Crisi: Slovenia, Jansa a Dublino anche per nodo banche
Lubiana conta investire 1 mld euro per risanamento
11 settembre, 16:19
(ANSAmed) LUBIANA, 11 SET - Il primo ministro sloveno, Janez Jansa, sara' domani in visita di lavoro in Irlanda dove, tra l'altro, si informera' da vicino sull'esperienza del governo di Dublino nel risanamento del settore bancario dopo il crack di alcuni anni fa, dato che molto probabilmente nei prossimi mesi anche la Slovenia sara' costretta a fronteggiare problemi di insolvenza delle sue maggiori banche. Lo rendono noto i media di Lubiana, citando l'ufficio di Jansa.
Ieri a Lussemburgo Jansa ha rassicurato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Junker che ''Lubiana ha tutto il potenziale per uscire della crisi'', senza ricorrere all'aiuto dei fondi salvastato, benche' la situazione sia ''grave''.
Il ministro dell'economia, Janez Sustercic, ha dichiarato che la Slovenia per sanare le maggiori banche, in maggioranza di proprieta' statale, investira' circa un miliardo di euro.
Alcuni esperti economici sostengono invece che lo Stato dovra' spendere molto di piu' poiche' le tre maggiori banche hanno nei loro portafogli tra i sei e gli otto miliardi di euro di prestiti da considerare inesigibili dopo il fallimento di una serie di aziende e consorzi sloveni.
Il risanamento, secondo questo scenario pessimista, costerebbe il 17 per cento dell'intero Pil annuale della Slovenia, che porterebbe il deficit fiscale a limiti insostenibili, tali da costringere il governo di Lubiana a rivolgersi per aiuti alla Ue.
Il governo ha annunciato di considerare la formazione di una cosiddetta ''banca debole'' che si addosserebbe i crediti inesigibili per mantenere la solvenza delle banche. Il problema immediato del governo in Slovenia e' la difficolta' del finanziamento delle spese e del debito pubblico poiche' dopo una serie di declassamenti da parte di tutte le agenzie di rating internazionali, gli interessi richiesti sui titoli di stato sloveni a scadenza decennale sul mercato secondario hanno raggiunto il 6,5 per cento.