SII TE STESSO. MA SE SEI UN CRETINO, NON INSISTERE. SII PURE UN ALTRO.

Non è accettabile, dopo aver bocciato nel 2016 la riforma costituzionale renziana,
farsi scivolare addosso la riforma grillina sul taglio dei parlamentari.

Una riduzione di 345 parlamentari, senza nessun idoneo contrappeso istituzionale e col “poi vediamo” sulla legge elettorale, è inaccettabile.

Per paura di passare per “casta”, il testo è stato approvato in seconda deliberazione alla Camera a stragrande maggioranza,
ma a luglio al Senato non fu raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei componenti, quindi – ai sensi dell’art. 138 della Costituzione –
1/5 dei componenti di una camera o 5 consigli regionali oppure 500mila elettori possono chiedere referendum popolare confermativo.

Il fatto che tutti i partiti abbiano votato la riforma a Montecitorio rende difficile pensare che 1/5 di una camera presenti richiesta referendaria,
così come è difficile credere che qualcuno riesca a raccogliere 500mila firme valide.

Tuttavia qualche mal di pancia, tanto nel Pd che in ItaliaViva e in Forza Italia (che prima dell’ultimo passaggio avevano sempre votato contro), si è già manifestato.

Al momento delle dichiarazioni di voto il deputato di ItaliaViva Roberto Giachetti, ex radicale ed ex Pd,
pur votando in modo favorevole ha affermato di volersi mettere a capo di un comitato civico per la raccolta delle firme necessarie per la richiesta referendaria.

Ma non solo. Per il momento, su iniziativa della Fondazione Einaudi, i senatori di Forza Italia Nazario Pagano e Andrea Cangini,
unitamente ai senatori Tommaso Nannicini (Pd) e Gregorio De Falco (Misto), hanno presentato a Palazzo Madama la proposta di referendum.

Il plenum senatoriale è di 321 senatori, quindi 1/5 si raggiunge a quota 65.

Ancor più difficile se l’iniziativa partisse anche alla Camera, dove occorrerebbero almeno 126 adesioni.
Non è facile se si considera che a votare contro a Montecitorio, tranne qualche dissidente sparso nei partiti favorevoli,
sono stati solo alcuni del Gruppo Misto come Vittorio Sgarbi e Maurizio Lupi, oltre a quelli di piùEuropa.

Ma l’iniziativa di Giachetti di voler raccogliere le firme dei cittadini, se supportata da qualcuno di “peso”, potrebbe anche riuscire nonostante le enormi difficoltà.
Cinquecentomila firme sono un’impresa pazzesca, anche perché occorre raccoglierne molte di più per evitare sorprese nelle sottoscrizioni doppie o invalide.

Ma Giachetti fa parte di ItaliaViva, il nuovo partito renziano, al quale non conviene rendere operativa la riduzione del numero dei parlamentari a partire già dalla prossima Legislatura.

Renzi deve riportare in Parlamento almeno quaranta persone, se non di più, quindi ha tutto l’interesse ad impedire la operatività della riforma sin dalle prossime elezioni politiche.

Un conto è far eleggere una cinquantina di fedelissimi in un Parlamento di quasi mille membri,
un altro è riuscirci in un Parlamento quasi dimezzato.

Ma il senatore di Rignano sull’Arno non può esporsi direttamente perché verrebbe accusato da Pd e M5S di voler mettere in crisi il governo,
quindi potrebbe agire dietro le quinte offrendo a Giachetti – che è sempre stato un “battitore libero” – tutto il sostegno del partito,
tanto economico che organizzativo, per riuscire a raccogliere le firme sufficienti.

Nel caso l’impresa riuscisse, il referendum si terrebbe molto probabilmente in estate.

