Val
Torniamo alla LIRA
Il Natale non è una festa laica
La grande premessa da fare, o meglio da ricordare,è che il Natale non è una festa laica,
pertanto pretendere di laicizzarla a tutti i costi è sbagliato già in partenza.
Tralasciando l'errore strutturale - e storico - di eliminare da una festa il suo protagonista, resta una domanda.
È davvero necessario?
I sostenitori dell'inclusività risponderanno di sì,
in nome di valori importanti come rispetto e accoglienza,
tralasciandone altri, tra cui i concetti di tradizione e radici,
ultimamente troppo spesso politicizzati e accostati a ideologie del passato,
perciò etichettati come qualcosa di cui avere paura.
Quindi teniamoci il Natale, che è bello, con la sua importanza sociale, economica, e il posto di rilievo sul calendario,
ma svuotiamolo del suo vero significato.
Vanno bene le vacanze, i regali, i pranzi, le cene, gli elfi e Babbo Natale,
al limite anche le recite scolastiche (purché senza riferimenti religiosi),
occhio però a considerarlo per quello che è, ovvero una festa fondamentale per il cristianesimo.
Prenderne atto è pura costatazione della realtà, il rispetto non c'entra niente.
Anzi, viene calpestato al contrario da certe antitesi forzate.