Contrassegni dei partiti e dei
movimenti che prenderanno parte alle elezioni del
25 settembre:
il deposito ci sarà dalle
8 del
12 agosto alle
16 del
14 agosto presso il
ministero dell’Interno.
Per quanto concerne
liste e
candidature, la presentazione ci sarà tra le 8 del
20 agosto e le 20 del
21 agosto nelle cancellerie delle
Corti di appello.
Tutte le informazioni in merito, comunque, sono presenti su
Eligendo, il portale del
ministero dell’Interno.
In
342 pagine sono evidenziati i fac-simile dei moduli relativi alla
sottoscrizione e alla presentazione delle liste,
come la
posa dei
contrassegni, oltre ai documenti richiesti per legge.
Tra le altre cose, nello stesso lasso di tempo (oltre al contrassegno di lista) bisognerà depositare anche lo
statuto
“qualora il partito o gruppo politico organizzato risulti iscritto nel registro dei partiti politici”.
Oppure, in assenza dell’iscrizione al registro, “una dichiarazione in cui vengono indicati gli elementi
minimi di trasparenza del medesimo partito o gruppo politico”.
Allo stesso tempo, si dovrà depositare sia l’eventuale dichiarazione di
collegamento in una coalizione di liste sia il
programma elettorale con l’indicazione del capo della forza politica.
COSA DOVRANNO FARE I PARTITI
C’è dell’altro.
Entro il
quattordicesimo giorno dalla data della tornata elettorale,
i partiti che prenderanno parte al
match dovranno pubblicare, sul proprio sito,
i curriculum dei propri candidati e il certificato rilasciato dal
casellario giudiziale.
In riferimento, invece, ai contrassegni di lista non si dovranno presentare istantanee “che riproducono immagini o soggetti religiosi”.
A quei partiti che non hanno un
simbolo tradizionale e ai gruppi è fatto assoluto divieto
“di presentare contrassegni identici o confondibili con quelli che riproducono simboli utilizzati tradizionalmente da altri partiti”.
Peraltro, esiste il divieto di portare contrassegni che hanno un riferimento a ideologie
fasciste o
naziste.
Se il contrassegno è
regolare, il ministero restituisce al domicilio del depositante,
nei due giorni seguenti a quello in cui è scaduto il termine per il deposito,
un esempio del contrassegno con l’attestazione del deposito avvenuto e della sua regolarità.
Per quelli non regolari, il ministero indica di cambiare il contrassegno entro 48 ore dalla notifica del relativo avviso.
Nota a margine: avverso le decisioni del
Viminale sui contrassegni ci si può opporre
– entro
48 ore dalla decisione – all’Ufficio centrale nazionale costituito presso la
Corte suprema di Cassazione.
I CANDIDATI
I candidati, poi, devono essere collocati seguendo un ordine alternato di genere.
Quindi, per fare un esempio:
donna,
uomo,
donna,
uomo.
Per la Camera, infine, è indicato che, nella totalità delle candidature presentate da una lista
o da una coalizione di liste nei collegi uninominali a livello nazionale,
nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al
60 per cento.
Per il
Senato, le stesse previsioni sulle quote di genere per i candidati uninominali
e per i capilista nei collegi plurinominali sono regolate a
livello regionale.