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Basta questo dato per capire quale stronzata hanno messo in piedi.

SE lo stato incassa fra i 300 ed i 400 miliardi di tasse all'anno.

SE 70 prima ed ora 100 miliardi sono i crediti d'imposta solo per questa stronzata del 110%

Chi credete che pagherà ?

Oppure facciamo fallimento ?


Come fa a costare 2000€ a cittadino se è un CREDITO D'IMPOSTA? Cioè uno sconto sulle tasse. Il problema è che se il governo Draghi e il governo Meloni avessero voluto, ci sarebbero stati i presupposti per disciplinare meglio questo strumento. Il fatto è che hanno voluto bloccare la cessione dei crediti d'imposta e di utilizzarli come moneta fiscale. Questo era pericoloso altrimenti molti italiani avrebbero capito cos'è e quali sfaccettature può assumere la moneta.


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Praticamente funziona così. La Meloni sparisce per una intera settimana per una presunta influenza. In questa settimana, si continuano ad aprire nuove crepe nel centrodestra e Giorgetti, nottetempo, abolisce il superbonus. Il giorno in cui la Meloni si sarebbe dovuta presentare a palazzo Chigi, cioè oggi, per discutere con le imprese l'abolizione del superbonus, si mette in viaggio verso Kiev. La Meloni in pratica non prova minimamente a deviare dall'agenda dell'austerità ma si eclissa per non affrontare le sue conseguenze. A palazzo Chigi c'è già di fatto un vuoto. Questo governo crollerà in maniera ancora più fragorosa e disordinata di quello precedente di Draghi.
 
Scusa, ma a casa tua se nasce o aumenta il deficit, chi lo paga ?

Lo Stato siamo noi e se vuoi ripianare il debito, lo dobbiamo pagare noi.

Certo, il debito si può anche cancellare ..........ma la banca europea sarà d'accordo ? :fiu:
 
Partiamo dal primo numero.

L’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori,
ha stimato che i crediti di imposta incagliati nell’ambito dei bonus immobiliari ammontano a 15 miliardi.


Secondo numero.

La premier ha spiegato che «il Superbonus è costato a ogni singolo italiano circa 2mila euro, anche a un neonato o a chi una casa non ce l’ha.
Non era gratuito, il debitore è il contribuente italiano».


Terzo numero:

A inizio febbraio in audizione in commissione, il direttore generale delle Finanze del Mef, Giovanni Spalletta,
aveva indicato in 110 miliardi il costo dei bonus, 37,7 miliardi più delle previsioni.

Stima che salirebbe a 120 miliardi con gli ultimi dati.



Quarto numero.

Nel 2022 il solo Superbonus del 110% ha cumulato 50,9 miliardi di detrazioni contro i 17,8 dell’anno precedente.

A gennaio 2023 ammontavano a 71,7 miliardi.


Quinto numero.

Al 31 gennaio gli immobili interessati dal superbonus sono circa 372mila (372.303; fonte Enea).

IL 3% delgli immobili esistenti in Italia.




il valore delle detrazioni accumulato fino a oggi va poco oltre i 120 miliardi di euro.

Il 60% di questo ammontare è stato generato dal Superbonus,

il 19% dal bonus facciate

e il rimanente dagli altri sconti edilizi.


Un credito d'imposta significa "minori entrate tributarie".
Minori entrate aumentano il debito pubblico a parità di uscite.
Lo capite che è DEBITO PUBBLICO ?
E ripeto, chi paga il debito pubblico ?
IL CITTADINO


Tutto il resto E' FUFFA.
 
Scusa, ma a casa tua se nasce o aumenta il deficit, chi lo paga ?

Lo Stato siamo noi e se vuoi ripianare il debito, lo dobbiamo pagare noi.

Certo, il debito si può anche cancellare ..........ma la banca europea sarà d'accordo ? :fiu:


Problema dovuto al fatto di aver ceduto la sovranità monetaria.
Uno stato senza sovranità monetaria muore.
Si fa debito e si stampa come fanno USA Giappone GB ecc.
 
Partiamo dal primo numero.

L’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori,
ha stimato che i crediti di imposta incagliati nell’ambito dei bonus immobiliari ammontano a 15 miliardi.


Secondo numero.

La premier ha spiegato che «il Superbonus è costato a ogni singolo italiano circa 2mila euro, anche a un neonato o a chi una casa non ce l’ha.
Non era gratuito, il debitore è il contribuente italiano».


Terzo numero:

A inizio febbraio in audizione in commissione, il direttore generale delle Finanze del Mef, Giovanni Spalletta,
aveva indicato in 110 miliardi il costo dei bonus, 37,7 miliardi più delle previsioni.

Stima che salirebbe a 120 miliardi con gli ultimi dati.



Quarto numero.

Nel 2022 il solo Superbonus del 110% ha cumulato 50,9 miliardi di detrazioni contro i 17,8 dell’anno precedente.