In questo modo Renzi si assicurerebbe tre risultati:
1) mettere 5Stelle e Pd di fronte ad un referendum popolare, facendo loro assaggiare l’amara sconfitta da lui subita nel 2016.
Il popolo vedrebbe il voto come un’occasione per sfiduciare il “governo delle tasse” e voterebbe contro la riforma. Una vendetta coi fiocchi.
Non a caso Salvini, Renzi e Berlusconi – per mettere in seria difficoltà il governo di fronte ad una bocciatura referendaria –
sarebbero spinti a lasciare libertà di voto al proprio elettorato e finirebbe come nel giugno 2006, quando né Forza Italia né AN
sponsorizzarono la loro stessa riforma costituzionale e al referendum vinsero i no;

2) prendere tempo ed arrivare fino all’estate, assicurandosi così la sua quota sulla seconda tranche di nomine all’interno delle Aziende di Stato. E le nomine, si sa, portano consenso;

3)
profittare della vittoria dei No al referendum e mandare il Conte2 a casa dopo pochi giorni. Crisi di governo tra luglio/agosto ed elezioni anticipate ad ottobre a Costituzione vigente.

Diversamente, se l’impresa della raccolta-firme non riuscisse, il senatore di Firenze ha tempo fino a fine febbraio per sfiduciare il governo
e chiedere nuove elezioni a Costituzione vigente, quindi crisi di governo tra febbraio e marzo ed elezioni già in primavera tra aprile e maggio.

Il motivo lo abbiamo spiegato pochi giorni fa:

la riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari entra in vigore dopo i tre mesi utili alla richiesta referendaria
e quindi successivamente alla promulga da parte del Capo dello Stato, tempistica alla quale si aggiungono ulteriori sessanta giorni di “vacatio”
previsti dall’art. 4 della medesima legge di revisione costituzionale (regola che vale anche nel caso si tenesse il referendum e vincessero i sì).

Insomma, Di Maio, Zingaretti e Conte sono – anche in questo caso – tenuti per le palle da Renzi.

Da ora in avanti iniziano le danze.
 
Una buona idea...lasciare un messaggio vocale.

Momenti di paura durante a Kilmangah, in Irlanda, durante il funerale di Shay Bradley,
militare veterano morto dopo una lunga malattia: dalla bara si è infatti improvvisamente sentita una voce:

"Fatemi uscire da qui: è buio: fatemi uscire! Dove c***o son finito! E' il prete quello che sta parlando? Vi posso sentire! Sono dentro questa cassa".

La voce ha poi cambiato tono "Ciao ancora...ciao. Vi ho chiamato solo per dirvi addio", con citazione di una canzone di Neil Diamond.

Si è così capito che si è trattato dell'ultimo scherzo che il militare, una persona particolarmente giovale,
ha voluto organizzare per salutare parenti e amici, tramite un messaggio registrato e diffuso da amplificatori nascosti.

"L'ultimo desiderio di mio padre, cui son sempre piaciuti gli scherzi, è stato di salutarci facendoci fare una risata"
ha spiegato la figlia Andrea. E le lacrime si sono trasformate in sorrisi.
 
1. perché la chiesa non paga l'imu?

2. perché non si fanno controlli alle coop che straguadagnano milionate di euro al mese?

3. perché non verifichiamo banche, assicurazioni, multinazionali?

4. perché è sempre il piccolo o il privato che deve essere vessato?

una risposta a tutte le domande: perché così facendo disturbiamo gli amici e gli amici degli amici.... ma continuate pure a votare pd e 5stelle
 
Il Pd continua a pedere pezzi.

A lasciare i dem per aderire a Italia Viva ora è Maria Carmela Lanzetta, ex ministro per gli Affari regionali nel governo di Matteo Renzi.

Quello di Maria Carmela Lanzetta è solo l'ultimo nome dem che approda a Italia Viva.

Negli ultimi giorni, a lasciare il Pd di uno Zingaretti sempre più in difficoltà erano stati il ministro Teresa Bellanova, http://www.ilgiornale.it/news/polit...he-lucia-annibali-va-italia-viva-1766943.html

Lucia Annibali, Ettore Rosato, Ivan Scalfarotto.

