Si sta determinando sui media, nelle scuole e nelle università
un fenomeno secondo il quale dire alcune verità è scandaloso se non proibito.
Il conformismo dominante
cerca di imporre una versione a senso unico della realtà culturale,
economica e politica.
È disprezzata l’idea di progresso,
non vengono riconosciuti i meriti dell’Occidente nel campo delle scienze, della medicina, della letteratura.
Dietro l’angolo c’è sempre l’Apocalisse.
Cresce una generazione ansiosa, in cui si registra che la Generazione Z e quella ancora più giovane
è stata soffocata da genitori iperprotettivi alla quale hanno fatto venir meno molte esperienze del mondo reale,
consegnandola al mondo virtuale, quello dei social spesso molto più aggressivo di quanto accade nelle varie società.
La conseguenza che ne deriva
è che la verità è soltanto quella che l’individuo insegue e percepisce
radicalizzazione dell’ambientalismo,
no alla Tav,
no al nucleare
sempre no a tutto ciò che non è verde
cattivi maestri che inducono ragazze e ragazzi
a legittimare la violenza come strumento di lotta politica.