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Dai su ragazzi obbedite che fa caldo…dai su fatelo per il prossimo…usate gel e mascherine…tanto ci siete abituati a seguire le indicazioni scientifiche no?!?… :consolare:



io non ho ancora capito nelle trasmissioni come facciano a stare in giacca e cravatta seguendo le raccomandazioni fornite dal buon Drago che diceva di non usare il clima e/o di usarlo in modo limitato.
Della serie nella tua casa privata seguendo i loro consigli devi :
1) morire di caldo d'estate non usando il clima;
2) ridurre il riscaldamento invernale a 17/18 gradi...

ma loro poi fan quel che gli pare.
 
io non ho ancora capito nelle trasmissioni come facciano a stare in giacca e cravatta seguendo le raccomandazioni fornite dal buon Drago che diceva di non usare il clima e/o di usarlo in modo limitato.
Della serie nella tua casa privata seguendo i loro consigli devi :
1) morire di caldo d'estate non usando il clima;
2) ridurre il riscaldamento invernale a 17/18 gradi...

ma loro poi fan quel che gli pare.


Quelli che dici tu, come quelli che intendo io…è tutta gente che parla al vento, scrive ad cazzum e poi sparisce, nel nulla, com’è ovvio che sia.
 
Brava Samir.

Quella della "temperatura del suolo" è la stronzata megagalactica univerale
per incutere nuovamente terrore nelle menti labili, in coloro che non conoscono,
in coloro che non percepiscono la realtà,
in pratica "quelli che camminano con il telefonino in mano".
 
Cambio completamente argomento.

La scorsa settimana un lupo è stato immortalato su un versante montano,
ma nei pressi dell'abitato del Comune, NEL Comune di Lecco, non in collina o montagna
e neppure in Valtellina. A Lecco. Altezza media 230 sul livello del mare.
Il lupo avvistato era a circa 400 metri slm.

In Valtellina, invece :

I rappresentanti dei Comitati spontanei
hanno portato giovedì scorso all’attenzione della Commissione speciale sui grandi predatori del Consiglio regionale
la difficile situazione determinata dalla crescente presenza dei lupi in provincia di Sondrio.


Il giorno dopo si aveva notizia di nuove predazioni nel Parco
e ieri è stato consegnato un verbale con la sanzione per “pascolo vagante”
all’allevatore che ha promosso in Alta Valtellina la raccolta firme
per la tutela delle persone e degli animali dai lupi.


La notte tra giovedì e venerdì scorso, presso l'agriturismo Ables di Santa Caterina (agriturismo con alloggio),
a distanza di soli 150 m dai fabbricati, una capra è stata sbranata e ridotta nelle condizioni che appaiono dalle foto.
(che ometto).

È stata denunciata la predazione e venerdì erano sul posto le guardie per gli accertamenti.
Evidentemente si è trattato del ”lavoro” di più lupi.

Qualche giorno fa, nello stesso posto, era stata uccisa e divorata un altro capo dell'agriturismo.

Questo episodio, che conferma la presenza dei lupi nell’area del parco dello Stelvio,

segue di pochi giorni l’annuncio da parte della vigilanza (cc forestali)
di sanzioni agli allevatori che non custodiscono in modo continuativo il loro bestiame.


Un annuncio preceduto, poco meno di un mese fa, da comunicazioni “irrituali” da parte del Parco
(tramite messaggi whatsapp agli allevatori), in cui si citavano articoli del codice penale
da applicare a coloro che “si ostinano” a tenere le capre e le pecore al pascolo
senza essere presente costantemente o senza chiuderle nelle reti
(che in alta montagna non possono consentire di pascolare ma al massimo possono essere utilizzate per la protezione notturna).
 
Alla richiesta al Parco di chiarimenti su queste comunicazioni da parte di Mario Pighetti
(Coordinatore dei Comitati della provincia di Sondrio) non si è avuta risposta.

Bisogna sapere che, sin da questa primavera,
gli allevatori chiedevano di essere aiutati a poter custodire i propri animali
(consentendo l'accesso con le moto ai pascoli, riattando le baite, adducendo l'acqua per le esigenze minime dei pastori).

Ma il Parco dello Stelvio aveva risposto picche.

Per la "prevenzione" (delle predazioni da parte dei lupi)
il Parco dello Stelvio può mettere a disposizione solo due reti elettrificate per allevatore
(insufficienti a proteggere un gregge medio).

Questo lo “sforzo” del progetto Life Wolf Alps, (Progetto LIFE 18 NAT/IT/000972 WOLFALPS EU)
un progetto che spende milioni per la comunicazione
mentre per la “prevenzione” (ACTION A2, che vede Ersaf e Parco dello Stelvio operare con gli ambientalisti dell’Associazione Eliante)
ci sono briciole.

Come se non bastasse, dopo aver pesantemente raccomandata l'adozione di cani da guardiania,
il Parco, dopo le prime lamentele da parte di turisti e rifugisti, ha indotto a riportarseli a casa.



Invece di aiutare alla prevenzione degli attacchi
si preferisce forse far sparire gli animali dai pascoli a colpi di sanzioni per evitare
che il lupo venga colpevolizzato,
che gli allevatori si lamentino o pensino di torcergli un pelo.


Tutte queste circostanze sono state fatte presenti giovedì 13 alla Commissione grandi predatori del Consiglio regionale dai Comitati.
 
Cosa pensare?

Ci si domanda se la “soluzione” al problema del lupo che pare venire avanti
(consistente nel far sparire le capre e le pecore, usare metodi repressivi e non aiutare sul serio gli allevatori),
veda d’accordo le amministrazioni comunali, la comunità montana, il consorzio di gestione del Parco, la Regione Lombardia

o se essi intendano dissociarsi dalla linea che parrebbe essere quella adottata dal Parco, dall’Ersaf, dalla Polizia Provinciale,
linea ispirata palesemente dalla parte animal-ambientalista,
al di fuori di ogni principio di democrazia e di autogoverno locale.

Per quanto riguarda la Regione il confronto è stato aperto e si è registrata la disponibilità,
anche da parte della consigliera valchiavennasca Snider, presente all’audizione di giovedì,
ad ascoltare le istanze degli allevatori e dei cittadini preoccupati della crescente presenza dei lupi sulle nostre montagne.


Per gli altri enti sarebbe auspicabile una presa di posizione.

RICORDATEVI QUANTO VI SCRIVO.

GLI ALLEVATORI TENGONO PULITI I VERSANTI MONTANI.
 

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