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Ops......


Monica Romano nasce nel 1979 a Milano in una famiglia di umili origini, da madre spezzina e padre siciliano. Nel 1997 consegue la maturità classica. Nel 1998 rifiuta il genere maschile e inizia a vivere socialmente come ragazza, scegliendo il nome Monica.[1] Il suo attivismo ha inizio nello stesso anno, presso il circolo milanese Arcitrans "Fenice".[2] Dal 2003 al 2007 è stata coordinatrice della sede milanese e consigliera del direttivo nazionale dell'associazione Crisalide AzioneTrans ONLUS.[3]

Nel 2006 lo Stato italiano, tramite sentenza del tribunale, le riconosce il nome Monica come nome legale. Del nome maschile che le è stato assegnato alla nascita conserva a livello informale la sola iniziale, la "J.", «da una parte per tributare memoria, affetto e testimonianza ai primi diciannove anni della mia vita, ma anche per dare rappresentazione di quella non binarietà che ho sempre sentito appartenermi.» Oggi si definisce una donna transgender e non binaria.[4] Nel 2007 consegue la Laurea in Scienze Politiche, con una tesi dal titolo La transessualità come oggetto di discriminazione. Oppressione, dignità e riconoscimento.[1]

Nel 2007 viene nominata delegata alla consulta per il Cig Arcigay Milano.[5] Nel 2008 ha fondato l'associazione "La Fenice", di cui è stata presidente fino al marzo del 2009. La sua battaglia più nota è quella per il diritto al lavoro delle persone transgender che la porta, nel 2008, a pubblicare il saggio Diurna. La transessualità come oggetto di discriminazione, per Costa & Nolan.[6] Una significativa parte delle sue attività si concentra nella costruzione di gruppi di auto aiuto e autocoscienza rivolti a persone transgender e non binarie. Nel 2015 pubblica il romanzo di formazione Trans. Storie di ragazze XY[7][8][9][10] e nel 2017 il memoir militante Gender (R)Evolution, entrambi editi da Ugo Mursia.[11]

Nel 2013 ha avviato un gruppo di auto aiuto e autocoscienza dedicato alla variabilità e non conformità di genere presso il Circolo culturale Harvey Milk a Milano.[12] Nel 2019, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni del movimento LGBT+, è stata scelta dalle associazioni del Coordinamento Arcobaleno per aprire la manifestazione del Milano Pride con un discorso introduttivo.[1] Nel 2020, con Daniele Brattoli e Laura Caruso, fonda l'Associazione per la Cultura e l'Etica Transgenere (ACET), della quale è attualmente presidente onoraria.[13].

Nel luglio 2021 si candida alle elezioni comunali a Milano con il Partito Democratico[14] a sostegno del Sindaco Giuseppe Sala, guadagnando 938 preferenze e diventando la prima persona transgender eletta a Milano.[15][16][17][18] Viene eletta successivamente Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.[19] Il 16 maggio del 2022, Il Consiglio comunale approva una mozione da lei proposta che istituisce il primo "Registro di Genere" dedicato ai cittadini transgender in Italia.[20][21][22][23] Insieme alle associazioni trans del territorio, ha ideato e organizzato la "Trans Lives Matter", prima marcia per i diritti transgender a Milano[24][25]
 
Non esistono figli di coppie Lgbt:

esistono, purtroppo, figli strappati dal ventre di madri economicamente fragili

e figli creati in provetta dopo aver scelto il donatore su un catalogo.

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Ahahahahahahahahahah che pena.

Giornalisti:

Signor Presidente cosa sappiamo sul perché è successo?

Può rassicurare gli americani che non ci sarà un effetto a catena?


Si aspetta falliscano anche altre banche?
 
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Certo è preferibile mettere direttamente i soldi nei bidoni dell'immondizia e nelle cucce dei cani.
 
Ma il sindaco di Bologna che va nelle scuole a fare poltiica di persona com'è?...cos'è?...ah si è quella roba lì...schifosa.


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Ultima modifica:
Oggi il Parlamento Europeo ha votato sulla proposta di modifica della direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici (EPBD),

quella che prosciugherà le casse dello stato per costose ed inutili ristrutturazioni degli edifici pubblici (a scapito di scuola e sanità)

e che obbligherà una fetta consistente dei cittadini a spendere decine di migliaia di euro in efficientamento delle proprie case,

pena la non cedibilità o possibilità di locare l’immobile.




Ecco la lista di chi ha votato contro, a favore , o si è astenuto:

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Per correttezza l’Onorevole Vuolo ha poi espresso la volontà di correggere il proprio voto da positivo, a favore della norma, a negativo.

In generale

il Movimento 5 Stelle

e PD hanno votato a favore dello svuotamento delle tasche degli italiani,


Lega FI e FdI contro, mentre Azione (Danti) si è astenuto.


Ora sapete chi taglierà i servizi e vuoterà i portafogli.
 

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