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Ormai la cabeza è persa. Ma questo non solo è da interdire da qualsiasi
incarico pubblico, ma da condannare. In tribunale.

Fosse accaduto il contrario ? ....apriti cielo.

Lavora tu, str****. Per lavorare ci servono i soldi.
È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci c
he non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str****”.

Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca,
ai giornalisti che in Transatlantico alla Camera gli hanno chiesto un commento
dopo le parole della premier, che dalla Calabria si era rivolta a lui dicendogli
che “se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più”.
 
E' un peccato fare certi ragionamenti, ma sono pensato a dire :
ma a sinistra crescono tutti così ? Scuse non scuse.........

Dopo settimane di silenzio Lorenzo Biagiarelli torna a parlare del caso della ristoratrice di Lodi morta suicida.

La prima cosa da dire è che poteva anche continuare a stare zitto.
La seconda è spiegare chi è Lorenzo Biagiarelli.

Cuoco senza ristorante, spocchioso senza cuore,
Biagiarelli fa parte del cast del programma È sempre mezzogiorno su Rai1.
Sta in piedi dietro i fornelli con un grembiule a guardare quelli che cucinano.

Comunque.
Ieri, in un video su Instagram, Biagiarelli si è difeso dalle accuse che lo hanno travolto
dopo aver sollevato dubbi sulla recensione razzista postata
dalla titolare del locale di Sant'Angelo Lodigiano che poi si uccise nel Lambro.

«Non mi scuso per la morte di Giovanna Pedretti», ha detto.

Aggiungendo, e questa è la buona notizia, che non tornerà più in trasmissione.
Quello che non si capisce è se ha deciso lui di andarsene o lo hanno mandato via.

Ieri sera, intanto, era ospite di Bianca Berlinguer su Rete4.
Magari prenderà il posto di Mauro Corona.
La tv è piena di ex compagni di Selvaggia Lucarelli.
E se no, una rubrica sul Fatto quotidiano non si nega a nessuno.

Resta il fatto che il video di scuse per non chiedere scusa di Biagiarelli
- un cuoco non cuoco, che nel suo blog fa il giornalista di inchiesta
assieme a una blogger che pensa di fare inchieste giornalistiche alla fine,
leggendo i commenti, ha irritato tutti.

«Preferisco tenermi il sospetto piuttosto che tentare la via della pietà», ha detto.

Beh, è legittimo che lui si tenga il dubbio.

Altri preferiscono la dignità.
 
Vorrei capire.
Che c'azzecca la sicurezza dei lavoratori, con il crollo di una trave ?
In un cantiere edile si lavora. Non si beve un drink, non si fanno selfie.
La trave, se collocata male, l'hanno collocata proprio dei lavoratori.
SE ha ceduto il dente di appoggio, quel dente è stato costruito da lavoratori.

....ma non sarà che tutto è amplificato perchè si tratta di un privato (ESSELUNGA)
e non di una COOP ?

Esplode la rabbia dei sindacati, che rilanciano sulla sicurezza sul lavoro.
Cgil e Uil, insieme con le categorie degli edili e dei metalmeccanici (Fillea, Feneal, Fiom e Uilm)
hanno proclamato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio per dire basta alle stragi sul lavoro.

"è l'ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro,
è sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato,
(PERCHE' NEL PUBBLICO NON SONO MAI CADUTI DEI PONTI O DELLE TRAVI DI PONTI ?)
produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone - dicono i sindacati -.


"Sono disgustose le parole di Maurizio Landini,
che commenta l'incidente sul lavoro a Firenze
incolpando anche il nuovo codice degli appalti:
il segretario della Cgil ignora che le nuove norme sono state volute dall'Europa,
tanto che l'Italia era a rischio infrazione, e che nulla c'entrano con la tragedia.
Il livore ideologico della Cgil non si ferma neppure davanti alle tragedie"
 
male male

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La "patria della democrazia"....puah.

I giornalisti indipendenti Michael Shellenberger, Matt Taibbi (già autori di diversi report sui Twitter Files)
e Alex Gutentag sono tornati sulle origini del Russiagate,
l’enorme bufala orchestrata nel 2016 (e per i tre anni successivi),
con la complicità dell’amministrazione Obama, ai danni di Donald Trump,
per affondarne prima la candidatura, poi la presidenza.

L’origine e le motivazioni dell’operazione, e i suoi primi passi,
con l’apertura dell’indagine dell’FBI denominata Crossfire Hurricane, sono stati ricostruiti,
ma i tre giornalisti accendono, o meglio riaccendono i riflettori su un aspetto rimasto tuttora oscuro,
ovvero il ruolo di servizi segreti alleati che sarebbero stati “attivati” dalla CIA.

