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Perquisiti dalla polizia gli uffici e le abitazioni
del sindaco di Lubiana e dei suoi figli[/FONT]
[FONT=verdana,]Zoran Jankovich nel mirino degli inquirenti[/FONT]
[FONT=verdana,]Al centro dell'inchiesta, preparata con cura per mesi,
c'è la costruzione dello stadio di Stoice[/FONT]
LUBIANA - Oltre 120 di agenti di polizia e della criminalpol hanno avviato ieri a Lubiana una vasta indagine contro il sindaco della capitale slovena, Zoran Jankovich, i suoi figli Jure e Damijan, ed alcuni loro stretti collaboratori. In mattinata gli inquirenti hanno perquisito 23 siti, tra cui le abitazioni degli indagati, la sede del Municipio e delle aziende che sarebbero implicate nella vicenda.
RICICLAGGIO DI DENARO E TRUFFA
I reati ipotizzati dai magistrati, che hanno ordinato i controlli, sono di abuso in atti d'ufficio, riciclaggio di denaro sporco, truffa e distruzione di materiale, per i quali si rischia una pena fino a otto anni di carcere. Al centro dell'inchiesta, preparata con grande attenzione per mesi, sarebbe la costruzione dello stadio di Stojice con l'annesso centro commerciale, non ancora completato. Non per niente sono stati perquisiti dagli investigatori anche gli uffici della società che ha costruito il complesso polisportivo, realizzato anche con fondi europei. Rober repinko, dell'Ufficio nazionale di investigazione, ha spiegato che gli agenti stanno operando in collaborazione con l'amministrazione tributaria, la commissione anticorruzione e l'ufficio contro il riciclaggio di denaro.
MEZZI DIROTTATI SU CONTI PRIVATI?
Esisterebbe il sospetto che le ditte edili impegnate nei lavori di costruzione dello stadio di Stojice abbiano dirottato parte dei mezzi destinati al progetto sui conti correnti della famiglia Jankovich. La cifra complessiva in questione sarebbe pari a 10 milioni di euro. Il sindaco e capo dell'opposizione in Slovenia aveva più volte auspicato l'intervento della polizia e della Procura della Repubblica per fugare qualsiasi dubbio sulla gestione dei mezzi pubblici da parte della sua amministrazione. Ieri, pertanto, non ha tradito eccessiva sorpresa per l'arrivo della polizia.
CONSEGNATA LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA
Non è stato trattenuto in stato di fermo, ma ha consegnato spontaneamente tutta la documentazione richiesta sia a casa sia in ufficio, dove i controlli si sono conclusi nel primo pomeriggio. Il sindaco in serata ha regolarmente svolto le sue mansioni in alcune manifestazioni pubbliche.
La vicenda ha ovviamente risvolti politici, poiché Jankovich è il leader di Slovenia positiva (PS), principale forza politica slovena e dell'opposizione di centrosinistra. L'intervento delle forze dell'ordine è avvenuto proprio mentre in Parlamento vengono discusse e approvate importanti riforme del sistema economico nazionale, pesantemente criticate da PS, che denuncia il rischio di nuove privatizzazioni selvagge ai danni delle ultime aziende controllate dallo Stato.
UNA COINCIDENZA PERLOMENO STRANA
Il capogruppo del partito alla Camera di Stato del Parlamento di Lubiana, Jani Möderndorfer, ha lasciato intendere che la coincidenza è perlomeno strana, ma ha subito aggiunto di avere piena fiducia nello stato di diritto, nonché nella correttezza di polizia e magistratura. Del resto, ha fatto capire Möderndorfer, i fatti attuali sono una cosa che ci si aspettava. Come dire, era nell'ordine delle cose che ci sarebbero stati gli interrogatori.
«HO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA»
Ho fiducia nella giustizia e negli altri organi dello Stato. Lo ha dichiarato il sindaco di Lubiana, Zoran Jankovich, dopo l'incontro ravvicinato con la polizia. Non desidero fare speculazioni sui possibili retroscena dell'inchiesta, affinché nessuno possa dire che io voglia nascondermi dietro alla politica, ha detto Jankovich, aggiungendo che gli agenti che hanno eseguito le perquisizioni della sua casa e del suo ufficio al Palazzo municipale si sono comportati correttamente. Ha confermato che l'inchiesta che lo vede coinvolto è collegata al progetto del centro sportivo di Stojice, un'opera finanziata ricorrendo al modello della partnership pubblico-privata tra il Comune di Lubiana e la società Grep. Sulla vicenda è intervenuto pure il presidente della Repubblica di Slovenia, Danilo Türk. Il Capo dello Stato ha detto di attendersi che la polizia e gli altri organi dello Stato adempiano ai propri compiti rispettando le rispettive competenze e che tutti i cittadini siano trattati in egual modo dinanzi alla legge.
Gianni Katonar
(La voce del Popolo - Fiume)