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“Ho appreso con rammarico della sua decisione di cancellare il concerto della pianista ucraina Valentina Lisitsa.

Dico con rammarico per le motivazioni che hanno portato a prendere questa decisione.

Non mi risulta che la pianista dovesse tenere un comizio politico
ma un concerto musicale che è la lingua universale di pace come lo è l’arte in generale”
 
Sarà un caso.....

GENOVA, 17 GEN -
Il sindaco di Lerici (La Spezia) Leonardo Paoletti e il suo vice Marco Russo
sono stati condannati a dieci mesi di carcere ciascuno
per non essere intervenuti nonostante fossero a conoscenza della pericolosità del cancello
che il 27 aprile 2019 travolse e uccise la piccola Bianca Tonelli,
una bimba di appena 3 anni che si trovava con il nonno nel parco giochi del frazione Pugliola.
 
Si incentiveranno soluzioni con veicoli a basso impatto ambientale,
favorendo l’utilizzo di mezzi elettrici come monopattini ........
 
A Bruxelles è iniziato il conto alla rovescia per l’approvazione della direttiva sulle case Green.

Le nuove regole europee puntano alla neutralità energetica della Ue entro il 2050
e al 55% della riduzione delle emissioni entro il 2030.

Quindi, tutti gli immobili che si trovano in classe G e F
dovranno passare entro il 2030 almeno alla classe E
ed entro il 2033 alla classe D
.

I rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione si sono riuniti per arrivare ad una mediazione
in merito alla revisione della Energy performance of buildings directive (Epbd).

Ma che cosa succederà adesso?

I paesi europei dovranno adeguare le abitazioni​

per arrivare alle classi energetiche indicate entro le date del 2030 e del 2033​

e per farlo serviranno degli adeguamenti,​

come il miglioramento di infissi, cappotti termici, pannelli solari per raggiungere gli standard.​


Lo scorso marzo, la plenaria dell’Europarlamento si era espressa in merito alla direttiva sulle case Green,
ma adesso serve un accordo e per questo i rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione
si sono riuniti per arrivare a una mediazione.


Non è chiaro se si potrà arrivare ad un accordo in tempi brevi.
Ma ci sono alcuni punti ancora scottanti da chiarire,
come l’articolo 9, in cui si fa riferimento alla data del 2030
per arrivare alla classe energetica minima degli edifici che il testo fissa nella classe “E”
e nel 2033 nella classe D.

L’Italia aveva mostrato la sua contrarietà, considerando che nel nostro paese una larga fetta di immobili
si trova ancora in classe G e i nuovi target di efficienza graveranno sugli Stati Membri.

Il secondo punto critico, è quello che fa riferimento all’articolo 16 che riguarda la revisione della classe energetica.



 
Ogni paese membro infatti ha una propria classificazione e si dovrebbe quindi definire un sistema unico.

Ciò significa che ogni Stato dovrebbe rifare la classificazione energetica
e l’Italia dovrebbe riqualificare 1,8 milioni di edifici.

Nell’incontro, si prevede anche un focus sulle ispezioni.

In pratica, si prevedono delle ispezioni periodiche agli impianti di riscaldamento e condizionamento,
chi effettua verifiche e chi rilascia le certificazioni.


Alcuni punti, inoltre, sono da chiarire.

Basti pensare alle tempistiche per la realizzazione della riqualificazione, che in Italia sono davvero strette.

Senza contare il costo della riqualificazione che andrebbe a gravare sugli Stati Membri
e la svalutazione delle case qualora non si effettuino i lavori di efficientamento.

C’è anche il punto legato a quali caldaie permettere e quali tipi di sistemi ibridi.

Il relatore della proposta del Parlamento europeo, Ciaran Cuffe ha dichiarato:​


« Voglio raggiungere un accordo prima possibile,​

così da poter offrire i benefici di una maggiore efficienza energetica​

a famiglie e imprese senza ritardi»​


Gli incontri successivi riguardano proprio i passaggi dedicati​

alle prestazioni energetiche degli edifici ma non è ancora stata decisa una data.​


Insomma, l’iter sembra ancora lungo​

ma la Ue ha tutta l’intenzione di portare avanti l’obiettivo delle case green.​

 
Eccolo qui. Il cervello.

Ciarán Cuffe is an Irish politician serves as a Member of the European Parliament from Ireland
for the Dublin constituency since July 2019.

He is a member of the Green Party, part of the European Green Party.

(In pratica i Radical chic di sinistra)
 
Si mangiano.....il potere logora...chi non ce l'ha.

Il Pd adesso è una vera e propria polveriera:
il partito si è spaccato anche sul ridimensionamento del ruolo di Piero De Luca,
rimosso da vice capogruppo dei dem alla Camera.

Il governatore De Luca non ha certo lesinato nei commenti contro la nuova leader dem
parlando di uno stravolgimento del Pd come del resto hanno fatto (e continuano a fare) parecchi dirigenti dem.

E così nelle ultime ore sta letteralmente facendo il giro dei social uno sfogo, piuttosto criptico, del governatore della Campania.

Poche righe che però hanno scatenato un vero e proprio terremoto politico:

"In politica, come nella vita,
non c’è nulla di più volgare dei radical-chic senza chic".

