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Uno schifo totale.

L'UE ignorando totalmente i problemi agricoli pensa alla guerra.

Ormai completamente in balia dell'influencer Zelensky, che ha ipnotizzato mezzo mondo
sta rimpinguando le casse dei corrotti ucranici a danno dei loro stessi cittadini
che di guerra non ne vogliono più sapere.

Ai grembiulini dei popoli non importa un fico.

Si preoccupano solo quando ci sono agitazioni di un certo livello
che sanno come governare e rendere violente grazie ai blackbloc da loro inviati.

I popoli faranno bene a svegliarsi perchè l'AI è in arrivo e li rinco....nerà tutti con conseguente dominio totale.

Qui c'è la mano delle lobbies delle armi USA
che hanno enormi interessi nell'espansione della NATO,
costringendone i membri ad approvare insensati budget miliardari per gli armamenti (gran parte acquistati in USA).

Fanno il loro interesse.

Sbalordisce l'ingenuità, al limite della stupidità,
dei leaders europei che non lo capiscono, oppure sono in malafede.
Gli agricoltori stanno protestando
anche contro la concorrenza sleale dei prodotti agricoli ucraini
e i nostri governanti invece li sostengono economicamente.

E' proprio un mondo al contrario.
 
Da sovranista all'opposizione, a serva DOC all'europa .

Una prostazione e un servilismo cosi non si era mai visto.

E ci sono pure quelli che esultano.

Il contribuente italiano dovrà mettere mano al portafoglio
e tirar fuori miliardi di dollari da bruciare in armi per mantenere attivo il mattatoio ucraino
ed arricchire il fantoccio e compagnia filo nazista.

Costituzione Italiana: L'Italia ripudia la guerra........ma continua a finanziarla

Italiani aprite gli occhi e non fatevi ingannare
 
E tutto questo per sostituire il vuoto di soldi
che gli USA non intendono più dare a Zelensky
per comprarsi case all'estero!
Ma falla con i soldi tuoi la mediazione
anzichè continuare a impoverirci ulteriormente
che stiamo al collasso per i giochi di guerra degli altri
 
Capisco o forse meglio, cerco di capire tutti,
ma osannare una persona che ha evaso le tasse,
che doveva pagare 3.000.000 TRE MILIONI al fisco,
ridotti a 880.000 per le rottamazioni........beh, dai.......non esiste.

Io, le tasse le pago.

"Se ne è andata da questo mondo senza neanche avere una casa di proprietà".
 
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Democrazia in Pakistan
🇵🇰 PAKISTAN. IMRAN KHAN CONDANNATO A 10 ANNI
L'ex primo ministro pakistano Imran Khan e l'ex ministro degli esteri Shah Mahmood Qureshi sono stati condannati a 10 anni di carcere per un caso di presunta divulgazione di un cablo diplomatico riservato.
Il fondatore del PTI e il suo secondo in linea hanno dovuto rispondere all'accusa di aver conservato e reso pubblico un cablogramma diplomatico riservato inviato dall'ambasciatore del Pakistan negli Stati Uniti. La sentenza arriva a 10 giorni dalle elezioni. (Fonte: Daily Pakistan Global)

Per dare un'idea del tipo di processo cui sono stati sottoposti Khan e Qureshi, basterà dire che agli avvocati difensori è stato vietato di entrare nell'aula del tribunale, situata all'interno dei locali della prigione, e che la difesa è stata affidata a un team di avvocati selezionati e nominati dall'accusa.
Il Pakistan è oggi essenzialmente un regime militare controllato dagli USA. La defenestrazione politica, l'arresto illegittimo e ora la ridicola condanna di Imran Khan sono una vergogna internazionale che dovrebbe indignare le centinaia di ONG e associazioni per i diritti umani che strillano ogni qualvolta la violazione riguarda paesi ostili agli Stati Uniti, come Iran, Siria, Venezuela, Russia, Bielorussia. Qualcosa ci dice che stavolta non li sentiremo

🇵🇰 PAKISTAN. NUOVA SENTENZA CONTRO IMRAN KHAN
L'ex primo ministro pakistano Imran Khan e sua moglie Bushra Bibi sono stati condannati a 14 anni di carcere.
Questa è la seconda condanna al carcere emessa contro Khan in due giorni, e non è chiaro se le due sentenze verranno eseguite contemporaneamente. (Fonte: Middle East Eye)

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Uno schifo totale.

L'UE ignorando totalmente i problemi agricoli pensa alla guerra.

Ormai completamente in balia dell'influencer Zelensky, che ha ipnotizzato mezzo mondo
sta rimpinguando le casse dei corrotti ucranici a danno dei loro stessi cittadini
che di guerra non ne vogliono più sapere.

