Titoli di Stato area Euro SLOVENIA - Operativo titoli di stato

Notavo che comunque lo spread austriaco non sembra risentirne, nonostante la massiccia presenza di Vienna nel sistema bancario sloveno.
Peso sistemico relativamente leggero?

Vero, e di sicuro l'attenzione è oggi volta altrove - soprattutto verso la penisola iberica e, di riflesso, verso l'Italia.
Nel frattempo però un'area complessivamente vasta e rilevante dà segni d'affanno, sull'onda lunga della crisi del debito di area euro. Slo, Cro, Bul, Ung, Ucr anche se più lontana (non solo geograficamente, hanno valuta peggata all'usd ma in fase di necessaria svalutazione), Rom, Mol, sono tutti casi particolari che si inscrivono in un unico fenomeno complessivo. Non mi è chiaro quanto possano incidere realmente, di rimando, sui già noti problemi dell'eurozona, ma il bubbone, considerato integralmente, mi pare si stia ingrandendo, un pò sotto traccia.
Gli esiti, le prospettive mi sembrano molto incerte, non riesco ad inquadrarne bene le implicazioni - anche perchè dovrei cominciare ad informarmi un pò di più - mi sembrano solo, per il momento, nuove pesanti nuvole all'orizzonte.
Speriamo non promettano tempesta :lol:
 
Vero, e di sicuro l'attenzione è oggi volta altrove - soprattutto verso la penisola iberica e, di riflesso, verso l'Italia.
Nel frattempo però un'area complessivamente vasta e rilevante dà segni d'affanno, sull'onda lunga della crisi del debito di area euro. Slo, Cro, Bul, Ung, Ucr anche se più lontana (non solo geograficamente, hanno valuta peggata all'usd ma in fase di necessaria svalutazione), Rom, Mol, sono tutti casi particolari che si inscrivono in un unico fenomeno complessivo. Non mi è chiaro quanto possano incidere realmente, di rimando, sui già noti problemi dell'eurozona, ma il bubbone, considerato integralmente, mi pare si stia ingrandendo, un pò sotto traccia.
Gli esiti, le prospettive mi sembrano molto incerte, non riesco ad inquadrarne bene le implicazioni - anche perchè dovrei cominciare ad informarmi un pò di più - mi sembrano solo, per il momento, nuove pesanti nuvole all'orizzonte.
Speriamo non promettano tempesta :lol:

Preferisco il bel tempo :D.

L'altro giorno discutevo via mail di argomenti similari e, anche se andiamo un pò OT ... hai qualche idea sulla Bielorussia?
 
Preferisco il bel tempo :D.

L'altro giorno discutevo via mail di argomenti similari e, anche se andiamo un pò OT ... hai qualche idea sulla Bielorussia?

Guarda, mi era venuta in mente quando ho fatto mentalmente l'elenco dei paesi afflitti da problematiche varie, non l'ho poi messa nel post perchè, a parte le note vicende politiche, dal punto di vista strettamente economico non ne so nulla; il fatto poi che abbiano sul mercato, mi sembra, solo uno o due bond dal taglio - per me - inaffrontabile non mi ha certo invogliato ad indagare...
 
Fintanto che il focus è puntato su debito pubblico e banche,
i paesi da voi menzionati a me pare siano al riparo.
Tranne la Slovenia, appunto.
Farei poi alcuni distinguo:
I problemi di Ung, Ucr, Biel sono di natura politica (credibilità)
Cro, Rom, Mol, soffrono della crisi planetaria,
ma debito pubblico e banche non preoccupano.

Rispetto a Let, Lit, e Bul che recentemente hanno dichiarato
di volersi prendere del tempo prima di aderire all'Euro
farei anche qui alcuni distinguo:
il prendere tempo da parte di Let e Lit
nasce da una posizione di forza:
loro i conti hanno cominciato a metterli in ordine
nell'immediato dopo Leheman,
e non dopo lo scoppio del bubbone Grecia,
come il resto dei periferici è stato costretto a fare.
Let e Lit il loro litro di sangue lo hanno già versato,
mi sembra ragionevole che preferiscano vedere come si evolve la situazione.
Per quello che riguarda la Bul, credo che il loro primo ministro
ritenga a sua volta di essere in una posizione di forza,
tutta da dimostrare.
Ma anche qui debito pubblico e situazione banche
è nella norma. :)
 
Crisi: Slovenia; premier, ce la faremo senza aiuti da Ue

Jansa, certo che cittadini accetteranno riforme governo

19 settembre, 15:56



(ANSAmed) LUBIANA, 19 SET 2012 - Il primo ministro sloveno, Janez Jansa, ha affermato oggi di essere convinto che la Slovenia riuscira' a uscire dalla crisi del sistema bancario senza l'aiuto delle istituzioni internazionali, soprattutto senza un intervento del fondo salva-stati europeo e del Fondo monetario internazionale (Fmi).