Il Pd a quanto pare è già a un passo dall'implosione.

Poi De Luca avrebbe rincarato la dose:

"In questa stanza sono vietate le brutte parole" rispondendo da palazzo Santa Lucia
ai giornalisti che gli chiedevano se avesse pensato di invitare la segretaria dem Elly Schlein al premio Troisi,
appena presentato in conferenza stampa nel palazzo della Regione.
 
Viene rimarcato quanto già scritto :

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GLI ULTIMI TORTURATI E UMILIATI DA CINQUE POLIZIOTTI A VERONA.
E L'ESTREMA DESTRA, MINIMIZZANDO, PROVA A INTIMIDIRE I MAGISTRATI
“Mi hanno usato come straccio per pulire l’urina”, racconta un uomo romeno Nicolae Daju, dopo che lo hanno costretto a urinare sul pavimento.
Un agente diceva: “Ho messo ‘al suo posto’ una persona fermata dandogli due schiaffi”.
Un altro si vantava con la fidanzata, fra risate e commenti divertiti, del pestaggio di una delle vittime.
E ancora altri: “Che pigna che gli ho dato”, “ Ho detto vabbè, oggi le devi prendere anche da me!”, “Gli ho fatto una presa io, gli ho calciato fuori e poi l’abbiamo portato dentro insieme, no, e vabbè gli abbiano tirato due, tre schiaffi a testa, no, ma così, giusto per!”, “Stai zitto, altrimenti entro dentro e vedi cosa ti faccio”.
“Ti spruzzo nel culo!”, intende lo spray al peperoncino; un altro lo spruzza negli occhi a una vittima.
Schiaffi tanto vigorosi da far perdere i sensi a più di uno.
“Amara constatazione è quella per la quale i soprusi, le vessazioni e le prevaricazioni poste in essere dagli indagati risultano aver coinvolto, in misura pressoché esclusiva, soggetti di nazionalità straniera, senza fissa dimora, ovvero affetti da gravi dipendenze da alcool o stupefacenti, dunque soggetti particolarmente 'deboli'".
Sono le indignate e incredule parole della giudice per le indagini preliminari Livia Magri, che, dopo otto mesi di indagini, ha emesso l'ordinanza di arresto di cinque poliziotti della questura di Verona accusati di atti di violenza e tortura, falso, omissioni di atti d'ufficio, peculato e abusi.
“Calci e pugni fino allo svenimento, giochi sadici, spray al peperoncino negli occhi e poi insulti e risate, commenti sprezzanti alla luce del sole nella sicurezza di una completa impunità, mentre nei documenti ufficiali il comportamento dei tutori dell’ordine appariva irreprensibile. Ai domiciliari quattro agenti e un ispettore della squadra Volanti. Indagini aperte su impulso della stessa Questura scaligera. Altro personale rimosso per non aver denunciato i colleghi né impedito gli abusi”, scrive ‘Il Manifesto’.
Soprusi perpetrati tra luglio 2022 e marzo 2023.
È da osservare che il Questore di Verona Roberto Massucci aveva disposto l’allontanamento anche di altri dipendenti dell’autorità di pubblica sicurezza che, pur non avendo compiuto le violenze, “si presume possano non aver impedito o comunque non aver denunciato i presunti abusi commessi dai colleghi”.
L’indagine “non è nata da pressioni dell’opinione pubblica o da filmati postati in rete. Un segnale positivo sulla presenza di un sistema che anche dall’interno consente di intercettare (e non nascondere) episodi di derive illegali”, opportunamente sottolineano gli investigatori.
Immigrati, tossicodipendenti e senzatetto, neanche a dirlo.
Torture e odio razziale.
Come non concordare con la giudice Livia Magri?!
“È innegabile che tutti gli indagati, con le condotte sopra descritte abbiano tradito la propria funzione, comprimendo i diritti e le libertà di soggetti sottoposti alla loro autorità offendendone la stessa dignità di persone, creando essi stessi disordine e compromettendo la pubblica sicurezza, commettendo reati piuttosto che prevenirli, in ciò evidentemente profittando della qualifica ricoperta, anche compiendo falsi ideologici in atti pubblici con preoccupante disinvoltura”.
Nonostante l'evidenza, l'estrema destra...
La Russa si precipira ad augurarsi che i poliziotti possano "dimostrare la loro innocenza".
Dà per certo che le accuse siano infondate, dunque.
È la strategia dell’estrema destra: ricorderemo i fatti del G8 a Genova, quando fu ucciso Carlo Giuliani.
Poi a Ferrara con l’assassinio di Federico Aldrovandi.
E le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, di Torino e Piacenza.
Giusto per citare i più noti…
La morte di Stefano Cucchi, per mano di agenti in carcere.
Anche allora, ben 13 anni fa, La Russa da Ministro della Difesa disse che era certo dell’onorabilità dei carabinieri, che fortunatamente sono stati poi condannati.
Una parola di sdegno no: parola che sorge alla bocca di chi abbia un pur minimo senso di umanità.
La destra, l’estrema destra, che vuole invece abolire la legge contro la tortura e non intende introdurre, come nei maggiori paesi civili, i numeri identificativi e le bodycam.
Infatti, la proposta di Legge della senatrice Ilaria Cucchi dorme sonni tranquilli!
#torture

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