Solo politica (3 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Almeno tutti gli altri abusivi italiani possono sempre sperare in qualche candidatura,
basta chiedere alla coppia Bonelli-Fratoianni.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ahahahahahah 4 condanne di cui 2 definitive,
ha usufruito del patteggiamento,
29 denunce,
sulle leggi Italiane inutile fare affidamento,
speriamo che venga fatta richiesta per togliere l'immunità parlamentare da parte dei giudici Ungheresi,
che venga accolta, e una volta x tutte, non si senta + parlare di questo soggetto.

Quello che preoccupa sono le 176.368 preferenze ricevute.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Poverini i sinistonzi non hanno più un santo al quale appellarsi

Meloni non ha rinunciato a silurare Fanpage,
che nelle ultime ore è finita al centro della discussione
per la modalità con cui ha portato avanti l'inchiesta all'interno della galassia di Gioventù Nazionale.

Il presidente del Consiglio ha aspramente criticato l'idea di "infiltrarsi nei partiti politici",
sferrando un attacco nei confronti di quelli che ha definito metodi che in altri tempi "usavano i regimi"
.

E su questo ha chiamato in causa anche il capo dello Stato Sergio Mattarella:

"Nella storia della Repubblica italiana
non si è mai ritenuto di infiltrarsi in un partito politico
e di riprenderne segretamente le riunioni.

È consentito da oggi?

Lo chiedo ai partiti politici,


lo chiedo al presidente della Repubblica".

Non è una domanda retorica e ci sta tutta.

Solo che Mattarella, come tutti i suoi predecessori di scuola scalfariana,
fa parte di quel sistema di potere sinistro
che niente esclude pur di restare nelle stanze del Potere.
 

Ludovica

Forumer attivo
Mancare una pregiudicata in europa....ahahahahah il sumaro di turno.

“Qui accanto è rimasta circa tre anni”.

La testimonianza della vicina di casa di Ilaria Salis arriva come un fulmine a ciel sereno.

Dopo la presa di distanza del suo stesso partito, Angelo Bonelli in primis,
ora la neodeputata è costretta a difendersi dalle accuse piuttosto solide dell’ex inquilina.

"Sarà stata qui tre anni? I genitori mai visti né sentiti.
Anche perché le case sono attaccate e si sente tutto".

“Al di là del fatto che non vada bene occupare a me l’alloggio lo hanno assegnato,
ho aspettato 20 anni – però se uno ha bisogno...........”.

Stando al racconto della donna, Salis
– a differenza di quanto ha sempre sostenuto pubblicamente -
è vissuta nell’immobile tanto discusso.

Secondo l’inquilina l’esponente di Avs è rimasta nell’immobile popolare di via Borsi fino a inizio pandemia.

“È andata via prima della pandemia.
Quella casa accanto alla mia è stata la prima
e poi è andata ad abitare con altre ragazze di qua, in quell’angolino lì”.

Di occupazione in occupazione.
Ma non è giusto neanche aspettare 20 anni per avere una casa
 

captain sparrow

Forumer storico
Hanno scoperto che Biden è vecchio e rinco. Che strano
🇺🇸 ESTABLISHMENT NEL PANICO DOPO IL DISASTRO DI BIDEN NEL DIBATTITO
Ecco alcuni titoli delle principali testate:

Politico: "Democratici in allarme per la performance di Biden nel dibattito: “Biden è finito”.
Washington Post: "I democratici si lasciano prendere dal panico per l’andamento del dibattito di Biden. Dubbi sul suo futuro".
Associated Press: "La performance di Biden nel dibattito suscita il panico democratico sulla sua capacità di guidare il partito contro Trump".
Financial Times: "Democratici nel panico dopo che Biden inciampa in un dibattito con Trump dai toni molto accesi".
NBC: "Balbettante” e “rauco”: la performance di Biden nel dibattito manda i democratici nel panico"
The Hill: "I democratici pensano sia venuto il momento di chiedere a Biden di farsi da parte, dopo il 'panico' generato dal dibattito".

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Reactions: Val

Val

Torniamo alla LIRA
«La sostenibilità è una priorità assoluta, non è un tema populistico.

La sostenibilità è un tema reale per un'azienda.

Quello che non deve esserci è un percorso ideologico.

Quella che stiamo affrontando in Europa è un'autentica follia.

Dei politici ignoranti ideologizzati
stanno creando un danno enorme a tutta l'economia dell'Unione.

Ciò che invece bisognerebbe fare è semplice:
misuriamo le cose,
le guardiamo in controluce
e poi agiamo.

Facciamo le benzine sostenibili
(l'Italia in questo settore è la punta più avanzata in Europa).

Perché dobbiamo fare solo elettrico,
quando sappiamo benissimo che

le materie prime non le abbiamo,

le batterie non le abbiamo,

l'energia solare non la possiamo raccogliere
se non con i pannelli che vengono non certo dall'Europa

e che le turbine delle pale eoliche in Europa non siamo in grado di farle?


Di che cosa stiamo parlando?

Di idiozie, fesserie.

La priorità delle priorità è la nostra gente.

Quando si parla di sostenibilità, le persone sono la primissima cosa».
 

Val

Torniamo alla LIRA
INCAPACI. Non si trova altro termine.

Prima si lamentavano perchè i turisti stavano solo sul ramo di Como
ora che sono arrivati, si lamentano perchè sono troppi.
Provate a lavorare, invece che straparlare sempre.
Lavorare nei campi. Lavorare il terreno. buffoni.
Abbiamo 200 piante per ogni abitante.
Andate a curarle.

