snapo
the greater the truth, the greater the libel
il puzzone è stato l'unico potus a nn iniziare una guerra dai tempi che berta filava...
penso che a qlc1 nn sia troppo piaciuto
penso che a qlc1 nn sia troppo piaciuto
Dogtown
Forever Ultras Ghetto
3 mesi al voto dove perderanno camera e senato
27 luglio min esteri in kosovo a ribadire totale sostegno
lei oggi a taiwan, nel mentre si fanno sempre + insistenti le voci di insider trading del maritino e scalpitano le inchieste sui biden che han preso soldi da ucraina e cina
che dire...
Un'ipotesi potrebbe essere quella di voler coprire "un casino molto grosso" con un altro di proporzioni immani...
Dogtown
Forever Ultras Ghetto
il puzzone è stato l'unico potus a nn iniziare una guerra dai tempi che berta filava...
penso che a qlc1 nn sia troppo piaciuto
Trump è un business man, ergo come in un transazione d'affari deve cercare il miglior accordo possibile per portare a casa qualcosa (Korea e Cina docet)... mentre questi sono politicanti di professione che eseguono ordini, punto.
Val
Torniamo alla LIRA
Fatevene una ragione.
La leader di FdI è nettamente in vantaggio rispetto agli altri big della politica, raggiungendo il 38,3% della fiducia.
A seguire Giuseppe Conte (33,2%),
Silvio Berlusconi (31,3%),
Matteo Salvini (28,4%),
Non vi caga più nessuno perchè siete "zero".
Enrico Letta (24,6%),
Luigi Di Maio (19,3%),
Carlo Calenda (16,9%) e a chiudere
Matteo Renzi (16,2%).
La leader di FdI è nettamente in vantaggio rispetto agli altri big della politica, raggiungendo il 38,3% della fiducia.
A seguire Giuseppe Conte (33,2%),
Silvio Berlusconi (31,3%),
Matteo Salvini (28,4%),
Non vi caga più nessuno perchè siete "zero".
Enrico Letta (24,6%),
Luigi Di Maio (19,3%),
Carlo Calenda (16,9%) e a chiudere
Matteo Renzi (16,2%).
nowhere to run
Forumer attivo
Quale tra gli schieramenti porterà avanti la riforma Draghi delle rendite finanziarie?
www.investireoggi.it
Riforma fiscale Draghi: ecco come potrebbe cambiare la tassazione delle rendite finanziarie
Il governo Draghi metterebbe mano alla tassazione delle rendite finanziarie. Sarebbero in arrivo novità molto interessanti.
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Val
Torniamo alla LIRA
L'offerta di lavoro di 40 ore settimanali ad una retribuzione di 1200 euro non trova riferisce il titolare.
"Inizialmente offro un'assunzione regolare come barista,
con un contratto di 2 mesi seguito da un rinnovo di altri due,
per conoscere il personale, successivamente si passa a tempo indeterminato.
La situazione è peggiorata, prima si riusciva a trovare il personale,
ora anche se un candidato si presenta,
quando gli viene comunicato che deve lavorare sabato e domenica,
rifiuta il posto di lavoro perché vuole il weekend libero".
In alcuni casi i candidati che si presentano
"preferiscono un contratto di pochi mesi per poi avere la disoccupazione o addirittura il reddito di cittadinanza".
"Inizialmente offro un'assunzione regolare come barista,
con un contratto di 2 mesi seguito da un rinnovo di altri due,
per conoscere il personale, successivamente si passa a tempo indeterminato.
La situazione è peggiorata, prima si riusciva a trovare il personale,
ora anche se un candidato si presenta,
quando gli viene comunicato che deve lavorare sabato e domenica,
rifiuta il posto di lavoro perché vuole il weekend libero".
In alcuni casi i candidati che si presentano
"preferiscono un contratto di pochi mesi per poi avere la disoccupazione o addirittura il reddito di cittadinanza".
Val
Torniamo alla LIRA
Ridi ridi, che poi ti passa.........
La CNN lo ha confermato pochi minuti fa:
secondo un alto funzionario del governo taiwanese e un funzionario statunitense,
la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi dovrebbe visitare Taiwan nell’ambito del suo tour in Asia,
nonostante gli avvertimenti dei funzionari dell’amministrazione Biden,
preoccupati per la reazione della Cina a una visita di così alto profilo.
La tappa, che sarebbe la prima visita di un Presidente della Camera USA in 25 anni,
ma non sarebbe un evento completamente nuovo dopo il ristabilimento delle relazioni fra la Cina Popolare e gli USA negli anni settanta,
viene ad avere luogo però proprio nel momento sbagliato, quando le tensioni internazionali sono alle stelle.
L’ultima volta che questo viaggio ha avuto luogo, gli anni novanta, si era in piena distensione fra i due paesi.
Per spiegare il rischio che stiamo correndo usiamo le stesse parole usate dal presidente Xi Jinping nella sua ultima e recente telefonata con Joe Biden il 28 luglio:
“La posizione del governo e del popolo cinese sulla questione di Taiwan è coerente,
e salvaguardare risolutamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Cina è la ferma volontà degli oltre 1,4 miliardi di cinesi”
“L’opinione pubblica non può essere sfidata. Coloro che giocano con il fuoco ne moriranno”.
Parole che evidentemente non sono state scelte a caso.
In parte potranno anche essere state parole di propaganda, ma sono state dette in un colloquio privato.
Sono note le esercitazioni dell’esercito e dell’aviazione cinese nell’area.
Non vorremmo che si accendesse l’ennesima scintilla di conflitto che si estenderebbe subito al Giappone.
