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Piani di guerra tedeschi. Questi cercano rogne

Articolo originale

 
O mia bela Madunina.......

Nel primo episodio, quattro ragazze – tre minorenni e una maggiorenne –
hanno aggredito un 15enne in piazza XXIV Maggio dopo avergli sottratto gli auricolari.
Arrivato ai gradoni con un amico, ha fatto suonare l’allarme delle cuffiette
trovandole nello zaino di una 17enne italiana in compagnia di tre coetanee.
Alla richiesta di restituzione, il ragazzo è stato minacciato:
la giovane ha rotto una bottiglia di birra contro un muro puntandola contro di lui,
poi lo ha aggredito con calci e pugni insieme a un ragazzo poi fuggito.


I poliziotti hanno fatto salire la vittima in volante e hanno rintracciato le quattro in viale D’Annunzio.
Nel tentativo di bloccarle, le giovani hanno reagito con violenza.
La 17enne ha colpito un agente con calci e pugni insultandolo e lanciando gli auricolari verso il Naviglio.
Le ragazze – due 17enni, una 16enne e una 18enne – hanno continuato a colpire l’agente
anche con una borsa contenente un martelletto frangi vetro e una bottiglia di vodka, prima di essere immobilizzate.


Le tre minorenni sono state arrestate e la 18enne indagata per rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.
La 16enne è accusata anche del possesso del martelletto;
una delle due 17enni del possesso di un tirapugni in acciaio da 10 cm.


Mi domando, caro giornalaio perchè non ci dici almeno il cognome delle quattro ?
Mah.....chissà perchè........
 
Nel secondo caso, un gruppo di dieci giovani ha derubato un 14enne in via Raffaello Sanzio:
cinque ragazzi, di età tra 12 e 17 anni, sono stati identificati e indagati.

Domenica, poco prima delle 20, un’altra volante dell’Ufficio Prevenzione Generale
è intervenuta in via Raffaello Sanzio per una seconda rapina.

Un 14enne ha raccontato di essere stato avvicinato da un gruppo di circa dieci giovani
che lo avevano strattonato, portandogli via giubbotto e auricolari prima di fuggire.



Dopo alcune perlustrazioni, gli agenti hanno individuato un gruppo compatibile con la descrizione.

Cinque ragazzi di origine egiziana, alcuni di seconda generazione, tra i 12 e i 17 anni,
sono stati indagati in stato di libertà per rapina in concorso.

Gli auricolari, ritrovati in strada grazie alla geolocalizzazione, sono stati riconsegnati alla vittima.
 
Cosa aspettarsi da una università gestita da ambienti politicizzati ?

"Ritengo che la decisione assunta dal Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna
di negare l'attivazione di un percorso di studi per i giovani ufficiali dell'Esercito Italiano
sia un atto incomprensibile e gravemente sbagliato".

"Non si tratta solo di una scelta inaccettabile,
ma di un gesto lesivo dei doveri costituzionali che fondano l'autonomia dell'Università.
L'Ateneo, in quanto centro di pluralismo e confronto,
ha il dovere di accogliere e valorizzare ogni percorso di elevazione culturale,
restando totalmente estraneo a pregiudizi ideologici.
Questo rifiuto implica una messa in discussione del ruolo stesso delle Forze Armate,
presidio fondamentale della difesa e della sicurezza della Repubblica, come previsto dalla Costituzione".

"Arricchire la formazione degli ufficiali con competenze umanistiche è un fattore strategico
che qualifica ulteriormente il servizio che essi rendono allo Stato.
È proprio in questa prospettiva di difesa e di impegno strategico, spesso in contesti internazionali complessi,
che la preparazione non può essere solo tecnica.
Avere personale formato anche in discipline umanistiche garantisce quella profondità di analisi,
di visione e di pensiero
laterale essenziale per affrontare le sfide che alle Forze Armate sono affidate.
Una preparazione completa è garanzia di professionalità per l'intera Nazione".
 

L'Alma Mater guarda con partecipazione e vicinanza all’iniziativa della Global Sumud Flotilla​


L'Università di Bologna auspica che questa missione umanitaria possa svolgersi in sicurezza,
giungere a buon fine e rappresentare un segno concreto di speranza e di pace per il futuro

L'Università di Bologna sull'escalation militare israeliana a Gaza​


Il Senato Accademico dell'Alma Mater ha approvato una mozione che condanna le conseguenze umanitarie e civili,
la violazione del diritto internazionale e dei diritti umani nella striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati,
auspicando il rafforzamento di tutte le iniziative diplomatiche e politiche volte a far cessare il conflitto.

L’Alma Mater per l’Iran​


L'Università di Bologna per la pace in Ucraina​


L’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna condanna con fermezza e con sdegno
l’invasione dell’Ucraina e assiste con sgomento al dramma umanitario in corso.

Guerra in Medio Oriente: l'appello della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e la dichiarazione del Rettore​


L'Università di Bologna partecipa con convinzione all'appello della CRUI
e rivolge un caloroso messaggio di vicinanza a studentesse e studenti provenienti dalle zone di guerra
che frequentano le Università italiane, così come a tutte le comunità accademiche coinvolte nelle aree di crisi.


L'ambiente universitario deve essere apolitico,
perchè il suo scopo è quello di PREPARARE gli studenti,
non politicizzarli.
 
Chi ha dato il permesso- o come si permette- questo militare di assumere posizioni politiche

Follia Pura
Ilfu ..successo della Lega
 

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