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Ahahahahahahah poveretti nullatenenti

Gli studenti che oggi occupano le università contro il 41 bis,

dopo che hanno accettato per tre anni senza alzare un dito

lezioni a distanza,

tamponi,

vaccini,

vaccinazioni obbligatorie per i loro insegnanti,

ecc. ecc. ,

sfiorano il ridicolo.
 
E questa le fa da sponda.

Poverina. Ha scelto il paese giusto per andare a vivere......molto democratico.....ahahahahahah


Nel giorno in cui l’Economist ci spiega che la nostra democrazia è diventata più fragile per colpa del governo Meloni,
dobbiamo sorbirci anche l’intervista di Paola Egonu.

La pallavolista, infatti, racconta in prima pagina della sua infanzia tremenda
e di come una maestra cattiva le fece fare la pipì addosso: insomma, la sua intervista a Vanity Fair è una lamentela continua.


Egonu dice di aver vissuto di merda in questo Paese:

“L’Italia è razzista”

e ovviamente la colpa è della Meloni e dei leghisti.

Ma l’eroina della sinistra non si ferma qui:

dice che non vuole fare un figlio in Italia perché se nasce nero sarebbe un disastro
e se invece nasce mulatto non verrebbe considerato fico né dai neri né dei bianchi.

Ragazzi, in un Paese per chi non vuole avere figli, i problemi sono altri.

Non una signora di grande successo che fa il suo pianterello su Vanity Fair e tutto il mondo le sta al cospetto.


Ci sono persone che hanno situazioni di disagio mostruose,
ma i giornali dedicano le loro prime pagine alla lagna della Egonu
che dice di non volere un figlio nero o mulatto.


Ma di che cazzo stiamo parlando?


E nessuno provi a dire che questa signora ha un problemino,
perché ogni critica diventa un presupposto per dire che l’Italia è un paese razzista.


Qui l’unica cosa razzista è non riconoscere il fatto che, in Italia, ci sono bambini che non sono né neri né mulatti e hanno, ahimè, situazioni disastrose.

Eppure i loro genitori sono ugualmente felici della loro esistenza e orgogliosi di averli messi al mondo.


Cara Egonu, un po’ meno selfie, pianterelli, interviste a Vanity Fair e un pochino più di realtà.
 
In vista del suo monologo a Sanremo, se davvero lo farà,
a Paola Egonu suggeriamo di comprarsi oggi La Stampa e leggersi da cima a fondo pagina 15.

Vi troverà parole sagge, lo diciamo senza dubbio di smentita, pronunciate da Claudia Marthe,
creola, scura di pelle, approdata in Italia negli anni 80 e madre di Elodie.

Cantante famosa, in gara al Festival, che al pari di Egonu potrebbe imparare molte cose dall’intervista di mammà:

“Io vivo in Brianza da sei anni e ci sto benissimo.

In Italia puoi dire quello che vuoi,

sei libero,

hai dei diritti.

Hai paura di far crescere un figlio dove non c’è tutto questo, non qui”.



Marthe smonta pezzo per pezzo le uscite un po’ sgangherate della pallavolista italica oggi in forze in Turchia.

Soprattutto quando Egonu confessa di non voler mettere al mondo un figlio perché rischierebbe di vivere
“lo schifo che ho vissuto io”, peggio mi sento se dovesse essere di pelle mista, preso di mira sia dai bianchi (troppo nero) che dai neri (troppo bianco).


Paura di metterla al mondo in questa Italia? No.


Episodi particolari per Elodie? Neppure:

“L’ho educata a riconoscere l’ignoranza, ad usare l’autoironia che non significa fare finta di niente, ma smontare le reazioni che non sono accettabili”.


Si è mai sentita discriminata nel Belpaese? Macché:

“Quando mi sono trasferita era un’altra Italia, non parlavo la lingua, mi vedevo l’unica colorata per strada.

Ho messo su un carattere forte, ho avuto i miei giorni tosti.

Sono andata avanti e ho pure vissuto anni splendidi in un posto che sento casa”.


Siamo un branco di xenofobi?

