Val
Torniamo alla LIRA
Spagna, pronto l’inciucio popolari-socialisti
Il PP e il PSOE risultano agli antipodi in campo economico
e hanno visioni radicalmente diverse in politica interna e nei temi sociali.
Un’incompatibilità destinata a rimanere tale.
Ma che non ferma un inciucio di proporzioni storiche.
Alberto Núñez Feijóo ha invitato Pedro Sánchez
a sostenere un governo dalla durata di due anni
e a sottoscrivere un programma basato su “sei punti di Stato”:
rigenerazione democratica,
stato sociale,
risanamento economico,
un patto per le famiglie,
un patto nazionale e
uno locale sull’acqua.
È facile immaginare la delusione degli otto milioni di spagnoli
che vedevano nel PP un argine al sánchismo.
Il retrofront dei popolari è sotto gli occhi di tutti:
Feijóo ha sparato a pallettoni contro il premier socialista
per un’intera campagna elettorale, ma adesso lo implora
di formare un gabinetto di larghe intese.
Lo stesso Sánchez appare scettico al riguardo.
Ora si capisce perché il PP sia stato rinominato PSOE azul, cioè PSOE azzurro.
Un partito senza anima, indistinguibile dai socialisti e subalterno alla sinistra.