Allora racconto anch'io e scelgo l'episodio in cui, davvero, ho rischiato se non altro che mi domandassero le generalità. Anche se io ero solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ero in platea in un auditorium dove dovevano parlare alcuni personaggi che proprio non sopporto.
Io avevo messo a punto la mia consueta tattica: attendere il momento delle domande finali e prepararmi un intervento ficcante, atto a mettere in difficoltà.
Di solito funziona e finisce sempre che, democraticamente, mi tolgono il microfono
Però quella sera sono entrati dei disturbatori.
E il caso ha voluto che io fossi in fondo e che ne conoscessi parecchi. Li ho anche salutati ma non sapevo che volessero disturbare.
Non viene mai nessuno del mio giro a questi eventi. Sono sempre sola.
Infatti ero felice di vederli, un po' di sostegno mi avrebbe fatto piacere.
Invece loro hanno iniziato a interrompere i relatori con grida, schiamazzi, campanacci, tamburi.
Sono andati avanti due ore e alcuni hanno attaccato briga con delle persone del pubblico e lanciato oggetti.
Han fatto una figura di merda.
Non me ne sono andata solo perché speravo lo stesso di poter parlare. Invece no.
È arrivata la polizia.
Ma non sono scattate denunce, per fortuna.
E io ero, comunque e ingiustamente, finita nel mucchio dei disturbatori.