Nel confronto interviene l'associazione ambientalista "Ilaria Alpi"
parlando di un "Overtourism che fa male all'ambiente".

"L'overtourism sul Lario fa male all'ambiente.
O, sarebbe meglio dire, il territorio del lago di Como non è in grado di sopportare grandi flussi di turisti.
Lo stiamo vedendo, con sempre maggiore intensità, nella situazione attuale.
Questo riguarda la capacità dei centri storici delle cittadine turistiche
di ospitare un numero elevato di persone,
ma vale anche per gli spostamenti in auto sulle strade del Lago, o per la navigazione in barca o coi battelli".

"Ma riguarda soprattutto l'impatto ambientale e paesaggistico
che potrebbero avere le nuove strutture ipotizzate nel territorio.
Penso al progetto per nuovi impianti sciistici con innevamento artificiale a bassa quota sul Monte San Primo.
E penso al progetto di un nuovo mega Resort turistico a Torno.
Entrambi questi progetti avrebbero un elevato impatto sull'ambiente naturale e sulla viabilità.
Il territorio del lago di Como è molto delicato dal punto di vista idrogeologico,
come abbiamo potuto verificare negli ultimi anni ed anche in quest'ultimo periodo.
Un territorio che ci presenta il conto ad ogni nubifragio".

"Come uscire dall'overtourism?
Servono forme di turismo più sostenibili che, per spostarsi, si affidino al trasporto pubblico (su e giù per le montagne ?)
ma soprattutto occorre non prevedere nessuna nuova infrastruttura turistica. (così il PIL lo lasci dov'è)

Si potrebbe introdurre il numero chiuso nei centri storici più delicati
e regolamentare gli affitti a breve termine
,
privilegiando nel contempo forme di turismo diffuso di qualità (e non di quantità),
che punti sulla cultura, sull'ambiente, sul recupero dei vecchi edifici abbandonati nei centri 'minori',
favorendo l'economia locale e giovanile, a beneficio diretto delle comunità del territorio".

FALLO CON I TUOI SOLDI IL RECUPERO.
NULLA DI CONCRETO.
ARIA. SOLO ARIA. ED UTOPIA DILAGANTE.
 

Val

Torniamo alla LIRA
È stato dato spazio dalla stampa, più di quanto in realtà sarebbe stato giusto,
alle esternazioni di Ilaria Salis, neodeputata europea di Alleanza Verdi Sinistra.

Autoproclamata paladina delle occupazioni abusive delle case
, si è persino spinta sino al punto di sostenere che:

“Chi entra in una casa disabitata prende senza togliere niente a nessuno,
se non al degrado, al racket o ai palazzinari. Affermare il contrario è bassa retorica politica”.

A suo dire, inoltre, gli abusivi sono persone che abitano uno “spazio precario e faticosamente”,
che si adoperano per “trasformarlo in un luogo che si possa chiamare casa,
cercando di sistemarlo con i pochi mezzi a disposizione che si hanno”.


A seguire, Nicola Fratoianni, deputato e segretario di Avs, ha poi aggiunto:
“Il movimento per la casa ha posto un problema, la negazione del diritto all’abitare:
rivendicare questo diritto deve essere superiore anche rispetto alla speculazione.
Ogni forma di ribellione è ricondotta nel circuito del penale, del reato.
Ma chi si batte, anche con modalità come queste, per porre e per risolvere un problema,
andrebbe considerato in altro modo”.



Si tratta a ben vedere di dichiarazioni imbevute di demagogia spicciola
e di odio viscerale anti-proprietario, che non solo inneggiano alla commissione di reati
e di un assetto istituzionale favorevole all’illegalità, del quale è vieppiù assente qualsiasi progetto politico,
ma che non tengono neppure conto dei rudimenti della teorica economica.

Soprattutto del fatto che promuovere le occupazioni abusive
o difendere coloro che le commettono, a parte i danni economici e morali provocati ai proprietari di immobili,
è necessariamente pregiudizievole anche per gli affittuari.

L’aumento dei costi derivante dall’incremento del rischio di abusi
riduce infatti la redditività della fornitura di alloggi, che a sua volta limita la fornitura stessa di alloggi,
con conseguente minore disponibilità e costi più elevati per gli affittuari.


Né considerano che non è imputabile ai proprietari di case l’assunta crisi abitativa,
la quale è piuttosto diretta conseguenza dell’interventismo statale e della politica di controllo degli affitti,
che non ha fornito gli esisti attesi e ha peggiorato le condizioni anziché migliorarle,
producendo la contrazione dell’offerta di immobili in affitto, un aumento dei canoni,
a fronte di una domanda in crescita, e limitato la mobilità degli affittuari.


In tale contesto è pertanto necessario e ineludibile combattere ogni abuso
e tutelare nel contempo la proprietà privata, che è fondamentale per il progresso della civiltà e la prosperità economica.

Invero, non si può vivere, tanto meno vivere bene, senza procurarsi dei beni.
E le persone generalmente non saranno propense a dedicare tempo, sforzi e risorse alla produzione di beni
a meno che non traggano beneficio da simile investimento.

Come ha scritto Aristotele:

“Di quel che appartiene a molti non si preoccupa proprio nessuno
perché gli uomini badano soprattutto a quel che è proprietà loro,
di meno a quel che è possesso comune o, tutt’al più, nei limiti del loro personale interesse”.
 

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