altro settore con una bella prospettiva futura

Immagini di
pistole di grosso calibro,
indicazione delle
piazze di spaccio,
video delle
corse notturne clandestine,
web di
accoltellamenti e pestaggi.
Sui social imperversa
uno scenario di violenza e di operazioni che dall’iniziale “movida”
sono passate alle aggressioni di gruppo nei confronti dei coetanei più giovani o fragili
per rapinarli o per imporgli di acquistare stupefacenti.
A
Roma sono stati identificati 300 ragazzi nelle zone di
Testaccio,
San Lorenzo,
Ostiense
ma anche in
Piazza Santa Maria in Trastevere, a
largo degli Aurunci, a centro commerciale
Porta di Roma, a
lla fermata della metro
Piramide, a
Campo Boario, alla
Stazione Termini,
di giorno e di notte, dove imperversano furti, spaccio e bivacchi.
Cosa sta succedendo?
Da un’operazione nazionale condotta dal
Servizio centrale operativo (
Sco)
della Polizia
sono emerse non solo numerose piazze di spaccio ma anche zone diventate tradizionalmente luoghi di violenze.
Sui social si trova di tutto:
le indicazioni di dove trovare
armi,
pistole,
fucili,
coltelli senza alcun controllo,
video di rapine o furti operati solo per gusto di farli o per noia o per vendicarsi di chi è più fortunato.
I social, cioè, come unico punto di riferimento,
la scelta del
Cap postale di quartiere per l’aggregazione serale di chi vive nelle periferie da
immigrato di seconda generazione.
L’altro fenomeno di identificazione sono gli accessori vistosi come
catene simil oro, cinture false dei grandi marchi di moda.