Egregio Signor Argema,
mi permetto, pur non avendo titoli di particolare anzianità come frequentatore di blog (questo è l'unico che frequento) , di scriverle circa la vicenda di Filottranotrader, non tanto per difendere questo volgare contadino, semianalfabeta e di dubbie frequentazioni, quanto per affermare l'utilità di ogni confronto, che sostiene il famoso adagio voltairiano che ella ben conoscerà.
La libertà del confronto non è solo un atteggiamento morale e civile, ma soprattutto UTILITARISTICO: se nella storia, in qualsiasi campo, non ci fosse stato un eretico, essa non avrebbe avuto il dispiegamento delle sue potenzialità. Essere liberi di esprimersi è dunque condizione essenziale ed indispensabile per il miglioramento qualitativo di ogni aggregato umano.
Ben venga la critica di Patrid contro gli "asserzionisti"; serve a mettere in guardia! Ben vengano le sicurezze di Sandor, che servono a dare sicurezza a chi lo legge. Ben vengano le osservazioni di Filottranotrader su certe dinamiche economiche, sui TS, sulla necessità di essere trasparenti ed univoci ecc.
Ovviamente il tutto sia limitato dal buongusto, MA il buongusto non è un valore assoluto, ma funzionale al contesto. Mi spiego: Filo potrebbe offendersi se lo chiamo contadì? No, perché così egli si rappresenta spesso. Sandor, nel momento in cui assume un certo taglio retorico (nel senso buono del termine), potrebbe offendersi se lo si chiama Faraone o Oracolo di Delfi? No, perché chi si rapporta e rappresenta in un certo modo, accetta automaticamente che venga considerato sotto la sua prospettiva autorappresentante, liberamente scelta. L'accettazione discende, infine, dal carattere PUBBLICO del blog, forum o come si voglia definire: ogni atto compiuto in pubblico interagisce con la società e da questa viene rinviato all'attore.
Infine, il fatto di citare Sandor non è certo meno corretto che affermare, a fronte dell'apprezzamento di un utente nei confronti di Sandor, che qualcuno avrebbe "rosicato" o qualcosa del genere. Questo non citare, paradossalmente, chiama potenzialmente in causa tutti!
Gentile Argema, nel congedarmi le auguro una buona riflessione, comprendendo la difficoltà del suo ruolo, ma affermando che una forma di censura quale la bannatura nei confronti di chi non è mai trasceso in offese personali, non mi sembra essere un servizio reso all'intelligenza e agli scopi di questo blog.
Cicoria