyes: :wall::wall: :rolleyes:

Quindi fino a pochi semestri fa la tua affermazione a mio avviso era errata, perchè credo che una percentuale importante di TdS italiani era eccome comprata da piccoli risparmiatori... se da un paio d'anni le cose sono cambiate non so, non mi sono più occupato del problema...

La seconda parte della tua affermazione invece mi preoccupa alquanto... :eek: :brr:

i fondi (ai quali credo che i piccoli risparmiatori abbiano a questo punto affidato i risparmi per ottenere una performance maggiore dei BOT ormai negativi) "DEVONO" avere TdS in portafoglio :mmmm: cos'è, una legge o glielo ha ordinato il medico? :rolleyes:

cos'è, una presa per i fondelli? :rolleyes:

io piccolo risparmiatore do i soldi a te, fondo, come alternativa ai TdS e tu, fondo, prendi i miei soldi e li metti in TdS? :rolleyes:
così, oltre a rimetterci in performance, devo pure pagare a te, fondo, le commissioni per fare un acquisto che io non volevo fare? :rolleyes:

ehi, ma la gente è consapevole di tale presa per il cùbo? :mmmm:

Dici una cosa verissima... fino a qualche anno fa l'investitore italiano medio aveva una forte posizione su BOT, CTZ e BTP.
Adesso però siamo entrati in una nuova era finanziaria. Le Banche Centrali hanno inondato/stanno inondando/inonderanno i mercati di nuova liquidità e i TDS hanno visto una crescente diminuzione dei rendimenti. Anzi, come facevi giustamente notare tu, perfino le nostre emissioni (da sempre tra le più generose in area Euro) sono arrivate a dare tassi negativi.
Quanto ai fondi, in effetti sono obbligati a rispettare i loro benchmark.
http://www.assogestioni.it/index.cfm/3,154,567/09_92020.pdf
Se poi mi chiedi se oggi ha senso per un investitore retail acquistare quote di un fondo obbligazionario, io ti rispondo di no. Però dobbiamo anche considerare che la preparazione finanziaria della maggior parte dei risparmiatori è molto limitata e spesso ci si affida ai consigli degli addetti ai titoli delle varie banche (non pensando che lavorano per gli istituti di credito e non per i clienti).
 
Dici una cosa verissima... fino a qualche anno fa l'investitore italiano medio aveva una forte posizione su BOT, CTZ e BTP.
Adesso però siamo entrati in una nuova era finanziaria. Le Banche Centrali hanno inondato/stanno inondando/inonderanno i mercati di nuova liquidità e i TDS hanno visto una crescente diminuzione dei rendimenti. Anzi, come facevi giustamente notare tu, perfino le nostre emissioni (da sempre tra le più generose in area Euro) sono arrivate a dare tassi negativi.
Quanto ai fondi, in effetti sono obbligati a rispettare i loro benchmark.
http://www.assogestioni.it/index.cfm/3,154,567/09_92020.pdf
Se poi mi chiedi se oggi ha senso per un investitore retail acquistare quote di un fondo obbligazionario, io ti rispondo di no. Però dobbiamo anche considerare che la preparazione finanziaria della maggior parte dei risparmiatori è molto limitata e spesso ci si affida ai consigli degli addetti ai titoli delle varie banche (non pensando che lavorano per gli istituti di credito e non per i clienti).

Dal mio punto di vista i prezzi apparentemente assurdi dei TDS dimostrano quanto gli investitori continuino ad essere avversi al rischio.

Ormai i player sono le banche centrali, hanno gonfiato tutto iniettando liquidità nel sistema ma ottenendo risultati modesti.

Tutto lascia pensare che la liquidità dovrebbe traslare dai bond alle azioni ma con l'inflazione nulla, l'economia reale debole e con i deludenti dati USA pochi se la sentono di rischiare.
 