No, ed è ingeneroso fare di tutta l’erba un fascio razzista:

“Proprio non potrei definirlo un Paese che discrimina in base alla razza.
Ci sono gli idioti, qui e altrove. Sono intollerabili, qui o altrove.
E allora? Non facciamo più figli per paura degli stupidi?
Tanto ci sarà sempre chi giudica e non solo la provenienza”.


C’è chi critica il peso, chi l’altezza, chi le gambe più o meno lunghe:

“Non succede solo perché sei nero, bianco o mulatto”. A un certo punto “bisogna acquisire sicurezza”.


Insomma: i razzisti, o se vogliamo gli ignoranti, ci sono in Italia come a Oxford, negli Stati Uniti come in Turchia.

Ma da qui a generalizzare, come è solita fare nei suoi lamentevoli resoconti Egonu, ce ne passa.

“Elodie ha vissuto pure lei esperienze negative – dice mamma Marthe – tutti abbiamo sofferto, ma bisogna superare.

Vorrei dire a questa bellissima ragazza che deve volersi più bene: è splendida, affermata, è italiana e non ha bisogno di essere riconosciuta come tale, lo è.

Non si può piacere a tutti, chi non accetta le differenze tra le persone è una minoranza”.


Perché “in Italia puoi dire quello che vuoi, sei libero, hai dei diritti. Hai paura di far crescere un figlio dove non c’è tutto questo, non qui”.
 
Zelensky non sarà a Sanremo, invierà un testo che verrà letto da Amadeus

Ahahahahahahahahah



Sembra, quindi, che tutto il caos scatenatosi dopo la notizia del videomessaggio del leader ucraino a Sanremo,
abbia alla fine fatto tornare sui propri passi i vertici Rai.


........e pensare che solo 2 giorni fa, Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai,
aveva definito "una forzatura" l'esclusione della guerra in Ucraina al Festival di Sanremo.
 
Vergogna.
Con tutti i rpoblemi dei cittadini/contribuenti, questi incassano fior di euro per una canzone
e gli alltri....per presentare ........



Anche quest'anno i cachet dei conduttori e gli artisti di Sanremo 2023 sono da capogiro.

Per il 2022 la macchina della più grande festa canora italiana ha incassato 42milioni di ricavi.

Per questa edizione il budget a disposizione sarà inferiore ai 17 milioni stanziati per il 2022.

Tra le spese che la Rai deve mettere in conto, le più interessanti riguardano

il cachet di Amadeus,

delle quattro co-conduttrici,

e dei 28 cantanti in gara.


Sul tema vige ovviamente la privacy quindi ci si può solo affidare alle ipotesi più autorevoli per avere un'idea dell'ordine di grandezza.


Sempre secondo Money, il più cachet più alto è quello di Amadeus,
che svolge come sappiamo il doppio ruolo di direttore artistico e conduttore del Festival.

Una mole di lavoro, quindi, che va ben oltre le serate all'Ariston.

Si parla dunque di una cifra di 70 mila euro a serata per un totale di 350 mila euro.

Al suo fianco per questa 75esima edizione ci sarà Gianni Morandi
che, stando alle indiscrezioni, riceverà 60.000 euro a serata per 300 mila euro in totale.


Impossibile non notare il gap con la componente femminile:
le quattro co-conduttrici,
Chiara Ferragni
(prima e quinta serata),
Francesca Fagnani (seconda serata),
Paola Egonu (terza serata) e
Chiara Francini (quarta serata), otterranno ciascuna un compenso da 25 mila euro a serata.

Ferragni, quindi, dovrebbe arrivare a un totale di 50 mila
anche se alcuni sostengono che i conti siano sbagliati
e l'imprenditrice digitale abbia ricevuto un compenso non inferiore a 100 mila euro.

Ecco quanto guadagnano quest'anno gli artisti in gara a Sanremo 2023

Infine, veniamo ai 28 cantanti in gara a Sanremo 2023.

Il compenso dovrebbe essere uguale a quello degli anni scorsi: 48 mila euro a titolo di rimborso spese.
 

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