Tra i sindaci di sinistra è in corso una lotta serrata per essere il primo della classifica
- di cosa ve lo potete immaginare - Questo è in testa.
- Durante la celebrazione per la Giornata della Memoria in Consiglio Comunale,
diversi consiglieri della maggioranza di sinistra non hanno applaudito
l’intervento della comunità ebraica sull’antisemitismo “prima e dopo il 7 ottobre”
e il sindaco Pd Matteo Lepore se ne è pure andato.
Il clima è teso e la comunità ebraica denuncia una “certa freddezza” da parte della sinistra bolognese.
Ora, Lepore avrà avuto le sue ragioni.
Ma provate a immaginare cosa sarebbe successo
se un sindaco di centro-destra si fosse alzato
nel bel mezzo della commemorazione delle vittime della Shoah:
oggi avremmo Repubblica sulle barricatem
e dotti discorsi sul fascismo che ritorna.
Invece lo sgarbo è stato opera di un sindaco dem
e nessuno, dicasi nessuno,
lo trasformerà in un grande caso nazionale.
- Bologna, peraltro, è la città che più si è spesa per la liberazione di Patrick Zak,
una sorta di ostaggio egiziano,
e nulla sta facendo per tutti gli israeliani ancora nelle mani di Hamas.
Qualcosa vorrà pur dire.
- Ben più grave della Zona 30 all’ora per sentire il canto degli uccellini,
c’è un’altra misura del Comune di Bologna su cui occorrerebbe porre l’attenzione.
Ovvero sul fatto che il
sindaco Lepore ha inviato una mail a tutte le scuole
per chiedere a maestri e professori di spiegare agli alunni
“perché non aumenteranno i tempi di percorrenza, il traffico e lo smog”,
“quali sono le strade a 30 all’ora e quali a 50” e
“per quale motivo l’amministrazione non vuol far cassa con le multe”.
Informare è lecito, sia chiaro.
Ma perché farlo nelle scuole, visto che la stragrande maggioranza degli alunni non guida?
E soprattutto: è normale che un’amministrazione difenda in aula scolastica
misure oggetto di dibattito politico, tutt'altro che condivise dalla maggioranza della cittadinanza ?
Spero almeno chiamino Fleximan come controparte.