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con tutti i problemi che abbiamo sui giornali si sta a parlare della regina elisabetta!!....per la quale non provo alcuna empatia e non me ne vergogno...queste sono distorsioni della storia che andrebbero sanate

se e' arrivata a 97 anni anni e' perche' non ha mai fatto un cazzo, ha magnato meglio di tutti e seguita dai migliori medici
 
Oh, strano eh, ma da ogni buco saltano fuori dei pidioti



La viropiddina Antonella Viola, corrente Zan
mentre il candidato piddino Cristanti è corrente zanzare, proclama:


“Se vince la destra siamo preoccupati per i diritti civili, i diritti delle donne e delle minoranze”.


Siamo chi?

I piddini?

I virologi?

Le scienziate con la scollatura televisiva?


E poi, perché limitarsi, perché non dire, forte e chiaro, che “sono” preoccupati,
anche per il binario 21 da cui Meloni farà partire ebrei, malati, eccetera verso destinazione ignota?

Tanto, spararla per spararla…


Viola scollata, dalla realtà anzitutto, lancia l’allarme e molti si indignano.

Noi invece siamo lieti e la ringraziamo perché una volta per tutte fa chiarezza su:

il ruolo degli scienziati nella pandemia,

il senso del lockdown,

la funzione dei vaccini.


Il ruolo degli scienziati era farsi candidare, e infatti l’hanno fatto quasi tutti,
Viola a questo giro è rimasta al palo ma magari chissà va preparandosi per il prossimo;

il lockdown era una misura concentrazionaria dello stato totalitario grillopiddino,
purtroppo avallato da opposizioni molto sedicenti, per regolare tutti, impedire di votare
e, come detto dal ministro cubista Speranza in un oscuro samisdaz fatto sparire subito,
ricreare una sana società comunista basata sul terrore, sulla miseria, sul controllo totale.


Hanno inziato con il virus per abituare le pecore
ed ora continuano con il costo dell'energia e del gas,
specialmente il gas, BEN SAPENDO CHE ENI HA CONTRATTI A COSTI FISSI
e del mercato speculativo olandese TTF SE NE FREGA.

SE NON PER UTILIZZARLO IN VENDITA - NON IN ACQUISTO.
 
Oggi ci sono le prove, le pistole fumanti:

stanno negli studi dell’istituto Mario Negri di Milano,

nelle ricerche di The Lancet,

nell’infinita casistica di menomati, ammalati e anche crepati postvax;

stanno nella verità che è salita a galla circa le terapie domiciliari,
ostacolate dal suddetto Speranza e avversate dai virologi come Viola,

negli antinfiammatori che avrebbero scongiurato il ricovero, con annesso trapasso,

del 90% dei 175mila morti ufficialmente per Covid;

stanno in una casistica allucinante e inaccettabile;

stanno nelle menzogne di Stato e nell’imbarazzo di tutti i mammasantissima di Stato
che oggi mentono per la gola sostenendo di averlo detto subito, sì ai fans, ai ritrovati preventivi, antinfiammatori:

ma gli Speranza, i Sileri, i Ricciardi, i Burioni, i Pregliasco, sono solo dei gran bugiardi
e ci sono i filmati, le dichiarazioni, gli screenshot, c’è la Rete a dimostrarlo:

puntano sulla smemoria, ma oggi la memoria è stoccabile meglio del gas, quindi gli va storta.


Sono dei gran bugiardi, per quanto silenti, anche Conte, Draghi e magari ancora più su:
fans, sì, ma solo dei vaccini, di tachipirina e vigile attesa, mentre i medici

che osavano recarsi dai malati,

che proponevano strade alternative,

che avvertivano sull’assurdità di lasciare aspettare gli ammorbati “in vigilanza”
per poi trasportarli negli ospedali a morire di intubazione,

venivano sputtanati, sospesi, additati, umiliati, odiati.


Sono se non dei gran bugiardi almeno dei grandissimi ignoranti gli Scanzi, le Lucarelli, tutti questi scriba pentiti,
passati dagli involtini primavera e da “è solo un cazzo di raffreddore” ai vaccini isterici al punto da saltare file,
di raccontare palle in qualità di caregiver da beauty farm, di delatori e spie dei refrattari.

Lo sono quelli che si eccitavano, e lo dicevano, tirando fuori il greenpass, succedaneo del cazzo.


E adesso scantonano, parlano d’altro.

Dovrebbero nascondersi a vita, meriterebbero la damnatio memoriae che riservavano ai cosiddetti novax.

Invece straparlano d’altro, senza decenza e senza rimorso.

Illustrano i comportamenti virtuosi del non lavarsi il culo e mangiare pasta cruda per fottere Putin.

Ma state là, che non siete presentabili.

State là, che non avete niente da insegnare a nessuno.

Questa Antonella Viola, che si annusava lontano un miglio, sempre posata, sempre atteggiata,
che si faceva fotografare estatica col suo sponsor, Zan, quello del famigerato decreto,
che pretendeva vaccini a oltranza per tutti, anche i bambini, e adesso è preoccupata, anzi “sono preoccupati”,
perché se vince Giorgia Meloni si torna al fascismo mussoliniano, al reich hitleriano.

Fai il medico o la influencer?