''Nel caso la Slovenia fosse costretta a ricorrere ai fondi anti-crisi dell'Ue e di altre istituzioni internazionali, le condizioni per usufruire di un simile aiuto ridurrebbero il governo di Lubiana ad un ufficio contabilita' al servizio dei creditori stranieri'', ha affermato Jansa in una lunga intervista a una stazione radio.

Tale situazione, sostiene il premier sloveno, arresterebbe le possibilita' di un futuro sviluppo del Paese. ''Sono convinto che gli sloveni accetteranno le riforme strutturali proposte dal mio governo, per evitare questo scenario negativo'', ha aggiunto, indicando la riforma del sistema pensionistico e del mercato del lavoro come le due riforme chiave da mettere in atto entro la fine del 2012.

Secondo Jansa la responsabilita' per la forte crescita del debito pubblico - che ha raggiunto il 60 per cento del Pil nazionale - e che nella presente crisi dell'euro incide sugli alti tassi di interesse richiesti sulle emissioni dei titoli di stato, risiede nella politica del precedente governo guidato dal socialdemocratico Borut Pahor.

''E' vero pero' che la situazione e' molto grave anche a causa di comportamenti criminali di alcune grandi banche'', ha aggiunto, riferendosi alle analisi che indicano come circa il 12 per cento dei prestiti concessi sia ''malato'' per i molti crediti da ritenere inesigibili.
Per far fronte alla crisi dell'insolvenza delle finanze pubbliche e delle maggiori banche, lo Stato non sara' in grado di avviare un ciclo di investimenti pubblici nelle infrastrutture, e di conseguenza l'unico capitale che resta a disposizione per far ripartire l'economia e' quello privato.

''Entro la fine dell'anno il governo lanciera' un'asta internazionale per dare in concessione le autostrade slovene'', ha annunciato Jansa. (ANSAmed).
 
Slovenia, Pil in discesa nel secondo trimestre
giovedì 20 settembre 2012







Nel secondo trimestre del 2012 (aprile-giugno) si registra un ulteriore calo del PIL del 3,2% in termini nominali, rispetto allo stesso periodo del 2012, causato principalmente dalla diminuzione dei consumi (-2,7% rispetto allo stesso periodo del 2011) e degli investimenti lordi (-22,1%), che hanno influito anche nella riduzione delle importazioni slovene (-5,4%).

In calo anche l'export sloveno (-0,5%) che a seguito l'andamento della minore domanda dall'estero.

Nel primo semestre 2012 (gennaio-giugno), invece, il PIL sloveno ha registrato una decrescita dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.


Fonte: ICE
 
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Slovene banks to need up to 1 bln euros of fresh capital-finmin


LJUBLJANA, Sept 20 | Fri Sep 21, 2012 12:45am IST





(Reuters) - Slovenian banks could need up to 1 billion euros ($1.3 billion) of fresh capital to meet European requirements after their bad loans are transferred to a new state company at a discount, Finance Minister Janez Sustersic said on Thursday.

He said the government passed a law to set up a company that will take over the bad loans of local banks in exchange for state-guaranteed bonds.

Slovenian banks, most of them state-owned, are nursing some 6.4 billion euros of bad loans, about 17.5 percent of the country's gross domestic product (GDP), prompting speculation that the country might become the sixth euro zone country to seek some form of international bailout.

"Our estimate is that the maximum value of capital hikes the banks would need could be 1 billion euros," said Sustersic.

He also said the state would provide up to 4 billion euros of guarantees for bonds that banks will get in exchange for bad loans, saying such bonds would enable banks to get fresh ECB loans which would ease the credit crunch in Slovenia and boost the economy next year.

The country is suffering from the sharp fall in euro zone demand for its exports and from budget cuts that have crushed household spending.

The government's macroeconomic institute is expected to forecast on Friday a deeper GDP contraction for 2012 than the 0.9 percent it forecast in March.

The newly-established Company for the Management of Banks' Claims (DUTB) will operate until 2017.

Sustersic also said the government will on October 4 pass a budget proposal for 2013 which will cut the budget deficit to below 3 percent of GDP, mainly by reducing public sector spending, from a deficit of some 3.5 percent seen this year.


($1 = 0.7721 euros) (Reporting By Marja Novak; Editing by Ruth Pitchford)
 
Crisi: sondaggio, sloveni non escludono default ma fiduciosi

24 settembre, 19:27




(ANSAmed) LUBIANA, 24 SET - Gli sloveni non escludono che il loro Paese potrebbe fallire e a causa dell'insolvenza delle maggiori banche ed essere costretto a dichiarare il default, ma una leggera maggioranza ritiene comunque che la Slovenia riuscira' a uscire dall'attuale stretta creditizia con le proprie forze e senza dover ricorrere agli aiuti del fondo salvastati europeo. Lo mostra un sondaggio pubblicato oggi sul principale quotidiano di Lubiana, Delo.