L’FBI iniziò a indagare e sorvegliare la Campagna Trump a seguito di segnalazioni di agenzie alleate
che “per caso” avevano scoperto indizi secondo cui alcuni suoi consiglieri potevano essere collusi con la Russia.
L’indagine dell’FBI era iniziata dopo che funzionari dell’Intelligence australiana
segnalarono a funzionari Usa che un consigliere di Trump – Papadopoulos –
aveva confidato ad un diplomatico australiano, Alexander Downer, incontrato in un bar di Londra,
che la Russia aveva materiale “dirty” sul candidato democratico Hillary Clinton.

Secondo Shellenberger, Taibbi e Gutentag,
che citano fonti vicine alla Commissione Intelligence della Camera,
la Intelligence Community Usa chiese alle agenzie di spionaggio alleate
di sorvegliare 26 collaboratori di Trump nel periodo precedente alle elezioni del 2016
sorveglianza da cui poi sarebbero scaturite le accuse di collusione con la Russia.

Un sospetto non nuovo, questo, ma sollevato già anni fa, che ora verrebbe avvalorato da nuove fonti.
 
Ieri i tre giornalisti hanno pubblicato un secondo articolo,
in cui si sostiene che la CIA “ha inventato l’intelligence”
per nascondere il fatto che Vladimir Putin preferisse in realtà Hillary Clinton,
non Donald Trump, come presidente.

“Hanno fatto sembrare che Putin sostenesse Trump”, ha aggiunto la fonte,
ma le valutazioni degli analisti indicavano il contrario.

Brennan censurò il dissenso all’interno del gruppo di 24 analisti “selezionati”
e non provenienti da 17 agenzie come viene detto, ma solo da quattro, anzi tre,
se si considera che l’ufficio del DNI è solo di coordinamento.

Brennan e gli autori dell’Intelligence Community Assessment (ICA)
– il documento in cui si affermava che il Cremlino avesse interferito nelle elezioni a danno della Clinton e a favore di Trump,
dipingendo il nuovo presidente come un puppet di Putin –
“abbellirono” le loro conclusioni trasformando fonti inaffidabili in affidabili,
ha spiegato una fonte a conoscenza dell’indagine della Commissione Intelligence della Camera.

“Hanno migliorato la stesura del loro rapporto per consentire a quelle fonti di avere più credibilità e una valutazione più alta.
Li abbiamo beccati su 3-4 punti in cui quelle persone non avevano un record storico credibile
e hanno cambiato la classificazione della fonte per quel rapporto Brennan”.

L’ex avvocato dell’FBI Kevin Clinesmith è stato condannato alla libertà vigilata nel 2021
dopo aver ammesso di aver falsificato un’e-mail per rinnovare un’intercettazione telefonica
contro l’ex consigliere della Campagna Trump Carter Page.

Nel marzo scorso, il procuratore speciale John Durham ha concluso che l’indagine dell’FBI
sulla presunta collusione di Trump con la Russia era “seriamente viziata”
e non c’era alcun elemento legale per aprirla.
 
Da invertebrati non ci si può aspettare altro
Ripeto. Fosse stato l'inverso, da due giorni cadeva il mondo.


Dai vertici del Partito democratico
si registra fastidio per l'uscita del governatore,
ma Schlein non ha ancora trovato il coraggio
di condannare l'insulto ed esprimere solidarietà a Giorgia
 
Sono passate diverse ore dall'insulto di Vincenzo De Luca verso Giorgia Meloni
ma dalla sinistra ciò che si registra è un assordante silenzio
che mette in risalto un imbarazzo totale.

Il fronte rosso, sempre pronto a pontificare sul rispetto delle istituzioni e delle donne,
non ha ancora trovato il coraggio di metterci la faccia
e prendere le distanze dalla parola "stronza"
che il governatore della Regione Campania ha rivolto al presidente del Consiglio.

Pubblicamente si restituisce l'immagine di un Partito democratico colto di sorpresa,
spiazzato e ancora senza forze per esprimere solidarietà nei confronti del capo del governo.



"Lavora tu, str...". De Luca fuori controllo: insulta Meloni e sfida la polizia
 
L'atteggiamento del Partito democratico è assai curioso:

si affretta a invocare le quote rosa
e a proporre di cambiare il nome della Camera dei deputati
in "Camera delle deputate e dei deputati" per includere le colleghe donna
,

ma di fronte a una "stronza" verso Giorgia Meloni - donna - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO -
si preferisce non uscire allo scoperto.

Dov'è finita quella grinta per le lotte di genere?

Lo spirito battagliero è stato messo nel cassetto?

Basterebbe prendere le distanze da De Luca
ed esprimere solidarietà al presidente del Consiglio,
ma i dem hanno spesso fornito esempi di moralismo e doppiopesismo.
 

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