Se io sbaglio nel mio mestiere, se consiglio cose scriteriate, se emergo per un incompetente, ho il dovere di sparire:
qui, in molti rilanciano, forti della propria inconsistenza pontificano, si allarmano, danno intenzioni di voto.


Grazie, Antonella Viola, Elodie della virologia.
 
Però LORO - gli ecologisti - ora tirano fuori il carbone per far funzionare le centrali elettriche.
Ahahahahahahahah BUFFONI


Combustibile che vai, inghippo che trovi.

Dopo la pubblicazione del Piano di risparmio del gas da parte del governo,
a più di qualcuno sarà venuto in mente di volgere lo sguardo alla cara vecchia legna.

Basta riscaldamento a metano e via di nuovo con il caldo fuoco serale sul camino di casa.

Facile a dirsi, più difficile a farsi.

Soprattutto perché in onore delle politiche green in larga parte d’Italia l’utilizzo del camino non è solo sconsigliato.

Ma proprio vietato.


E in un periodo in cui il Mise ci chiede di abbassare di 1 grado la temperatura delle case o di spegnere le tv in stand-by, la cosa fa quantomeno sorridere.


Tutto nasce da una legge del 2013, che recepisce una direttiva Ue,
che aveva lo scopo di migliorare la qualità dell’aria inquinata,
dicono gli esperti, anche dalle emissioni prodotte da un bel falò.

A dire il vero sono poi le regioni che disciplinano l’utilizzo o meno dei camini
e in diverse zone d’Italia la politica ha messo le catene a camini e spazzacamini.

Pare infatti che secondo l’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale,
il 39% delle emissioni di PM10 sia di origine domestica e dovuta proprio all’uso di pellet e legna per scaldare le case.

Lo stesso dicasi per il Consiglio nazionale delle ricerche.

Per questo, le Regioni a vario titolo regolamentano la questione catalogando gli impianti di riscaldamento con un sistema che va da 2 a 5 stelle,
costringendo nei fatti gli italiani a investire (non pochi) soldi per dotarsi di un impianto in grado di limitare le emissioni legnose.



Se fino ad un anno fa chiedere ai cittadini spendere per cambiare i caminetti,
impedendogli di usare quelli già esistenti, poteva avere una logica e uno scopo, oggi le cose sono cambiate.


“non si può ignorare la necessità di adottare provvedimenti per mitigare gli effetti della crisi ed alleggerire il peso economico che dovranno sostenere le famiglie”.

Il governo mi chiede di risparmiare gas riducendo i consumi e abbassando la temperatura del riscaldamento a casa?

Beh, che almeno mi permetta di usare un po’ di legna (sempre che il suo costo non schizzi alle stelle).

Anche perché nel Piano con cui speriamo di staccarci dal metano di Mosca
è scritto chiaro e tondo che faremo maggior uso delle centrali a carbone.

Di certo non meno inquinanti di un po’ di legna.
 
Magari tra loro .......AMMERIKKANI


Veniamo alla prossima guerra civile americana.

Dietro al Trump-pensiero c’è mezza America, basta guardare le cifre.

L’altra mezza (in realtà molto meno di metà) è woke.

Che però ha in mano tutta la propaganda.

La sua narrazione può sembrare “americana” a noi provinciali,
ma non al negoziante di Chicago che deve stare sulla porta pistola in pugno
per difendere la sua proprietà dagli «espropri proletari» dei black lives matter.

Sì, perché è lì che vanno sempre a parare le esplosioni di violenza quando un afro viene ucciso da un poliziotto (magari afro pure lui).


Chi cavalca la protesta
(ma meglio sarebbe dire che la aizza, e vedremo perché) è la sinistra,
i dem che lì li chiamano, chissà perché, liberals.

Quale maligno potrebbe pensare che la pervicacia con cui quest’ultima difende e allarga l’aborto
«a nascita parziale», sia strategica, dato che i neri negli States hanno percentuali di abortività stratosferici.

Cioè: diamo loro quel che vogliono, così si estingueranno e avremo risolto il problema razziale.

Ma non vogliamo fare i dem americani più furbi di quel che sono:

sono Biden, Pelosi, Kamala Harris, Ocasio Cortes,

mica Kissinger o Brzezinski.



No, sono marxisti, anche se a qualcuno può suonare strano.

La lunga marcia del marxismo negli Usa
è cominciata quando la c.d. Scuola di Francoforte,
col fiato di Hitler sul collo, emigrò armi e bagagli nelle università Usa.

Oggi, Gramsci e Toni Negri sono gli autori più letti colà.

Ebbene, uno dei cardini del marxismo è la dialettizzazione dei contrasti.

Si punta su una minoranza culturale, la si dichiara oppressa e la si sobilla.

Cavalcata dai «rivoluzionari di professione», porterà al trionfo del comunismo filosofico.

E dunque sociale.


Tradotto: neri contro bianchi, donne contro uomini, gay contro etero
.

E così via.


Il processo richiede tempo, ma infallibilmente porterà al Sol dell’Avvenire:

un mondo livellato e gestito dietro le quinte dai quattro gatti che hanno fatto propria la lezione gramsciana.


Ma acca’ nisciuno è fesso nemmeno in America, dove, si ricordi, tutti sono armati.
 

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