E questo è solo per citarne alcuni. Intanto i banchi del Pd si svuotano.
 
Nel momento in cui si parla si sanzioni alla Turchia di Erdogan per l’invasione della Siria del Nord,
è giusto chiedersi quali siano stati i rapporti economici fra l’Unione Europea, Banca Europea d’Investimenti e Repubblica Turca,
per capire quanti soldi siano stati pagati da Bruxelles ad Ankara in questi anni, nonostante l’evidente involuzione autoritaria del percettore.

Lo facciamo altresì perchè alcuni autorevoli parlamentari europei, Presidente compreso,
in recenti interviste hanno dimostrato di non essere bene a conoscenza di questi flussi finanziari che, vi annunciamo, sono importanti.

Prima di tutto vediamo che la Turchia è stata finanziata dall’Unione europea attraverso vari canali:

  • i fondi IPA, cioè quei fondi che vengono trasferirti a paesi candidati all’entrata nell’Unione e pertanto denominati “Fondi di pre accesso”;

  • i finanziamenti della BEI, Banca Europea d’Investimento;

  • i contributi sotto forma di assistenza ai rifugiati in Turchia;

  • la partecipazione ad altre forme di finanziamento.
I fondi IPA sono contributi erogati a paesi che hanno fatto domanda di acceso l’Unione e dovrebbero facilitarne le trasformazioni economiche,
infrastrutturali e giuridiche ritenute necessarie per l’accesso all’Unione. La Turchia ha fatto richiesta di entrata nella Comunità
ed ha ricevuto quindi questo tipo di fondi, come si può vedere dalla successiva tabella:



La Turchia, attraverso i programmi di preaccesso , IPA I ed IPA II, ha potuto veder allocate risorse pari a 10,6 miliardi di euro a proprio favore.

Queste somme sono state per la maggior parte effettivamente spese.
Ad esempio nel caso i IPA I , già concluso, sono stati spesi 2,54 miliardi di euro,
mentre IPA II è ancora in corso e non abbiamo ancora dati conclusivi, anche se possiamo affermare che al 31 dicembre 2016 ne erano stati spesi oltre 2,1 miliardi.

Interessante, ed a suo modo ironico, anche studiare la finalizzazione dei fondi stessi.
Infatti abbiamo un dato di allocazione tematica dei fondi per i fondi IPA II che potete vedere nella successiva immagine:



L’Europa ha destinato 954 milioni di euro per la “Democrazia” in Turchia,
e questo suona per lo meno ironico in un paese dove i giornalisti vengono arrestati,
i quotidiani chiusi e perfino sui social media bisogna stare molto attenti a quello che si scrive,
come dimostrano i recenti arresti per le critiche all’invasione della Siria.

Allo stesso modo ha destinato 624 milioni al rafforzamento dei principi del diritto , in un paese dove si arrestano i deputati di opposizione.

Fra i vari partecipanti al programma IPA II la Turchia ha fatto la parte del leone



Per dare un’idea di massima il 40% dei fondi totali IPA II sono andati ad Ankara,
a cui bisognerebbe aggiungere una fetta dei programmi riguardanti più stati.

Per questi motivi non sarebbe errato ritenere che almeno il 50% sia poi finito ai turchi.

A questi fondi già allocati e spesi bisogna aggiungere i fondi che saranno destinati con il Programma IPA III
e che verranno a pesare sul periodo finanziario 2021-27.

Questi finanziamenti si annunciano in crescita rispetto ad IPA II del 1,1%, raggiungendo un valore di 12,9 miliardi di euro a prezzi del 2018.

Se consideriamo come sono stati poi distribuiti i fondi di IPA II fra i vari stati c’è da attendersi che
almeno 6-7 miliardi saranno allocati alla Turchia, tranne che non si intervenga per tempo.

Come sono stati spesi questi soldi?

La Corte dei Conti Europea aveva espresso delle perplessità sulla scarsa trasparenza delle procedure seguite dal governo turco,
ed un’indagine del Parlamento Europeo conferma questi dubbi, parlando di una scarsità di dati trasparenti relativi a questi investimenti.

