Salve a tutti,
intervengo nella discussione per proporre, ancora una volta, l'analisi che Cristian 2008 ha fatto il 28/3 perché anche alla luce delle decisioni dell'ecofin, la ritengo veramente lucidissima ed inattacabile!
Allora, bisogna cercare di non far confusione fra investitori, creditori e debitori.
Investitore è uno che ha dei risparmi e decide come allocarli, quindi in quest'ottica non c'è differenza fra l'investitore che acquista azioni o obbligazioni, case o quadri.
L'investitore che compra delle azioni diventa un
SOCIO dell'azienda ed è ovvio che in caso di rovescio economico il suo investimento sia a rischio. Del resto non è che se uno ha acquistato azioni a 10 e a seguito di prospettive negative se le ritrova a 1 come accaduto a tanti titoli bancari sia tanto diverso che tirarlo a zero ope legis
L'investitore che compra obbligazioni (incluse le subordinate) o chi deposita soldi su un conto corrente è un
CREDITORE dell'emittente (che quindi diventa
DEBITORE dell'investitore).
La normalità è che il debitore non possa non onorare il suo debito senza fallire e, in caso di fallimento, le procedure legali stabiliscono i diversi ordini di priorità dei creditori.
Qui si vorrebbe far passare una cosa ben strana: che in caso di non precisate "difficoltà" il debitore si vede abbuonati i propri debiti azzerando i diritti dei creditori secondo una scaletta gerarchica a imitazione delle procedure fallimentari.
Mi pare evidente che una volta messo a test, questo sistema incentiverà la corsona agli sportelloni (sempre pensando che la corsina agli sportellini sia evitata dalla garanzia fino a 100k euro) dato che i grandi depositors non vorranno di certo stare lì ad aspettare che si comincino a fare conti dove arriva l'8% o il 20% dei passivi e al primo segno di difficoltà se la daranno a gambe levate facendo una specie di bancarotta preferenziale legale ai danni degli obbligazionisti che invece non possono "scappare".
In ogni caso (ma non mi stupisco più di niente) queste regole dovrebbero valere solo per le obbligazioni di futura emissione dato che nei prospetti attuali il pari passu con i depositi è esplicito e un riarrangiamento delle seniority per legge viola i diritti di proprietà degli obbligazionisti.
Sempre in ogni caso mi pare evidente che questa sia l'ennesima fregatura prociclica in cui l'italia va a cacciarsi. I paesi del nord si sono salvati e nazionalizzati tutte le loro banche. Adesso che sono "a posto" mi pare ovvio che un paese in crisi avrà anche delle sofferenze bancarie in aumento, la qual cosa rende meno sicura la banca, che avrà in virtù di queste brillanti regole la necessità di finanziarsi a tassi più alti per compensare il rischio, e quindi se deve finanziarsi a tassi più alti concederà credito meno conveniente, aggravando la difficoltà economica del paese... finché... tutti non portano soldi in germania o nelle belle bancone nazionalizzate olandesi.
Sempre sempre in ogni caso va notato che la modalità SNS che prevede lo strumento dell'ESPROPRIO DISCREZIONALE non è stata presa in considerazione nemmeno da questi pazzi dell'UE ed è qui che dobbiamo farli a pezzi.