Solo politica (15 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Ma mettiamolo bello in chiaro.
Ci facciamo riconoscere da tutti. E meno male che stavolta arriva da sinistra.

L'avesse fatto il berlusca ai tempi.....apriti cielo.

Adesso si può dirlo senza timore di sbagliare: Ilaria Salis è una pregiudicata.

Quando andrà a prendere il suo posto all'Europarlamento,
la Salis vi arriverà accompagnata
anche dal documento che tecnicamente viene definito «certificato del casellario giudiziale»,
e che nella lingua corrente viene chiamato «fedina penale».

È il documento che serve a chiunque aspiri a un posto pubblico,
e che serve a dimostrare di essere incensurato.

In questo caso, il documento dimostra che la Salis incensurata non è.


Il certificato è stato richiesto dalla Salis il 30 aprile scorso attraverso i suoi legali,
al costo di sedici euro, e fa chiarezza su un punto - il curriculum giudiziario della militante antagonista -
su cui si è molto discusso fin dal gennaio scorso,
quando le sue immagini in catene nell'aula del tribunale di Budapest sollevarono sconcerto e indignazione.

Chi in quei giorni citava i precedenti penali, veri o presunti, della maestra milanese
veniva accusato dal suo entourage, e in prima fila dal padre, di alimentare la «macchina del fango» ai suoi danni.


Al ministro, che la indicava come partecipante all'assalto a un gazebo della Lega, papà Salis reagì annunciando querele.

Adesso, a fare chiarezza, arriva il certificato del tribunale milanese.

A carico della neo-deputata di Avs risultano due condanne definitive,
ed entrambe derivano da episodi di cui in queste settimane si è parlato parecchio.

La prima «sentenza della Corte d'appello di Milano irrevocabile il 19/5/2019»
conferma la condanna emessa nell'ottobre precedente dal tribunale di Milano:
reato di invasione di edifici pubblici.

La vicenda è relativa alle case popolari al Corvetto occupate dal collettivo anarchico
di cui anche la Salis faceva parte, e dove la giovane venne identificata dalla Digos.

La donna chiede il rito abbreviato per limitare i danni,
la Corte d'appello la condanna a dieci mesi di reclusione contestandole la «recidiva»:
infatti già nel maggio 2014 era stata condannata per un reato analogo, e le due condanne si sommano.

Pena totale, stabilita nel maggio 2021 dalla Procura:
un anno e venti giorni, con la sospensione condizionale.




Nel 2022, arriva un'altra condanna definitiva, anche questa citata nel certificato.

L'antagonista viene condannata a sei mesi di carcere per resistenza a pubblico ufficiale,
per gli scontri che nel novembre 2014 il suo collettivo ingaggiò con la polizia per impedire lo sgombero degli alloggi al Corvetto.

La Cassazione respinge il suo ricorso,
e la condanna di Ilaria diventa «irrevocabile il 3/7/2023»,
quando la Salis è già da cinque mesi in carcere in Ungheria
.


Sei mesi dopo, le immagini con i ferri ai polsi la trasformano in un caso politico-mediatico e la avviano sulla strada per Strasburgo.

Totale condanne : 18 mesi e 20 giorni.
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
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Val

Torniamo alla LIRA
"È tutto molto strano, è questo mondo del politicamente corretto
per il quale si può cantare Bella ciao in Aula alla Camera
e non si può dire magari che questa canzone non è condivisa e non piace.
E qualcuno può fare pure un gesto, surclassato dalle voci, per dire 'no, non mi piace'.
Questa cosa viene fraintesa perché non si può fare un gesto...".

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