Basterebbe vedere cosa è successo alla Democrazia turca, pur così ben finanziata, per capire come qualcosa non deve aver funzionato.

Passiamo ora a considerare la Banca Europea degli Investimenti, BEI.

Questa istituzione ha erogato dal 2000 ben 28,9 miliardi di investimenti ad Ankara, di cui 385 milioni solo nel 2018.

In questa immagine alcuni dati sia sugli impegni diretti (commitments) sia sulle garanzie concesse dal 2011 al 2015.



Queste risorse sono state investite in progetti infrastrutturali, acceleratori tecnologici e piani di risanamento immobiliare,
come, ad esempio, l’adeguamento antisismico degli immobili pubblici ad Istanbul.

Sarebbe interessante vedere se progetti simili in Italia ricevono la medesima attenzione.

Quindi abbiamo i Contributi per i Rifugiati in Turchia, quei famosi soldi concessi in fretta e furia nel 2015
per fermare il flusso di migranti balcanici di cui quasi nessuno voleva prendersi la responsabilità.

Si tratta di 3 miliardi per il periodo 2016-17 e 3 miliardi per il periodo 2018-19, per un totale di 6 miliardi.

Infine abbiamo una serie di programmi minori di ricerca finanziati dalla UE ed a cui partecipa anche la Turchia, come ad esempio Horizon 2020, COSME o LIFE.

Con questo articolo speriamo di aver messo in luce quanto il regime di Erdogan, in passato,
si sia avvantaggiato dai flussi finanziari provenienti dall’Unione Europea,
e quanto questa sia responsabile per non aver vigilato sulla buona destinazione di queste risorse.

In secondo luogo poi con questo rispondiamo incuriositi al presidente del Parlamento Europeo Sassoli
che, in un convegno, parla di pochi soldi andata a “Programmi per la giustizia”,

E no, signor presidente, lei è poco informato: i progetti legati alla “Rule of Law”; come si può vedere dalle precedenti tabelle,
sono state solo una cifra minima del totale destinato alla Turchia con IPA II, cioè 625 milioni su 4454 destinati.

Il problema è che , forse, il Presidente perde un po’ troppo tempo nella polemica politica ed ha un po’ poco tempo per informarsi sui dati del suo stesso Parlamento.
 
Le persone si informano sempre di più su di internet e i social di internet sono fetta cospicua.

C'è una democrazia che può permettersi di essere direzionata condotta da un privato
che ci indichi cosa si può e cosa non si può fare, cosa sia odio e cosa no?

Quindi una battuta satirica no, un incitamento alla soppressione dei sovranisti al contrario può andare bene?

Qualcosa mi dice che chef Rubio non è stato bannato malgrado l'odio nei suoi post.



Questo prevede la nostra Costituzione? E se smettessimo di lamentarci e interrogassimo un buon avvocato
su cosa si può fare con gente che vuole influenzare in regime di monopolio il nostro modo di ragionare
provenendo per giunta dall'estero e pagando pochissime tasse in Italia?
 
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Le decisioni di politica monetaria appena adottate sono state approvate dalla BCE con ampie divisioni interne
ed è stato diramato un documento a firma
dell’ex capo economista della BCE Jürgen Stark (tedesco),
dell’ex vice governatore della banca centrale Herve Hannoun (francese) ,
dell’ex componente del comitato esecutivo della BCE Otmar Issing (tedesco),
dell’ex governatore della banca centrale austriaca Klaus Liebscher,
dell’ex presidente della Bundesbank Helmut Schlesinger (tedesco),
dell’ex governatore della banca centrale olandese Nout Wellink e
dell’ex governatore della banca centrale francese Jacques de Larosiere.

