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Ma chi comanda?

L’autorità del nostro paese o quella degli ospiti?

Partiamo dal presupposto che, se riguardano questioni di sicurezza nazionale,
le leggi civili possono essere ignorate: di norma, comunque, nelle basi valgono le leggi italiane.

Un esempio che può aiutarvi a capire meglio è quello che riguarda le armi atomiche:
essendo l’Italia parte della NATO, che è un’alleanza difensiva,
queste possono essere utilizzate se un qualsiasi paese affiliato viene attaccato.

Quindi se un paese X appartenente all’Alleanza venisse attaccato
e per difenderlo ci fosse bisogno di un’arma atomica presente in una delle basi statunitensi in Italia,
la NATO non dovrebbe passare per il governo italiano bensì solo per il Consiglio dell'Alleanza Atlantica.

Abbiamo poi visto che la presenza militare nel nostro paese risale a decenni fa:

Qual è allora lo scopo odierno delle basi presenti?
 
RICORDATE CHE LA NATO - DICONO - SIA STATA CREATA PER DIFENDERE.

Ci sono nuovi venti di guerra che cominciano a soffiare nel Vecchio Continente.

Si tratta ovviamente delle fortissime tensioni che, negli ultimi mesi, si stanno registrando tra Kosovo e Serbia.

IL KOSOVO FA PARTE DELLA NATO ?

N O N O N O N O
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L’attenzione occidentale è ritornata sulla questione dopo l’allarme lanciato dalla Casa Bianca,
secondo la quale Belgrado starebbe ammassando truppe al confine come mai aveva fatto in precedenza.

L’Alleanza Atlantica ha optato per un invio di più truppe a sostegno della missione Kfor in Kosovo
“per far fronte alla situazione attuale”, dopo aver già rafforzato la sua presenza lo scorso maggio.

A rafforzare il contingente Nato potrebbero essere, “se necessari”, i militari britannici:
la Difesa di Londra ha messo a disposizione della Kfor un battaglione tra i 500 e i 650 soldati.

Ad annunciare il nuovo intervento dell’Alleanza Atlantica è stato John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale
 
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Predicano, ma razzolano male

Palmiro Togliatti, Segretario nazionale del Partito Comunista Italiano.

Sposato con Rita Montagnana, esponente della resistenza e membro del Parlamento Italiano,
si innamorò perdutamente di Nilde Jotti, di 27 anni più giovane di lui,
allora semplice Consigliere del Comune di Reggio Emilia.
A 26 anni, il Leader del PCI, subito dopo la guerra, la candidò a membro dell’Assemblea Costituente
ed insieme alla moglie, la impose nella importantissima commissione dei 75,
incaricata di stendere il testo della Costituzione Italiana, la nostra attuale cosiddetta “Carta”.

Il loro amore si consumava segretamente in una modesta mansarda del Palazzo di via Botteghe Oscure, sede del PCI.
Soltanto dopo l’attentato subito da Togliatti nel 1948, la relazione divenne di pubblico dominio,
creando uno scandalo maggiore al di dentro, piuttosto che al di fuori del mondo comunista.
Morto il compagno, le indubbie doti di Nilde Jotti, le permisero di raggiungere cariche istituzionali importanti,
fino alla Presidenza di Montecitorio, tenuta ininterrottamente per tredici anni.

L’esempio del Leader comunista, ha fatto però scuola, ben prima del caso Fascina.


Tutti ricordano il caso di Piero Fassino e del sostegno dato quale segretario dei DS
e da autorevole rappresentante del PD sia alla moglie, Anna Maria Serafini, che alla prediletta Marina Sereni,
entrambe presenti in Parlamento e ricoprenti spesso cariche di Governo.
Tutti e tre hanno seduto spesso insieme sugli scranni del Parlamento Italiano.

Venendo all’oggi, si è distinto il caso di un fervido militante cattolico, in politica con il PD, Dario Franceschini.
Divorziato dalla prima moglie, da cui ha avuto due figlie, si innamora di Michela Di Biase,
di ventidue anni più giovane e la accompagna, dalla sua posizione di alto maggiorente del Partito,
in tutta la sua carriera politica, fino a farle raggiungere all’età di 42 anni il Parlamento, dove oggi i due coniugi siedono insieme.