La CNN lo ha confermato pochi minuti fa:
secondo un alto funzionario del governo taiwanese e un funzionario statunitense,
la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi dovrebbe visitare Taiwan nell’ambito del suo tour in Asia,
nonostante gli avvertimenti dei funzionari dell’amministrazione Biden,
preoccupati per la reazione della Cina a una visita di così alto profilo.
La tappa, che sarebbe la prima visita di un Presidente della Camera USA in 25 anni,
ma non sarebbe un evento completamente nuovo dopo il ristabilimento delle relazioni fra la Cina Popolare e gli USA negli anni settanta,
viene ad avere luogo però proprio nel momento sbagliato, quando le tensioni internazionali sono alle stelle.
L’ultima volta che questo viaggio ha avuto luogo, gli anni novanta, si era in piena distensione fra i due paesi.
Per spiegare il rischio che stiamo correndo usiamo le stesse parole usate dal presidente Xi Jinping nella sua ultima e recente telefonata con Joe Biden il 28 luglio:
“La posizione del governo e del popolo cinese sulla questione di Taiwan è coerente,
e salvaguardare risolutamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Cina è la ferma volontà degli oltre 1,4 miliardi di cinesi”
“L’opinione pubblica non può essere sfidata. Coloro che giocano con il fuoco ne moriranno”.
Parole che evidentemente non sono state scelte a caso.
In parte potranno anche essere state parole di propaganda, ma sono state dette in un colloquio privato.
Sono note le esercitazioni dell’esercito e dell’aviazione cinese nell’area.
Non vorremmo che si accendesse l’ennesima scintilla di conflitto che si estenderebbe subito al Giappone.
Val
Torniamo alla LIRA
PdB
L’unica idea partorita dal centrosinistra a guida Letta
è la deludente ripresa di un concetto sballato e sbagliato.
Tassare i “Grandi patrimoni” con una super imposta di successione,
per dare una dote, cioè una paghetta, ai diciottenni.
Una proposta vecchia, da minestra riscaldata, c
he aveva già fatto ed era stata respinta con pesanti perdite come illogica e dannosa.
Economicamente una bestialità ingiusta.
Per essere schematici possiamo dire che :
Solo una persona che vive in una gabbia dorata come Letta,
lontana dalla logica della vita comune,
può aver fatto una proposta del genere.
Inoltre la famosa “Dote” per i diciottenni a cosa serve ?
Se bisogna aiutare seriamente i giovani bisogna farlo con avviamento al lavoro,
prestiti d’onore, assistenza e semplificazioni per l’avvio dell’attività in proprio, se lo vogliono fare,
non con una paghetta che serve solo a dare l’impressione che tutto sia dovuto.
Una volta finiti questi soldi che farà Letta, ne darà degli altri?
Chi pagherà?
La cosa più divertente è vedere i vari “Liberisti” alla Brunetta, Gelmini, Carfagna,
fino a ieri nemici giurati del Reddito di Cittadinanza,
voler appoggiare una misura che, alla fine, è ben peggiore della misura generale di assistenza sociale.
Persone che si dicevano liberali si apprestano a sostenere un partito che vuole paghette e patrimoniali,
una scelta comprensibile quando l’unica guida è la sedia da occupare.
L’unica idea partorita dal centrosinistra a guida Letta
è la deludente ripresa di un concetto sballato e sbagliato.
Tassare i “Grandi patrimoni” con una super imposta di successione,
per dare una dote, cioè una paghetta, ai diciottenni.
Una proposta vecchia, da minestra riscaldata, c
he aveva già fatto ed era stata respinta con pesanti perdite come illogica e dannosa.
Economicamente una bestialità ingiusta.
Per essere schematici possiamo dire che :
- i patrimoni che vuole colpire Letta non sono i grandissimi patrimoni,
- in mano a società finanziarie e immobiliari con sede spesso all’estero, in mano a Trust o fiduciarie,
- che quindi non pagheranno mai l’imposta di successione.
- Ad essere colpiti saranno persone di reddito medio , se non basso,
- che hanno il difetto di essere oneste e tenere l’immobile di famiglia intestato in modo personale.
- Si tassano gli onesti e si esentano i ricchissimi;
- quando il patrimonio è, come in Italia, per oltre il 50% immobiliare, questo non corrisponde a un reddito.
- Magari tassiamo una prima casa, o una casa affittata con un contratto vecchio, a canone concordato.
- Quindi anche in questo caso puniremo dei non ricchi che sono stati corretti. I veri ricchi se ne infischiano.
Solo una persona che vive in una gabbia dorata come Letta,
lontana dalla logica della vita comune,
può aver fatto una proposta del genere.
Inoltre la famosa “Dote” per i diciottenni a cosa serve ?
Se bisogna aiutare seriamente i giovani bisogna farlo con avviamento al lavoro,
prestiti d’onore, assistenza e semplificazioni per l’avvio dell’attività in proprio, se lo vogliono fare,
non con una paghetta che serve solo a dare l’impressione che tutto sia dovuto.
Una volta finiti questi soldi che farà Letta, ne darà degli altri?
Chi pagherà?
La cosa più divertente è vedere i vari “Liberisti” alla Brunetta, Gelmini, Carfagna,
fino a ieri nemici giurati del Reddito di Cittadinanza,
voler appoggiare una misura che, alla fine, è ben peggiore della misura generale di assistenza sociale.
Persone che si dicevano liberali si apprestano a sostenere un partito che vuole paghette e patrimoniali,
una scelta comprensibile quando l’unica guida è la sedia da occupare.