Ai grembiulini dei popoli non importa un fico.

Si preoccupano solo quando ci sono agitazioni di un certo livello
che sanno come governare e rendere violente grazie ai blackbloc da loro inviati.

I popoli faranno bene a svegliarsi perchè l'AI è in arrivo e li rinco....nerà tutti con conseguente dominio totale.

Qui c'è la mano delle lobbies delle armi USA
che hanno enormi interessi nell'espansione della NATO,
costringendone i membri ad approvare insensati budget miliardari per gli armamenti (gran parte acquistati in USA).

Fanno il loro interesse.

Sbalordisce l'ingenuità, al limite della stupidità,
dei leaders europei che non lo capiscono, oppure sono in malafede.
Gli agricoltori stanno protestando
anche contro la concorrenza sleale dei prodotti agricoli ucraini

e i nostri governanti invece li sostengono economicamente.

E' proprio un mondo al contrario.
Quello che non capisco e' perche' non vanno a trovare La Commissione europea.
 
Articolo quanto mai azzeccato
TRADITORI, RIVOLUZIONI DAL DIVANO E LA STORIA CHE NON COLLABORA
Leggiamo commenti di indignazione e rassegnazione per il “tradimento di Orbán”, che ha aperto la strada stamani all’approvazione all’unanimità del pacchetto di aiuti da 50 miliardi all’Ucraina da parte dei 27 paesi dell’UE.

Chiariamo un punto: Orbán non è migliore né peggiore di tanti altri premier. È solo uno che fa gli interessi del proprio paese. E il suo paese, in questo momento, ha bisogno dei fondi dell’UE per tenere in piedi un’economia che cresce, ma ha anche criticità non trascurabili, e per sostenere una valuta che è oggettivamente vulnerabile ad attacchi speculativi del mercato. Detto in altre parole: fintanto che un governo è ricattabile, è fatale che prima o poi quel governo cederà al ricatto. Sfortunatamente, il mondo funziona così.

L’altra sera, durante la trasmissione in diretta con Alexander Ehrlich, abbiamo provato a spiegare questo concetto. Il sistema economico nel quale viviamo sta mostrando sempre più le sue crepe. Ogni giorno che passa è attaccato da sinistra, da destra, dal centro, dagli agricoltori. La quantità di individui che questo sistema esclude dal mondo del lavoro, dall’assistenza sanitaria, dalla prospettiva di una vita dignitosa, dal benessere non smette di aumentare. Il tutto mentre si continuano a imbarcare ogni giorno migliaia di disperati da altri continenti. Poveri allogeni che vanno ad aggiungersi a poveri autoctoni. Consenso dei governi dei principali paesi occidentali ai minimi. Astensionismo dilagante. Tutti segnali inequivocabili di un sistema che si sta avviando verso la propria fine, ma che ancora non è arrivato alla fine. No, alla fine ci arriverà solamente quando imploderà il sistema finanziario sul quale si fonda. Fintanto che, anche con l’acqua alla gola, riuscirà a distribuire denaro e a tenere buoni governi ribelli e settori della società essenziali, rimarrà in piedi. Mutatis mutandis, è lo stesso principio per cui determinati circoli e associazioni culturali che vorrebbero promuovere dibattiti o proiettare film sulla guerra in Ucraina non allineati al pensiero unico finiscono per cedere alla pressione delle amministrazioni comunali e cancellano gli eventi. Senza i fondi delle amministrazioni, quei circoli chiuderebbero. Di fronte al ricatto dei soldi, tutti prima o poi cedono: governi, settori dell’economia, gruppi sociali, associazioni, semplici cittadini. Pochissimi resistono. E quei pochi eroi, per quanto encomiabili, non bastano da soli a cambiare la realtà.

I cambiamenti storici non avvengono in un fine settimana e i sistemi non implodono mai da un giorno all’altro. Chi sogna la rivoluzione sociale senza impegnarsi sul territorio, sperando che nel frattempo la rivoluzione la faccia qualcun altro al posto suo, è, nel migliore dei casi, un osservatore degli eventi. Ed è il meglio si possa dire.

LA REDAZIONE

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premesso che sono contro ogni forma di incentivo, ma come han scritto stasera...


sarebbe il minimo che i settori che vendono grazie anche agli incentivi messi in campo ( per non dire altro più rock ) abbiano una partecipazione statale sugli utili. Altrimenti vadano pure a produrre come stan via via facendo da decenni altrove e noi compreremo altre marche, se non potremmo più permettercelo ( già quelle tedesche son andate di traverso a molti.... sempre più tecnologiche con problemi dopo pochi anni costi di manutenzione enormi.... )

 

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