(per verificare la notizia basta digitare “draghi attaccato dagli ex governatori” e trovate un’ampia serie di articoli delle principali testate giornalistiche)

In questo documento draghi viene attaccato pesantemente per aver sbagliato diagnosi ed approccio
(SECONDO LORO E I LORO MANDANTI FRANCO TEDESCHI e gli accoliti, per convenienza, olandesi e austriaci)
nell’assicurare il mandato della BCE, che è solo quello di garantire la stabilità dei prezzi.

Per non aver tenuto conto degli effetti devastanti dei tassi di interesse negativi.

Per aver finanziato indirettamente gli stati con il Q.E.

La questione è che Draghi fra due settimane non sarà più il capo della BCE.

Quindi il messaggio e l’avvertimento sono per il nuovo capo della BCE, la francese Lagarde (E SOTTOLINEO FRANCESE)

La conseguenza sarà un irrigidimento della parte tedesca, olandese, francese ed austriaca della BCE
e se diventerà realtà pratica, non potrà che portare ad un attacco speculativo verso i debiti pubblici del Sud Europa,
anche per ridare fiato alle banche nord europee esangui per tassi negativi: perché con tassi negativi il rendimento per una banca dov’è?

Quindi le banche nord europee stanno saltando come birilli di un bowling e la crisi finanziaria in arrivo potrebbe avere l’effetto di uno tsunami.

La realtà è che le politiche monetarie di Draghi hanno salvato (per ora) l’Euro
che con l’esplosione incontrollata degli SPREAD sarebbe saltato entro il 2012 inizio 2013.

La soluzione quale sarà per l’impero franco-tedesco?

Fare gli Eurobond europei per una svolta negli investimenti ambientali che sono stati preparati dal pupazzo Greta, così l’asse franco-tedesco prende 5 e più piccioni con una fava:

1) si stimola la propria economia prostrata da decenni di psicotica austerity.

2) si stimola la domanda interna UE senza la quale i prodotti tedeschi “a chi li vendi?”
visto che Trump non si fa più fregare dal finto Marco svalutato artificialmente dai tedeschi
grazie alla stupidità/empia collaborazione dei governanti degli altri paesi che si sono fatti ingabbiare nella trappola Euro.
E fa apparentemente una bella figura “ACCHIAPPA CITRULLI” come politica magnanima, mentre in realtà c’è il mega trappolone:

3) si creano Eurobond che verranno caricati come debito pubblico aggiuntivo o sostitutivo (di BTP in scadenza)
per paesi come l’Italia che così, come già accaduto alla Grecia, si ritroverà debito pubblico in diritto e valuta straniera nel caso che l’euro salti, con un grave danno usurocratico.

4) la svolta “ecologica” verrà impostata su una valanga di norme europee che schianteranno definitivamente queste “maledette”
(pensiero franco-teutonico) PMI italiane che non mollano e, nonostante i governi di sinistra italiani per conto del 4 REICH
le abbiano tartassate e massacrate in ogni modo ( e il nuovo governo di viceré PD e M5S ha ripreso il massacro,
perfino i commercialisti per la prima volta hanno “scioperato” e ora protestano contro le assurde e vessatorie proposte governative),
continuano in gran parte ad esistere e a dare filo da torcere ai potentati economici franco-teutonici.

Ma con la svolta “ecologica” le mettiamo finalmente fuori mercato perché mai potranno avere i mezzi economici per ristrutturare le aziende
come “DIRETTIVE” del 4 REICH (anche perché le banche italiane ormai a controllo straniero non forniranno i prestiti necessari o lo faranno a tassi insostenibili).

5) le banche del Nord Europa con gli euro bond che fanno media con i rendimenti più alti imposti con lo spread al Sud Europa,
potranno riavere dei tassi positivi e potranno avere rendimenti in patria e utili facendo man bassa dei titoli emessi dai P.I.G.S.,
trasformati in titoli di debito pubblico in diritto estero e quindi garantiti dal crollo eventuale dell’euro!

Ci sarebbero altri punti ma è meglio fermarsi qui perché il nocciolo della questione è chiaro ormai:

bisogna impedire che all’Italia vengano rifilati titoli di stato in diritto estero perché altrimenti ci ritroviamo totalmente schiavi dell’Usurocrazia franco-tedesca.


