5.1.05 - 19:31
Non vale a Piazza Affari il detto “Non c’è due senza tre”. O, meglio, se si considerano le prime tre sedute del 2005, qualcosa non funzionato in tal senso. L’S&P/Mib non riesce a ripetersi dopo le due prime due giornate dell’anno appena iniziato e chiude la seduta in calo dello 0,38%, tornando leggermente sotto quota 31 mila euro (30.976 punti). La partenza in mattinata era stata anche peggiore, complice il pessimo andamento di inizio anno a Wall Street, ma l’apertura positiva Oltreoceano ha dato fiato a Piazza Affari, che ha recuperato parte della perdita grazie anche all’iniezione di fiducia dell’Ism servizi, cresciuto sopra le attese nella rilevazione di dicembre.
Qualche presa di beneficio si è vista sui titoli più vivaci degli ultimi giorni, come i media. L’Espresso ha lasciato sul campo l’1,03% a 4,5 euro e Mediaset ha perso l’1% a 9,71, mentre Rcs Mediagroup ha ceduto l’1,55% a 4,42 euro. In calo anche ST Microelectronics (-1,55% a 14,01 euro), che subisce la debolezza del settore dei semiconduttori, il più colpito dalle vendite Oltreoceano.
L’attesa per l’incontro al vertice tra i due amministratori delegati di Fiat e General Motors sostiene ancora il titolo della casa torinese nonostante i dati negativi delle immatricolazioni nel mese di dicembre 2004, quando la quota di mercato del Lingotto ha di poco superato il 26,63%, uno dei valori più bassi degli ultimi anni. I titoli hanno chiuso ancora sopra i 6 euro, un valore riconquistato negli ultimi giorni sulla scommessa che i due a.d. riescano a trovare un accordo che chiuda la vicenda in tempi brevi.
Comparto baoncario in terreno misto, con Sanpaolo, Bnl, Unicredito, Antonveneta, Pop. Verona Novara in rosso; in controtendenza la solita Capitalia (+0,91% a 3,45 euro), che mostra una forza relativa decisamente superiore al settore, e Banca Intesa (+0,99% a 3,56 euro), riscoperta dopo qualche seduta in ombra.