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La strettoia si stringe sempre di più, chi schiumerà più bava ?

Gli irriducibili del comunismo.

Falce e martello, pugno chiuso e libretto rosso, Bella ciao e Bandiera rossa la trionferà.

Chi li credeva una specie in via di estinzione, deve ricredersi. Sono vivi e vegeti. E lottano in mezzo a noi.

Sono quelli che nei salotti buoni che vanno in giro a pretendere patentini di antifascismo.

Sono quelli che "la democrazia prima di tutto" ma soltanto quando fa comodo a loro.

Sono quelli che, chiesta una ferma condanna dell'ideologia comunista,
prima balbettano poi perdono le staffe ed infine schiumano.
 
In prima fila, incapace di condannare il comunismo senza se e senza ma, c'è Bianca Berlinguer.

Quando Alessandro Sallusti, la invita a dichiararsi anti comunista
ricordandole che esiste una risoluzione del Parlamento europeo
che equipara il nazifascismo al comunismo,

la Zarina va completamente in tilt.

"A parte che io sono la conduttrice", bofonchia
mentre in studio Gad Lerner, tronfio, salta sulla sedia: "Io no, non sono anti comunista!".

E sembra quasi che, preso dall'eccitazione del momento, voglia alzare il pugno al cielo.

La Berlinguer intanto, arrampicandosi sugli specchi, passa al contrattacco rifilando ai telespettatori la sua lezioncina.

"La storia del Partito comunista Italiano è molto diversa da quella del Partito comunista sovietico".

E poi ancora:

"Il Partito comunista italiano prese le distanze da quello sovietico molti, molti, molti anni fa, condannandolo esplicitamente".
 
Da Rete 4 a La7: emittente diversa, stessa solfa.

Ecco dunque Michele Santoro.

Alla domanda di Giovanni Floris "Tu ti diresti anticomunista?",
il teletribuno fa gli stessi distinguo della Berlinguer:

"Quando sento la parola comunismo ovviamente mi viene in mente anche Stalin.
Dittatura sanguinaria, distruzione del dissenso, carcerazione, violenza di tutti i tipi. Ma...".

Ovviamente c'è il "ma". Perché, gratta gratta, la condanna non arriva mail.

"Ma non riesco a ridurre la parola comunismo a Stalin".

Da qui, poi, la sentenza finale:

"Nessuno di noi può dirsi anti comunista, tranne quelli che non amano la nostra Costituzione".

E tra quelli che proprio non riescono a dirsi anti comunisti abbiamo anche Rosy Bindi.
Sempre su La7, ospite di Massimo Gramellini, mette entrambe le mani avanti:

"Io sono una donna di sinistra e sono anti fascista".

Poi, scava scava, anche lei si fionda alla sagra del distinguo:

"In questo Paese il comunismo è rientrato nel processo democratico, i comunisti hanno scritto la Costituzione, i fascisti no".
 
Eppure carta canta.

E dalla risoluzione dell'Unione europea non si sfugge.

La sinistra, che a ogni piè sospinto
pretende dichiarazioni giurate di anti fascismo,
faccia pace anche col suo passato
e si professi una volta per tutte anti comunista.
 
Chiediamoci come mai l'ECONOMIST ha cambiato visione sulla Meloni......mah......

«La nascita di Stellantis celava un'acquisizione francese, penso allo spostamento delle sede legale e fiscale.
Oggi infatti nel cda siede infatti un rappresentante di Parigi.
Palazzo Chigi difenderà l'interesse nazionale e avrà un rapporto equilibrato con il gruppo Elkan.
Se si vuole vendere un auto sul mercato mondiale pubblicizzandola come gioiello italiano,
allora è in Italia che bisogna fabbricarla. Incentivare chi torna e scoraggiare chi delocalizza,
che dovrà restituire ogni beneficio o agevolazione ricevuta nell'ultimo decennio.
Fiat merita massima attenzione e il coraggio di poter criticare.
Intendiamo produrre nel nostro Paese almeno un milione di veicoli l'anno».

Portasse a compimento questo proposito......Santa subito.
 
«Sono molto fiera, se non sei disponibile a lavorare
non puoi pretendere di essere mantenuto con i soldi di chi fatica ogni giorno.
Da qui la scelta di sostituire una misura sbagliata con altre due,
una per chi è in condizioni di essere assunto e una per chi non lo è.
E il 26 scatteranno i primi pagamenti dell'assegno di inclusione,
in media 635 al mese destinati a coloro che supereranno i controlli che noi, a differenza del passato, facciamo».

Insomma, sbotta a un certo punto la Meloni, «dall'esecutivo Conte abbiamo ereditato disastri».

Certo, resta il problema storico italico del debito e di inventarsi sempre qualcosa per fare cassa.
La questione si intreccia con il Patto di stabilità Europeo.

«Quando ti presenti al tavolo delle trattative con un deficit al 5,3 per cento
causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde case,
se chiedi flessibilità ti guardano con diffidenza.
Eppure, abbiamo raggiunto la migliore intesa possibile, siamo riusciti ad evitare il ritorno all'austerità cieca.
I governi precedenti, incalza, hanno aumentato il deficit"

«Sono attesi circa venti miliardi in tre anni, un obiettivo ambizioso, però alla nostra portata.
L'idea non è tanto contenere il debito quanto stimolare la politica industriale,
riducendo la presenza statale dove non è necessaria e affermarla negli asset strategici.
Un approccio lontano dai regali a qualche fortunato imprenditore e agli oligarchi russi».

Si parte con Mps.
«Nel giro di poche ore abbiamo ricevuto una domanda cinque volte superiore all'ammontare iniziale, un bel segnale».

Altro capitolo, la sanità.

«Come la Schlein ricorda, il tetto alla spesa del personale medico,
che ha portato al crescente ricorso dei contratti a termine
e al devastante fenomeno dei gettonisti, fu introdotto nel 2009.
Non chiederò perché non avete risolto il problema in 14 anni,
però volete che ci pensiamo noi. È un'implicita attestazione di stima».
 
California may become the first state to require new vehicles to be equipped with "speed governors." In a bill introduced this week, vehicles built or sold in California starting in 2027 would limit drivers from going more than 10 mph over the speed limit. Under the speed governor requirement cars wouldn’t be able to drive faster than 80 mph on state highways with a 70 mph speed limit. The bill would also apply to city driving, limiting speeds to 35 mph in residential streets with 25 mph speed limits. This bill has not yet been voted on.
 
Certo che di "cretini" è pieno il mondo, ma alcuni lo sono più degli altri.
Pensate che noi abbiamo 3 ponti per uscire /entrare in città.
Uno costruito dai Visconti nel 1500 circa.
Da quasi 100 anni hanno messo delle putrelle (non visibili) sull'esterno
per creare i marciapiedi pedonali.
La sovraintenenza ha fatto togliere i marciapiedi
"perchè non conformi alla struttura orginale", così una corsia del ponte
è diventata passaggio pedonale e noi entriamo/usciamo ad orari alterni.

Così era

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Così è oggi

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Ma l'inferiata di ferro è conforme al ponte originario..........


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