Il governo ed il viceré dell’economia italiano ha già parlato del piano di investimenti da 1000 miliardi di euro in Eurobond per l’Eurozona!

Se riescono a ri-denominare il nostro debito pubblico in diritto estero (magari lussemburghese!!) siamo finiti e diventiamo come la Grecia.

Ci vuole una forte campagna di informazione per creare una reazione popolare e anche per informare i parlamentari
che in stragrande maggioranza di questi meccanismi fraudolenti NON CAPISCONO NULLA da decenni.


Da decenni hanno svenduto l’orto allo straniero e si accontentano come servi pezzenti dei torsoli e delle ossa
lanciati dalla tavola franco – tedesca. Una tavola cui prima dello SME e soprattutto dell’Euro eravamo a capotavola.


Spettacolare fu la sintesi di Andreotti che a domanda sulla corruzione, ormai più che ottantenne rispose:

Beh…anche noi mangiavamo ma…almeno sapevamo stare a tavola.”

Poi con una diabolica “tangentopoli” a furor di popolo (artificialmente aizzato dalla finanza speculativa come utile idiota)
quella classe politica corrotta sì, ma competente e che difendeva strenuamente l’interesse nazionale
é stata spazzata via e rimpiazzata da docili viceré ( a libro paga o incompetenti).


Ora questo governo sta montando l’odio popolare verso gli evasori,
un altro tassello della programmata devastazione delle P.M.I. italiane che hanno una tassazione totale media del 64,8%!!!


Dato che subito inizierà la battaglia su questa cifra pazzesca cito la fonte che direi è autorevole, cioè l’agenzia regionale dell’ONU!

Secondo la Banca Mondiale, l'Italia è al primo posto in Europa per pressione fiscale sulle imprese

E vai, siamo primi al mondo! Nel massacrare le nostre P.M.I.!

E se per sopravvivere fanno una parte in nero? IN GALERA!

Se riusciranno ad approvare la finanziaria come è prevista il 2020 sarà l’anno in cui chiuderanno più imprese dall’Unità D’Italia,
con un crollo verticale delle entrate fiscali dalle imprese (e dai relativi lavoratori, fornitori, ecc.):
una catastrofe che porterà l’Italia a gran velocità nello scivolo INFERNALE GRECO:

Patrimoniali e tagli draconiani alla spesa pubblica cioè scuola, sanità, pensioni, ecc., ecc. (per compensare il crollo del gettito fiscale)
= il film già visto in Grecia, anzi gli italiani cosa è successo in Grecia nel dettaglio NON LO HANNO VISTO, PERCHE’ E’ STATO CENSURATO!
(p.s.: messaggio per i dipendenti RAI: “in Grecia la tv di stato è stata chiusa e i dipendenti licenziati!! Penso sia il caso di riflettere sulla cosa”).

Il tutto ci porterà alla miseria e devastazione sociale Greca.

Esattamente il progetto del 4 REICH per l’Italia!

Per poter poi FINIRE di banchettare come iene sulla nostra carcassa, sui nostri giganteschi patrimoni fisici
(es. quasi 8.000 km di pregiata costa mediterranea con il gigantesco indotto turistico!),
infrastrutturali (porti e areoporti, linee ferroviarie ad alta velocità, autostrade, ecc., ecc.)
e economici (es: la gigantesca quantità di eccellenze agro alimentari con enormi potenziali turistici accessori, basta pensare al solo vitivinicolo), ecc., ecc..

COME HANNO FATTO IN GRECIA!

Alla faccia della cooperazione e solidarietà Europea!

Questa è una guerra nascosta ma disumana e spietata (nascosta dalle regole brutalmente liberiste che sono state imposte nella UE)
che la Germania, assetata in modo psicopatico di rivincita e di dominio, sta conducendo con grande e diabolica lucidità contro gli altri stati Europei,
che sta devastando, marginalizzando e ridimensionando economicamente l’Europa rispetto al resto del mondo.
 