A gennaio 2023 ammontavano a 71,7 miliardi.


Quinto numero.

Al 31 gennaio gli immobili interessati dal superbonus sono circa 372mila (372.303; fonte Enea).

IL 3% delgli immobili esistenti in Italia.




il valore delle detrazioni accumulato fino a oggi va poco oltre i 120 miliardi di euro.

Il 60% di questo ammontare è stato generato dal Superbonus,

il 19% dal bonus facciate

e il rimanente dagli altri sconti edilizi.


Un credito d'imposta significa "minori entrate tributarie".
Minori entrate aumentano il debito pubblico a parità di uscite.
Lo capite che è DEBITO PUBBLICO ?
E ripeto, chi paga il debito pubblico ?
IL CITTADINO


Tutto il resto E' FUFFA.

Il debito pubblico è una gigatesca buffonata,
come dimostrano gli USA ed il Gippone.
 
Ultima modifica:
Nel secolo scorso, facevi fare un lavoro, investivi, spendevi i soldi a credito
perchè firmavi una cambiale . Il tuo creditore girava la cambiale ad un altro fornitore.
Poi questi la girava ad un altro.
Se tu eri un cittadino qualsiasi, alla scadenza dovevi pagare la cambiale.
Se tu eri un imprenditore, compensavi la tua cambiale in scadenza
con la cambiale che ti aveva girato un creditore.

Lo stato con cosa compensa il credito d'imposta ? Con l'aria ?
 
Ma allora siamo sullo stesso piano.

Quando io scrivo "torniamo alla lira" intendo proprio quello che Tu scrivi.
Stampiamo moneta, paghiamo i debiti e quindi paghiamo i crediti d'imposta.

Alla fine cancelliamo il debito e siamo tutti contenti.
La moneta stampata altro non è che carta.
Ed il debito è "sulla carta".



ma......siamo nell'euro ed abbiamo perso la sovranità monetaria.
Non abbiamo più una nostra banca centrale.
Non abbiamo più la libertà di stampare moneta.


E quindi dobbiamo pagare il debito. Punto.
 
"Raccontamolo strano" è il dogma della sinistra.



Secondo la narrazione degli ultimi giorni,
offerta dalla stragrande maggioranza dei media mainstream,
le violenze politiche dinanzi al liceo Michelangelo di Firenze
sarebbero vere e proprie azioni squadriste,
aggressioni contro alcuni ragazzi di sinistra,
perpetrate da adulti appartenenti al movimenti giovanile di Fratelli d’Italia: Azione Studentesca.


Cos’è successo

Andiamo con ordine.

I fatti risalgono al 18 febbraio scorso, quando alcuni militanti di As
hanno organizzato un volantinaggio nel complesso di cinque licei diversi, tra cui il Michelangelo.

Tra questi, vi era anche il Pascoli, luogo in cui pochi giorni prima i ragazzi di destra
avevano messo in atto un altro volantinaggio, questa volta per commemorare il Giorno del Ricordo.

Ad un tratto, secondo quanto riportato da fonti accreditate,

i giovani sono stati assaltati da una decina di esponenti incappucciati della sinistra radicale,

strappando i volantini, senza però arrivare allo scontro fisico grazie all’intervento preventivo di professori e personale scolastico.



Insomma, pare che “l’aggressione squadrista” non sia frutto di una premeditata azione da parte dei militanti di destra,
ma abbia trovato il proprio humus nelle tensioni dei giorni precedenti.

Ovviamente è dovere del giornalismo riportare i fatti oggettivamente, senza alcun tipo di schieramento politico su carta.
 
Ma le novità – rigorosamente non riportate a livello nazionale – non finiscono qui.

Appena prima della rissa del 18 febbraio,
dove tutti i media hanno pubblicato il video di due ragazzi di sinistra picchiati
(di cui uno con calci mentre era a terra), non si racconta l’antefatto decisivo.

Secondo una prima ricostruzione della Digos, infatti,

la rissa deriverebbe dagli insulti dei ragazzi di estrema sinistra

contro i militanti di Azione Studentesca durante il volantinaggio.


La pesante discussione sarebbe ben presto degenerata,
fino ad arrivare allo scontro fisico, come riportato da tutti i quotidiani.


Anche sotto quest’ultimo profilo, però, non si tratta di ragazzi indifesi di sinistra aggrediti da “adulti di Azione Studentesca”.


I denunciati sono sei giovanissimi,
nati tra il 2002 ed il 2007, ciò vuol dire che il più “vecchio” ha 20 anni.


Cosa ben diversa rispetto a quanto affermato, per esempio, dall’esponente piddino Marco Furfaro,
che parla invece di “studenti assaliti da militanti fascisti, alcuni dei quali adulti”.


O ancora, da quanto detto da Alessandro Zan, sostenitore della tesi – sbugiardata pure dalla Digos –
di “aggressione fascista in piena regola da adulti contro ragazzi minorenni di una scuola”.
 

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