Il caso più eclatante però è senz’altro quello di Nicola Fratoianni, Leader di “Sinistra Italiana”,
con quell’aria da lupo mannaro, grande fustigatore dei costumi, in nome della pubblica moralità.
Sposato con Elisabetta Piccolotti, secondo l’ampio racconto dei media,
avrebbe addirittura condizionato nelle elezioni del 2022,
l’ingresso della sua piccola forza politica nella coalizione di centro sinistra,
anche mediante l’assegnazione di un seggio sicuro alla moglie.
La signora si trova ora regolarmente eletta, all’età di 40 anni, in Parlamento,
catapultata dalla sua Foligno, nel lontano collegio pugliese, dove nessuno la conosceva.

La coppia oggi può contare così di un doppio introito mensile, per alcune decine di migliaia di euro,
una decorosa base per il sostentamento di una famigliola di tre persone
e permette loro soprattutto una sufficiente serenità,
nell’affrontare le battaglie a favore degli esclusi, degli emarginati e degli immigrati.


Casi del genere ce ne sono stati e ce ne sono più d’uno nel nostro Parlamento.


Purtroppo si concentrano spesso in politici che ci parlano ossessivamente di etica e di giustizia
ma che, nell’applicazione pratica che li riguarda,
confondono spesso queste encomiabili teorie, soltanto con l’arroganza del potere.
 
Mi permetto di dire ancora, che arrivati ad una certa età,
è meglio ritirarsi a vita privata, piuttosto che proferire
coglionatemegagalactiche.
Controlla prima la ricchezza dei paesi da dove arrivano.

“Oggi si accoglie chi è perseguitato da un regime
e si respinge chi è perseguitato dalla fame:
questo è inammissibile sul piano dei diritti umani.
L’Europa deve uscire da un grande equivoco
e riconoscere finalmente lo status di rifugiato economico”.

“Perché l’Europa non riconosce lo status di rifugiato economico,
assumendosi la stessa Europa la responsabilità di fissarne i presupposti?”
 
Desta sconcerto leggere sentenze come quella del tribunale di Roma,
resa oggi nota dai media,
che ha assolto un trentunenne che deteneva una quantità di Gbl,
la c.d. ‘droga dello stupro’, sufficiente per ricavarne 2.622 dosi
,

con la motivazione che l’imputato ne avrebbe fatto uso per affrontare i suoi problemi psichici.

Un approccio serio e scientifico suggerisce che i problemi psichici, e non solo quelli,
con l’uso di stupefacenti, peggiorano, oltre a produrre danni verso altri, incolpevoli.

Un approccio serio e scientifico è richiesto a tutti, a cominciare dai giudici.
 
“Giudici bocciano il decreto migranti”: in realtà è una sola.

Ma la cosa è comunque pazzesca:
stiamo parando di tunisini già espulsi in precedenza ed uno pregiudicato per furto.

Madddai, ma quale diritti e diritti.

E quel genio di Amato, dopo le questioni di Ustica,
oggi un’altra doppietta sempre su Rep per dire che è necessario lo status di rifugiato anche per fame e carestia.

Ma dove vive?

Scholz contro la sua ministra degli Esteri.

Saviano è sempre peggio: gli scafisti, dice in un’intervista alla Stampa,
vengono presentati come criminali spregiudicati e come dovrebbero essere presentati ?

Per il Fatto, il governo scrive le leggi con i piedi.

Alla convention dei magistrati di Area i leader politici.

Ancora polemiche sulla Nadef e per Rep non ci sarebbero le coperture virtuali.

Fantastica la cosa del complotto, lo agitano le sinistre, dicono che i mercati ci faranno fuori,
e quando la Meloni ci scherza sopra, arriva la contraerea di Annunziata&co
a dire che dal destra frigna e si inventa complotti inesistenti.

Landini si fa intervistare dal giornale della Fiat… e non parla della Fiat.
 
Sinistronzi si attaccano a quello che possono ....

"Motivazioni incredibili

"le caratteristiche fisiche del migrante,
che i cercatori d'oro in Tunisia considerano favorevoli allo svolgimento della loro attività"

rimette in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione,

dichiarando unilateralmente la Tunisia Paese non sicuro (compito che non spetta alla magistratura)
e scagliandosi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto".
 

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