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Siamo sul confine. E' plausibile.

Un conto sono dei droni che portano un attacco
ed un conto sono dei droni che sconfinano, ma non attaccano.

BUFFONI. Tutto è buono per mascherare il giullare.

Nella notte una decina di droni kamikaze russi
hanno sconfinato in Polonia durante un massiccio attacco all'Ucraina.
 
Ahahahahahahahah
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Ahahahahahah

Se capita qualcosa a un evento di destra è fascismo,

mentre alla Festa dell’Unità è tutto lecito,

sghignazzamento compreso.
 
“Quando Vittorio Feltri definisce i gay come froci loro si sentono offesi,
mentre adesso questa parola la usano liberamente accostandola al simbolo di partito.
Davvero una cosa inaccettabile”
.
 
Mentre questi vanno bene. Alla grande.

Gli spintoni, poi gli insulti e infine la brutale aggressione.

È accaduto a Sanremo dove, nella notte tra sabato e domenica,
un 21enne di Alba con disabilità motoria è stato picchiato con ferocia all'uscita di un locale.

I (presunti) aggressori, tre ragazzi di origine magrebrina residenti a Monaco (Francia),
di età compresa tra i 18 e i 21 anni, sono stati arrestati nella mattinata di mercoledì 10 settembre.

Gli investigatori stanno cercando anche una quarta persona,
non ancora identificata, che avrebbe partecipato al pestaggio.
 
All’attenzione degli idioti orizzontali dell’informazione occidentale.

Gli otto droni avvistati in Polonia non sono la prova di uno sconsiderato attacco russo,
bensì il frutto della tattica di Volodymyr Zelens’skyj,
che ha ordinato di non intercettare alcuni droni diretti sull’Ucraina,
per fare in modo di farli ricadere in Polonia, allertando, così, la Nato
sulla certificata pericolosa aggressione russa.


Nella stessa Nato, i più avvertiti cominciano a dubitare sulla affidabilità di Zelens’skyj,
avendo compreso la sua impudente necessità di rimanere al governo,
a costo di costringere l’intera Europa alla guerra.


In attesa che il giornalismo ebete cominci a raccontare come stanno le cose,
speriamo che i cinici e loschi escamotage di Zelens’skyj
non ci trascinino nel baratro di una guerra nucleare.
 
All’attenzione degli idioti orizzontali dell’informazione occidentale.

Gli otto droni avvistati in Polonia non sono la prova di uno sconsiderato attacco russo,
bensì il frutto della tattica di Volodymyr Zelens’skyj,
che ha ordinato di non intercettare alcuni droni diretti sull’Ucraina,
per fare in modo di farli ricadere in Polonia, allertando, così, la Nato
sulla certificata pericolosa aggressione russa.


Nella stessa Nato, i più avvertiti cominciano a dubitare sulla affidabilità di Zelens’skyj,
avendo compreso la sua impudente necessità di rimanere al governo,
a costo di costringere l’intera Europa alla guerra.


In attesa che il giornalismo ebete cominci a raccontare come stanno le cose,
speriamo che i cinici e loschi escamotage di Zelens’skyj
non ci trascinino nel baratro di una guerra nucleare.
Complimenti per al teoria farlocca.

Ma i droni hanno dei bersagli, se non vengono intercettati cadono sui bersagli.

Mica vanno in giro a cazzo per centinaia di km
 

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