Alla domanda se pensano sia realistico prevedere che la Slovenia possa fallire per l'impossibilita' di pagare regolarmente i propri debiti, il 57 per cento degli intervistati ha risposto in modo positivo, mentre il 38 per cento crede che questo scenario non sia verosimile.

Nonostante le previsioni per l'economia slovena o indichino una contrazione del Pil nei prossimi due anni, il 47 per cento e' dell'opinione che il Paese ce la fara' da solo a risolvere le difficolta' finanziarie, mentre il 42 per cento ritiene che sara' necessario ricorrere agli aiuti di Bruxelles. Il 53 per cento approva l'intenzione del governo conservatore di Janez Jansa si ridurre il numero degli impiegati pubblici e statali, mentre vi si oppone il 40 per cento.
 
[FONT=verdana,]n Slovenia ricette economiche e finanziarie simili a quelle applicate in Croazia[/FONT]

[FONT=verdana,]Janša: «Troppi i dipendenti statali
sono necessari licenziamenti»
[/FONT]





LUBIANA – Il premier sloveno, Janez Janša, ha confermato che il suo governo intende procedere con i licenziamenti nel settore pubblico, rilevando che i dettagli saranno resi noti tra breve tempo ossia quando si sapranno le direttrici di rotta della Finanziaria per l’anno prossimo.

“Anche nel settore pubblico saranno necessari interventi. Solitamente, di malavoglia faccio paragoni con la Croazia, ma anche il suo governo pianifica la riduzione degli impiegati in un settore che conta 170mila dipendenti su 4,5 milioni di abitanti e che è minore del nostro”, ha dichiarato il primo ministro sloveno.

POSTI DI LAVORO


Janša ha spiegato pure che nel settore pubblico, anche negli ultimi tre anni di crisi economica, sono stati aperti nuovi posti di lavoro, per cui il numero di dipendenti è arrivato a 160mila persone, il che è un numero eccessivo per l’attuale prodotto interno lordo. In primo luogo, tenendo conto del fatto che, allo stesso tempo, nel settore economico sono andati persi 150mila posti di lavoro.
Alla domanda su quando la Slovenia possa attendersi una ripresa dell’economia, Janez Janša ha spiegato che le più recenti valutazioni dell’Ufficio governativo per le analisi macroeconomiche, parlano di una flessione del PIL del due per cento nel 2012 e dell’1,4 per cento l’anno prossimo: si tratta di valutazioni che sono realistiche.

CRESCITA ECONOMICA


Una crescita economica, secondo il premier, potrebbe essere possibile nel 2014, a condizione che si arrivi alla stabilizzazione delle finanze pubbliche e all’attuazione delle riforme strutturali che il Parlamento dovrebbe approvare entro la fine dell’anno in corso e realizzare il prossimo anno.
In merito alla possibilità che la Slovenia possa nuovamente indebitarsi sul mercato finanziario internazionale a condizioni favorevoli, ovvero mantenere o anche elevare il rating creditizio, il premier ha precisato che a decidere, la settimana prossima, sarà il Parlamento.

Janša ha confermato che il suo governo intende vendere parte dei beni statali per rimpinguare il bilancio. Ha sottolineato che non si vende solamente per vendere, ma per incentivare gli investitori stranieri. “Venderemo ciò che è vendibile, cioè quelle azioni statali che possono attirare il capitale straniero”, ha concluso Janez Janša.




(La Voce del popolo - Fiume)
 
Slovenia Seen Passing Bank Stability Plan, Finance Minister Says


By Boris Cerni - Sep 27, 2012 1:01 PM GMT+0200







Slovenian lawmakers will probably adopt legislation to stabilize the euro region nation's banking industry as it struggles with a surge in bad loans, Finance Minister Janez Sustersic said.

I expect the legislation to be adopted and I think it's urgent we do so, Sustersic told reporters in Ljubljana today. A possible delay in adopting the plan would be time lost, Sustersic said today at the Finance Committee meeting in parliament in the capital Ljubljana, according to state-owned STA newswire.

Central bank Governor Marko Kranjec said at the same meeting that Slovenia shouldn't rush with the legislation to create a so called bad bank, STA reported. Lawmakers will vote on the recapitalization plan tomorrow, part of an overhaul effort the government of Prime Minister Janez Jansa is working on to avoid seeking an international bailout package.

The government will guarantee as much as 4 billion euros ($5.2 billion) for the agency that will manage lenders bad assets and inject as much as 1 billion euros into ailing banks like Nova Ljubljanska Banka d.d. and Nova Kreditna Banka (KBMR) Maribor d.d., Sustersic has said.

Bad loans at Slovenian banks amount to 6 billion euros, Sustersic said today, according to STA newswire.



To contact the reporter on this story: Boris Cerni in Ljubljana at [email protected]
 
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