A mio avviso oltre agli obblighi che hanno gli istituti finanziari, in giro c'è un mare di liquidità che in tempi normali le banche depositavano presso la bce ricevendo un interesse minimo ma positivo, da giovedi il tasso di rendimento supermario l'ha portato da - 0,2% a - 0,3%, da qui deriva la convenienza per le banche ad acquistare a - 0,09% perdono meno , ma per noi un prestito per il tv, la macchina, e quant'altro non si trova a meno del 6% credo , la mossa di Mario serve anche ad incentivare le banche ad abbassare i tassi che chiedono ai consumatori e imprese ed innescare quel circolo virtuoso che al momento a da venire.
 
A mio avviso oltre agli obblighi che hanno gli istituti finanziari, in giro c'è un mare di liquidità che in tempi normali le banche depositavano presso la bce ricevendo un interesse minimo ma positivo, da giovedi il tasso di rendimento supermario l'ha portato da - 0,2% a - 0,3%, da qui deriva la convenienza per le banche ad acquistare a - 0,09% perdono meno , ma per noi un prestito per il tv, la macchina, e quant'altro non si trova a meno del 6% credo , la mossa di Mario serve anche ad incentivare le banche ad abbassare i tassi che chiedono ai consumatori e imprese ed innescare quel circolo virtuoso che al momento a da venire.

Quanto dici e' vero, affinché si inneschi il circolo virtuoso necessario manca l'elemento fiducia.

Il momento contingente non è favorevole, la gente ha paura e non solo d'investire purtroppo
 
Dal mio punto di vista i prezzi apparentemente assurdi dei TDS dimostrano quanto gli investitori continuino ad essere avversi al rischio.

Ormai i player sono le banche centrali, hanno gonfiato tutto iniettando liquidità nel sistema ma ottenendo risultati modesti.

Tutto lascia pensare che la liquidità dovrebbe traslare dai bond alle azioni ma con l'inflazione nulla, l'economia reale debole e con i deludenti dati USA pochi se la sentono di rischiare.

In generale condivido le tue osservazioni, però sul grassettato non sono d'accordo.
La "cura" adottata dalla FED sta producendo degli effetti... piena occupazione tecnica e dati macro in miglioramento. Rimane il problema della bassa inflazione, ma a mio modo di vedere va più che altro imputata al crollo delle materie prime. Nello specifico penso che servano più che altro soluzioni politiche (mi riferisco soprattutto alla continua "guerra dell'oil" tra OPEC, Russia e USA).
 
In generale condivido le tue osservazioni, però sul grassettato non sono d'accordo.
La "cura" adottata dalla FED sta producendo degli effetti... piena occupazione tecnica e dati macro in miglioramento. Rimane il problema della bassa inflazione, ma a mio modo di vedere va più che altro imputata al crollo delle materie prime. Nello specifico penso che servano più che altro soluzioni politiche (mi riferisco soprattutto alla continua "guerra dell'oil" tra OPEC, Russia e USA).

Grazie per la risposta, rimango comunque indeciso sul da farsi.

La prossima settimana compro casa al mare, poi si vedrà :)
 
In generale condivido le tue osservazioni, però sul grassettato non sono d'accordo.
La "cura" adottata dalla FED sta producendo degli effetti... piena occupazione tecnica e dati macro in miglioramento. Rimane il problema della bassa inflazione, ma a mio modo di vedere va più che altro imputata al crollo delle materie prime. Nello specifico penso che servano più che altro soluzioni politiche (mi riferisco soprattutto alla continua "guerra dell'oil" tra OPEC, Russia e USA).


Concordo in pieno.

La fiducia si innesca unicamente se in un lasso di tempo medio (almeno 12 mesi) le condizioni macro dell'economia in questione sono supportive e virano in positivo, con il contesto geo-politico che non presenta particolari tensioni, su cui i media si avventano come avvoltoi, innescando il nemico n.1 della fiducia, la paura o l'incertezza.

Culturalmente gli europei sono più "attenti" agli sviluppi geo-politici e quindi ne risentono maggiormente rispetto agli americani, che "storicamente" è un popolo meno attento a queste dinamiche, anche perché spesso si sviluppano ad almeno 15.000km di distanza (11/09/2001 escluso)...come dire, lontano dagli occhi lontano dal portafoglio :-o
 
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