Val
Torniamo alla LIRA
Strano, veramente strano
...trovare un pidiota che ruba 

Bei tempi per i comunisti, quelli in cui il compagno G., al secolo Primo Greganti,
si trincerava dietro un eroico e insolito silenzio,
dichiarando di aver preso per sé i soldi delle tangenti e non per il partito.
Talmente belli che alle feste dell’Unità i rossi erano soliti indossare magliette con su scritto “Viva Greganti”,
per testimoniare tutta la loro riconoscenza a quel compagno G.
che stoicamente con le sue menzogne aveva salvato loro e il Pci dalla furia giustizialista di Tangentopoli.
Davvero belli quei tempi, anche se probabilmente non torneranno più.
Si, perché il compagno G. dei giorni nostri, sarebbe a dire l’ex eurodeputato di Pd e Articolo 1, Antonio Panzeri,
al contrario dell’omertoso Greganti, ‘canta’ che è una bellezza.
Nell’intento di ottenere uno sconto di pena, infatti, Panzeri ha stretto un accordo con le autorità belghe
che lo scorso 9 dicembre 2022 lo avevano tratto in arresto per corruzione:
la riduzione della pena da cinque ad un anno in cambio di una confessione in merito all’inchiesta Qatargate.



Bei tempi per i comunisti, quelli in cui il compagno G., al secolo Primo Greganti,
si trincerava dietro un eroico e insolito silenzio,
dichiarando di aver preso per sé i soldi delle tangenti e non per il partito.
Talmente belli che alle feste dell’Unità i rossi erano soliti indossare magliette con su scritto “Viva Greganti”,
per testimoniare tutta la loro riconoscenza a quel compagno G.
che stoicamente con le sue menzogne aveva salvato loro e il Pci dalla furia giustizialista di Tangentopoli.
Davvero belli quei tempi, anche se probabilmente non torneranno più.
Si, perché il compagno G. dei giorni nostri, sarebbe a dire l’ex eurodeputato di Pd e Articolo 1, Antonio Panzeri,
al contrario dell’omertoso Greganti, ‘canta’ che è una bellezza.
Nell’intento di ottenere uno sconto di pena, infatti, Panzeri ha stretto un accordo con le autorità belghe
che lo scorso 9 dicembre 2022 lo avevano tratto in arresto per corruzione:
la riduzione della pena da cinque ad un anno in cambio di una confessione in merito all’inchiesta Qatargate.