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Riusciranno a sopravvivere i poveri sinistronzi radicaz chic ?
L’astro si è spento.
L’icona della sinistra progressista,
il deputato con la galosche sporche di fango,
amico dei poveri diseredati, non brilla più.
Dopo l’indagine della magistratura e l’arresto della moglie Liliane Murekatete
e la suocera Marie Therese Mukamitsindo, Souma può essere abbandonato al suo destino.
Ma, prima che i giudici ficcassero il naso nella cooperativa Karibu
gestita dalla sua famiglia (scoprendo un vergognoso business ai danni dei lavoratori),
è stato coccolato, premiato osannato, portato sul podio dalla stampa che conta
e dai politici di sinistra.
Foto, selfie, microfoni per evangelizzare il mondo.
La coop di famiglia è spacciata come un fulgido esempio di solidarietà.
La suocera, da ieri in manette, viene premiata nel 2018 da Laura Boldrini
La decelerazione degli ultimi mesi è stata, soprattutto in Germania e Italia, assai consistente, forse anche più di quello che era necessario per frenare l’inf…
Per motivi di lavoro ho seguito le vicende economiche /politiche USA dal 1980.Biden a mio avviso è uno dei peggiori, se non il peggiore, presidente degli ultimi 40 anni. Forse pari merito con Carter. Ero a NYC in mi sembra aprile 81 quando falli il tentativo di liberare gli ostaggi in Iran
non sono pro palestinesi, brutta razza parente stretta con gli israeliani, ma mi chiedo perchè i grandi media non si scaglino contro chi uccide i bambini, che non hanno nessuna colpa se non di essere nati sfortunatti. ricordo con quanto ardore i ns. media evidenziavano i morti civili in Ucraina. questi non contano?
President Biden would veto a package put forward by House Republicans to provide aid to Israel while cutting funding for the Internal Revenue Service (IRS) and leaving out funding for other nationa…
«Palestina, l’ipocrisia occidentale smascherata», si legge in una rubrica della rivista tunisina Business News. «Si accende la televisione sui canali occidentali e si ha l’impressione che tutto sia iniziato in un certo sabato 7 ottobre 2023». «Nessun contesto, […] nessuna sfumatura, scrive l’editorialista Ikhlas Latif. L’ipocrisia è tale che, riferendosi al trattamento mediatico della guerra russo-ucraina, le incongruenze si conterebbero a centinaia».
«La bellezza salverà il mondo», ha scritto Dostoevskij. Ma Dostoevskij era russo e di questi tempi non è credibile nemmeno lui.