La signora va tutte le settimane dalla parrucchiera.
Ormai le due sono abbastanza amiche.
La parrucchiera ormai da anni non le fa più la ricevuta ma le fa pagare solo 7 euro.

Sai tra un mese che succederà? Che la parrucchiera dirà alla sua cliente: mi spiace ma se mi paghi con carta di credito devo farti pagare 14 euro
(iva, tasse che mi aumenteranno esponenzialmente - perchè nn c'è flat tax - commissioni bancarie, spese pos)
però se facciamo in contanti, restano 7 euro come prima.

Come pensi che vada a finire? a favore del contante o della carta di credito?

Sai quanto fattura Amazon in Italia? Penso più o meno di si.
E saprai pure che che tutti gli acquisti su Amazon vengono fatti con carta di credito o (credo) per bonifico. Tracciabilissimi.

A fronte quindi del fatturato, sai quante tasse paga Amazon in Italia?

Molto poche, vero?

Lo stesso vale per netfix, google, youtube, faceboock ecc. ecc.

Allora cerca di ragionare da persona normale, per bene, cerca di capire che tutte le manovre in corso non sono rivolte avverso i "grandi evasori", ma al popolo bue.

Sono cose che, tutt'al più sveltiranno gli incassi per lo stato (a danno degli imprenditori che già normalmente pagano)
ma non non ad incassare 7/mld in più. Forse 7/mln in più, ma non di più.

La lotta all'evasione e' un problema sociale e complesso, in un paese in crisi come l'Italia
esiste tanta evasione di sopravvivenza, ad esempio, nei 109 mld ci sono anche:

I muratori/artigiani che lavorano in nero 130 giorni l'anno per 100 euro al giorno .

Le lezioni private degli insegnanti meno pagati d'Europa.

Scontrini non battuti di bar e ristoranti a conduzione familiare .

Imprese più o meno piccole che non possono o non vogliono delocalizzare in Polonia ed in romania e che per sopravvivere, con tassazioni vicine al 60%, fanno delle quote in nero.

Non ci sono invece:

Imprese che delocalizzano e pagano il 5% di tasse in paesi europeissimi come Romania e Polonia.

Imprese e big farmi che spostano la sede fiscale in Lussemburgo o in Olanda come ad esempio FCA.
Solo per quest'ultimo caso si stima che il gettito sottratto all'Italia sia di 7/8 mld all'anno
che è esattamente il gettito che il governo spera di recuperare dalla lotta all'evasione con la finanziaria attuale.
 
Dovresti anche sapere che il contante rappresenta una percentuale che va dal 3 al 7% della liquidità circolante,
ciò vuol dire che comunque la maggior parte dell'evasione avviene proprio tramite transazioni elettroniche,
quindi non risolve una beneamata minchia questa manovra.

In un mondo dove esiste la sovranità monetaria,le tasse drenano gli eccessi di liquidità e redistribuiscono la ricchezza,
ma nessun servizio è pagato dalle tasse,o meglio non come viene inteso dal cittadino medio.

Credi davvero che le tasse vadano ad esempio alla sanità?
Niente di più sbagliato, purtroppo per te e per tutti noi,quei soldini andranno ad ingrassare qualche fondo estero.

È in corso una guerra tra poveri,chi esulta per questo genere di manovre non ha capito un granché di come funziona il sistema.

E' lo stesso scenario di quando si fece l'unificazione d'Italia: moneta unica, creazione del gran libro del debito pubblico e accentramento dell'emissione dei titoli di stato.

Gli effetti saranno gli stessi a due secoli di distanza; impoverimento e devastazione sociale del sud Europa, criminalità e brigantaggio, ecc.

E se si formasse una reazione per mettere l'economia sotto controllo della politica (come nel fascismo o come nella Cina di Mao),
i banchieri anarchici d'accordo con i redditieri nati stanchi, organizzeranno un'altra guerra mondiale.
 

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